sabato 26 settembre 2015

Qua un "Premier Dio" non basta


Qua un "Premier Dio" non basta

Scorticando vivo Pantalone al limite del genocidio, cultura, politica e finanza italiana hanno ammalato lo Stato di gigantismo burocratico e il popolo di nanismo economico. E avendo reso cronicamente improduttivo il nano, ora il gigante sopravvive collezionando debito pubblico e senza una classe politica col potere reale di invertire la rotta.
Stabilire se lo sfascio è imputabile al nano o al gigante è lavoro da padreterno. Sta di fatto che in Italia la politica di sinistra non ha difficoltà a crearsi consenso assumendo dipendenti pubblici, distribuendo appalti truccati alle multinazionali (oneste fino alla lira, non oltre) e scaricando il costo sui piccoli imprenditori (unici che siano realmente tar-tassabili) fino ad istigarli al furto, al suicidio o omicidio come quel contadino che ha ammazzato un uomo per il furto di un melone.
Mentre la politica di destra che vuole meno Stato e più mercato, fa buchi ne l’acqua, perché il “più mercato” si ottiene solo col “meno Stato”ma siccome da quello orecchio  burocrati e professionisti italiani non ci sentono, il più mercato della destra liberale resta e resterà a l’infinito tragica utopia per gli illusi che ancora si sentono capaci di vivere onestamente di lavoro autonomo: poveracci !!!!
Questa è la ragione per cui l’elettorato italiano vota sinistra, perché la sinistra qualche assaggino di occupazione pubblica lo promette e lo da, (vedi Renzi) anche con lo Stato in punto di morte. Mentre la destra, con il suo fantascientifico “meno Stato e più mercato”, (vedi Berlusconi), promette milioni di posti di lavoro privati, ma poi riesce solo a garantire milioni di fallimenti, licenziamenti e delocalizzazioni, con lo Stato che non smette mai di mangiarsi i piccoli imprenditori (vivi e morti) e mettere in fuga le multinazionali che si rifiutano di pagare tangenti, e il tutto, “a norma di legge”, (suicidio di centinaia di piccoli imprenditori onesti compreso).
Allora chiediamoci: magari la politica sarà stata indotta ad inventarsi più posti di lavoro pubblici per sopperire alla carenza dei privati. Ma poi, se lo Stato continua a falcidiare le piccole imprese e mettere in fuga le grosse, non genera più disoccupazione privata di quanta ne risolve con l’occupazione pubblica?
Quindi è urgente stabilire se va messo a dieta lo Stato e a l’ingrasso l’economia con politica di destra (per ora mai vista, solo sognata); o è meglio continuare con quella statalista di sempre, che porta consenso garantito a sinistra, ma evaporazione dei partiti di destra, e suicida trasmutazione antidemocratica.
Posto che in Italia gli “intellettuali cane da guardia”, disposti ad addentare le chiappe politico-burocratiche in difesa del popolo sovrano, sono ancora tutti da inventare. E non si capisce se dottori, professori, giornalisti, professionisti e sindacalisti, siano stati tutti castrati a forza, o si siano venduti a caro prezzo al potere politico per spacciare come legale, questo grandioso livello di “in-giustizia sociale”, con una massa di poveri incalcolabile, e oltre il 50% di giovani disoccupati, tutti rapinati della borsa e della vita, per garantire potere e irresponsabilità a l’intellighenzia italiana.
Un programma astronomico esteso dalle sale parto ai posti tomba, che impegna centinaia di migliaia di dirigenti, direttori e presidenti, con guadagni doppi e tripli del Presidente Obama, per portare l’Italia ad un passo dalla guerra civile.
E meno male che tanti bei “cervelli” hanno solo finto di salvare popolo e Stato; altrimenti, come primo piatto avrebbero preteso di mangiarsi viva l’Italia, e per secondo si sarebbero cannibalizzati a crudo pure gli italiani.
Nemmeno la dittatura si lascia governare da un solo feroce dittatore, senza un esercito di sottotiranni che lo puntellano come una casa in costruzione. 
Quindi, una democrazia, che sia realmente il governo del popolo, posta al servizio del popolo (non a l’asservimento) e quindi si adegui ai bisogni del popolo onesto, (non a quello corrotto o mafioso italiano), un “Premier Dio” non basta a governarla, servono intellettuali con attributi "da cani da guardia" che puntino dritti alle chiappe degli assassini dei poveri, dei deboli, degli indifesi; perché con quelli "da sottotiranni", che agguantano gli onesti alla giugulare, siamo almeno da mezzo secolo imbattibili esportatori mondiali.