domenica 28 gennaio 2024

ll rapporto "uomo-uomo" e "uomo-natura è guasto?

L'Umanità ha sempre mutuato dal benessere della Natura la propria sopravvivenza. Ma da alcuni secoli, grazie a l'arricchimento della presunta  "conoscenza", ha incominciato ad abusare, ritagliandosi un tipo di benessere che al pianeta costa devastazione e avvelenamento. E che ricambia mettendo a rischio il benessere e persino la vita dell'intera comunità mondiale.
Davanti a questa immagine, con l’intestazione, “Il pianeta è anche loro non solo nostro”, ti viene il sospetto che l’autore sia un tantino impedito, a spacciare una ovvietà da asilo nido, come l’ultima grande scoperta de l’Umanità. Ma è proprio l’esatto contrario. Per la cultura attuale, questo concetto è più ostico che ovvio.
Nel disperato e fallito tentativo di rendere pacificamente produttivi i rapporti fra individui e fra popoli, costantemente insanguinati dalle guerre, gli scienziati si sono scordati di rendere tali anche i rapporti fra gli uomini e il resto degli esseri viventi, e peggio, fra noi umani e il pianeta che ci ospita.
Tanto è bastato a fare degli uomini, la più feroce razza predatrice del Mondo, così superficiale, ottusa, ingorda e spietata, da diventare devastante per la biodiversità, per la buona salute del pianeta e per la pace mondiale.
Con una scienza così approssimativa e autolesionista, da illudersi di poter adattare il pianeta a l’uomo, anziché l’uomo al pianeta, non siamo più in grado di sapere se la distruttività umana ha raggiunto o superato il punto di non ritorno.
Io non ho la più pallida idea se sia scientificamente possibile una "inversione ad U" della cultura umana genocida, per ripensare e ricostruire il rapporto uomo-pianeta e uomo-uomo, se non umano almeno compatibile.
Somerset Maugham diceva che “gli uomini hanno un’idea incredibilmente sbagliata della loro posizione nella natura; e questo errore è inestirpabile”.
Ci sentiamo padroni del mondo e forse siamo solo inquilini morosi di un immenso condominio, tanto complesso e imponderabile per la nostra mini intelligenza, che il grande Claude Lévi Strass, ritenne giusto ipotizzare che “Il mondo è cominciato senza l’uomo e finirà senza di lui”.
Come dire, siamo l’unica razza animale, che pur aspirando da millenni a crescere e moltiplicarci in pace; da qualche secolo, grazie a l’intensiva istruzione di massa, ci siamo in-voluti in specie culturalmente modificata,    tanto ottusa, rapace e devastante, da rischiare l’autosfratto dal condominio Terra.
Franco Luceri

sabato 20 gennaio 2024

Il Condominio Terra è ricco di vittime della cultura


Il valore di un popolo e della sua cultura si deduce dal rispetto che dimostra per i beni del Condominio Terra: aria, acqua, cibo e natura, che sarebbero salvavita per 8 miliardi di condomini, se nei popoli "progrediti a casaccio" non ci fosse un'alta percentuale di avvelenatori, spreconi, ladri, assassini.
Chi abusa, sfrutta o devasta la natura senza avere la minima percezione che sta privando di aria, acqua e cibo milioni di esseri umani innocenti; più per colpa che per dolo, finisce per rendersi complice di potenti e governanti assassini.
In due secoli e mezzo la comunità mondiale è cresciuta da 1 a 8 miliardi di umani sul "condominio terra", che non potendo crescere fisicamente, decresce per quantità e qualità di risorse disponibili, a causa dello sfruttamento e avvelenamento a cui è sottoposto almeno da un secolo. Ma ci ripaga con gli interessi, a colpi di sconvolgimenti climatici che arrecano ai popoli, danni e morti incalcolabili.
Se queste sono le condizioni oggettive in cui versa il pianeta, con l'umanità spaccata in ignoranti e istruiti, poveri e ricchi, impotenti e potenti, sudditi e sovrani, la conflittualità e la guerra non possono che essere consequenziali.
I popoli ricchi e progrediti conservano in "apparente buona salute" il loro sistema socio economico, sfruttando gli Stati poveri per garantirsi una crescita dei profitti e dei consumi. E così predispongono l'intera comunità mondiale al terrorismo, alla guerra e ai crimini contro l'umanità.

