giovedì 8 ottobre 2015

Saldi di fine democrazia: due tiranni al prezzo di uno

Saldi di fine democrazia: due tiranni al prezzo di uno

Vorrei sbagliarmi, ma sembra proprio che si debba aspettare la lenta maturazione millenaria degli umani per vedere i problemi risolti: forse !!!. 
Prima che quel tale inventasse la ruota, i pesi se li portavano sul groppone gli umani cavernicoli, in misura delle capacità individuali. Ora il peso insopportabile dello sfascio del sistema sociale e del sistema Stato ce lo portiamo tutti noi cavernicoli di ultima generazione, perché gli addetti ai lavori non hanno ancora inventato la ruota politica che ci affranchi dalla fatica dell’autogoverno intelligente, dai più definito rozzamente democrazia, senza nemmeno sapere cosa è.
Purtroppo, non disponiamo ancora di “intellettuali con l’intelletto”, illuminati di luce propria alla Socrate maniera, produttori di cultura. Abbiamo solo “intellettuali con l’interruttore”, che si alimentano grazie al servizio culturale nazionale o mondiale, come fosse l’Enel, o rimangono al buio pesto. Insomma ruminano cultura altrui vecchia di millenni, ottima per il passato, ma pericolosa per il presente e letale per il futuro.
Perciò sprechiamo il tempo a volerci affrancare dal peso dei problemi, se i moderni Socrate non hanno ancora inventato la ruota culturale che ci alleggerisca il lavoro.
In Europa abbiamo imprenditori e banchieri ricchi sfondati che sembrano tiranni per come sottopongono a sfruttamento intensivo interi popoli e interi continenti. Ma abbiamo anche popoli super specializzati a sabotare qualunque forma di produttività onesta con prestazioni lavorative e rivendicazioni sindacali terroristiche, da bancarotta garantita.
Insomma, per non farla lunga, abbiamo il potere economico dei padroni sfruttatori, in guerra con quello sindacal-politico di lavoratori e pensionati che non si lasciano sfruttare, anzi specializzati a distruggere o sfruttare più di quanto producono.
E questi due mostruosi tiranni sono così ferocemente antagonisti, e così perfettamente bilanciati come potere, che in sette decenni non si è ancora riusciti a fare dell’Italia quel famoso Paese “normale” di dalemiana memoria, anzi il sistema sta colando a picco come un Titanic, con orchestra strombazzante a bordo, con i carnefici e le vittime inconsapevolmente uniti dallo stesso infame destino.
Perché è sacrosanto liberare gli sfruttati dagli sfruttatori. Ma liberare i lavoratori dal dovere di lavorare e produrre, e gli imprenditori da quello di assumere, produrre e pagare, è genocidio, posto che l’Umanità sopravvive di lavoro o si estingue.
Il sindacato e la politica che ostacolano o impediscono alle imprese e banche di rendere produttiva la forza lavoro, istigando i lavoratori a sabotare le imprese e odiare gli imprenditori come fossero negrieri e assassini, alla lunga si rendono responsabili non solo di omicidio, ma di genocidio, perché la disoccupazione, o induce gli onesti disperati al suicidio o li trasforma in criminali. E immaginare un futuro roseo per gli europei, stretti fra due tiranni che hanno già sciupato sette decenni per combattersi, è stupidità.
franco luceri