Uno stato ricco di risorse naturali facilmente sfruttabili, può permettersi il lusso di un popolo libero, che senza abusare di altri popoli, si autogoverna incentivando la crescita dei profitti e dei consumi. Ma dove la giustizia sociale è utopia, per mancanza di risorse o di cultura o di politica onesta, la democrazia è un suicidio collettivo rateizzato. Vedi Italia: scuola e sanità allo sfascio, baby gang, femminicidi, giustizia a babbo morto e debito pubblico insanabile.
Anche se camuffate da progresso scientifico, tecnologico ed economico; cultura, politica ed economia sono guerra civile a tempo indeterminato, perché nessuna forma di autogoverno del Popolo riesce a garantire la giustizia sociale impedendo la rapacità degli sfruttatori nazionali e mondiali e contenendo la giusta rabbia degli sfruttati, che alla lunga presentano il conto. 
Dove latita la giustizia sociale, di vero c'è solo la barbarie, anche se è spacciata da democrazia, progresso e civiltà.
Franco Luceri

venerdì 12 gennaio 2024

Senza autisti capaci Scienza e Democrazia ci portano a sbattere


Siamo all'eutanasia giuridicamente benedetta e burocraticamente assistita; posto che gli umani nascono e muoiono schiavi di bisogni fisici e psicologici incancellabili; e a cancellarli a colpi di finta cultura, benessere e libertà, si rischia seriamente di trasformare gli umani in bestie. 
Vedi femminicidi, commessi non da poveri e ignoranti, ma da soggetti benestanti e istruiti che sono sul punto di laurearsi o sono già laureati. 
In America le stragi nelle aule scolastiche si sprecano da sempre, a conferma che la cultura, il benessere e la democrazia non stanno assolvendo la funzione umanizzante strombazzata ai quattro venti, ma quella opposta. Persino le guerre sono diventate attacchi terroristici mondiali e crimini contro l'umanità.
Non sono contro Galileo Galilei o contro i veri scienziati ma contro la "pseudoscienza" attuale. E manifestando le mie opinioni mi sono buscato a bruciapelo questa condanna inappellabile: "se sei contro la scienza sei contro la democrazia. Confessa non ci sono attenuanti".
Se democrazia significa scienza aperta a cani e porci per rovinare il pianeta e bestializzare la razza umana allora sono contro la democrazia pur ammirando Platone. Ma quella di Platone era un'altra cosa.
La scienza è nata per due ragioni: per convertire la natura matrigna in madre premurosa se non generosa, e per trasformare i cavernicoli bellicosi in popoli intelligenti e pacifici.
Perciò la scienza è degna di questo nome se assolve a quelle due funzioni: proteggerci dalla natura matrigna e umanizzare la bestia uomo. 
E va detto senza troppi giri di parole: ciò che danneggia la natura e imbarbarisce l'uomo, fingendo di civilizzarlo e umanizzarlo, non è né scienza né fantascienza e nemmeno democrazia, è truffa a 24 carati, che sta facendo rivoltare Platone e Galilei nella tomba. 
È congegnata efficacemente per schiavizzare i popoli e arricchire finti scienziati e veri strozzini.
La scienza è un mezzo come l'automobile, salva o uccide. È la qualità degli autisti: scienziati, governanti e banchieri a fare la differenza: producendo progresso o barbarie.
E in 24 secoli, il problema cultura e politica non sembra cambiato di una virgola. Così Platone giudicava gli apprendisti stregoni, chi si vanta di avere capacità che non ha:
“Finché si tratta di calzolai che siano incapaci o che sian corrotti, o che si vantino di essere abili pur non essendolo, non ne verrebbe una gran perdita per lo Stato. Ma vedi bene che se fossero i Custodi delle leggi e dello Stato a fingere di essere custodi, mentre non lo sono, sarebbe la Città intera a correre il rischio di una completa distruzione, proprio perché la sua felicità e la sua buona amministrazione sono nelle loro mani.”
Platone, La Repubblica, IV, 421A
Franco Luceri

giovedì 4 gennaio 2024

L'umanità in guerra è progresso o barbarie?


L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948 adottò a Parigi la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, che all’ articolo 1 recita:
 
“Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” .

Sono passati tre quarti di secolo, e in ogni angolo del pianeta, dignità, libertà e uguaglianza (sia in guerra che in pace) sono garantite solo nel mondo dei sogni. 
E non sono sbagliate solo le nazioni povere e governate da tiranni, ma tutti i 200 stati del mondo, prime potenze presunte "democratiche" comprese. 
I guai che affliggono l'attuale comunità mondiale, (con il pianeta al collasso e gli umani a rischio estinzione) hanno avuto origine da quella filosofia che ha posto come base di partenza delle scelte politiche mondiali, una falsa realtà rimasta dopo tre quarti di secolo ancora utopia.
Gli uomini, per mano del Creatore, nascono schiavi di 3 bisogni primari incancellabili: acqua, cibo e riparo dalle intemperie. Quindi condannati a lavorare fino alla morte per procurarsi di che vivere o sopravvivere, dove la solidarietà da chi può, a chi non può, è promessa da marinaio.
Ma in aggiunta nascono anche schiavi delle loro precarie o imperfette condizioni fisiche, o peggio schiavi della immodificabile ignoranza umana.
La coscienza e la fratellanza sono traguardi che l'umanità si pone da sempre e sempre più inutilmente. E non è ferma sulla linea di partenza, ma peggio, sta persino arretrando nella barbarie a passo di carica (vedi guerra in Ucraina e Palestina e terrorismo ovunque). 
Quello che ha fatto Dio non può essere né contestato né cancellato dall'uomo senza cancellare l'umanità dalla faccia della terra.
L'uomo è nato schiavo del bisogno e dell'ignoranza e tale rimarrà, alla faccia dei cialtroni che speculano promettendo di liberarlo dai problemi, dai bisogni e dai doveri e di seppellirlo di diritti, tutele e garanzie, ma solo per continuare a lucrare guadagni astronomici sulle finte soluzioni.
L'uomo non va liberato dai problemi creati da Dio, ma dalle catastrofi aggiunte dalle teste d'uovo del potere culturale, politico e finanziario che speculano carriere e profitti fingendo di correggere i falsi errori del Creato.
Il progresso deve essere umano ed ecologico. Le istituzioni democratiche, la legalità, la cultura, la scienza, l'economia, la finanza, e persino la religione sono crimini contro l'umanità se non tutelano di fatto, la dignità e la vita ad ogni singolo individuo nel rispetto della natura, garantendo istruzione, lavoro, solidarietà.
Pensate a quanti morti e feriti e inquinamento e devastazione costano alla comunità mondiale, (a parte le guerre e le rivoluzioni) anche solo due giorni di festa e fratellanza "Natale e Capodanno", quando si spaccia per festa la "pazzia collettiva": la guerra a colpi di bombe e proiettili sparati all'impazzata e la distruzione di miliardi per garantire "fumo, rumore, morti e feriti", anziché "pane e pace" ai 200 popoli del mondo che li sognano da sempre invano, persino quelli che si fidano ciecamente dei propri governi democratici, dimenticando che dei governi autonomi capaci di governare senza finire governati si è già estinta la razza.
Franco Luceri