sabato 27 aprile 2024

Nel mondo sono veramente autonomi i banchieri o i contadini?









Quando gli umani avevano ancora rispetto della "prof." natura; la natura formava soltanto soggetti autonomi: contadini, pastori, pescatori e boscaioli capaci di inventarsi un lavoro ecocompatibile e di rendersi indipendenti da tutto e tutti, producendo i tre elementi vitali per l'intera umanità e tutti gli esseri viventi: cibo, fuoco e alloggio, fosse pure in una caverna.
Non era una bella vita, e così gli umani creativi, (con scarsa volontà di lavorare) inventarono la "religione del sapere": la filosofia e poi la scienza, che un secolo fa è degenerata in "religione della scienza".
Ma ahinoi, la cultura, a differenza della natura, forma solo e soltanto soggetti dipendenti. Possono avere montagne di miliardi, anzi interi pianeti, ma se non si sono liberati dal pessimo vizio di mangiare ogni giorno: dai percettori di reddito di cittadinanza, ai Paperoni trilionari, sono tutti dipendenti dai quattro soggetti che la natura ha promosso autonomi.
Il contadino e tutti quelli che hanno la natura come prof, sono tanto autonomi, che producendo cibo possono fare a meno anche dei Banchieri: come se avessero sovranità monetaria e stampassero moneta. Mentre i banchieri e tutti quelli che svolgono lavoro "presunto intellettivo e presunto autonomo" dipendono tutti dal contadino & C. "scarpe grosse e cervello fino".
Nel mondo, a dispetto della cultura, della scienza e del nubifragio di cervelli pensanti, cresce come fosse un tumore la catastrofe economica e il debito pubblico, che sono la causa scatenante di tutte le corruzioni, crimini, ingiustizie, violenze e guerre dirette o indirette che divampano ovunque.
Quindi la domanda da miliardi di dollari è questa: formando un diluvio di intellettuali "contadinodipendenti" e col contagocce una minoranza di manovali autonomi, "naturadipendenti", le democrazie liberiste sono in grado di garantire alla comunità mondiale, lavoro, produttività, umanità, socialità e pace, o solo guerra civile camuffata da progresso, e col terrore della guerra atomica sempre acquattata dietro l'angolo?
Purtroppo il problema non è mai lo scienziato e la sua scoperta scientifica, al 99% pensata per il bene dell'umanità; ma troppi apprendisti stregoni del potere culturale, politico, economico o finanziario, che convertita in tecnologia, di quella scienza hanno fatto, fanno e faranno un'arma per sfruttare o peggio asservire, schiavizzare o uccidere popoli.
Franco Luceri

sabato 20 aprile 2024

Non ci sono risposte intelligenti a domande idiote

Se sono sbagliate le domande che si pone il mondo della cultura, non saranno mai giuste le risposte che ci restituisce la politica.
Anzi dovremmo cercare di capire, se fa più danni la politica dando risposte giuste a domande sbagliate o risposte sbagliate a domande giuste.
Per millenni la cultura ha convinto l'umanità che ogni individuo nasce libero, autonomo, indipendente.
E questa colossale corbelleria, spacciata per scienza, induce ogni singolo individuo a vedere nel prossimo un nemico che insidia la sua indipendenza e autonomia e a combatterlo con ogni mezzo.
Di fatto, la libertà e la vita dell'uomo dipendono, dalla nascita alla morte, integralmente dalla natura. 
Senza aria, acqua, cibo, fuoco e terra, l'uomo non rimane in vita per più di 5 minuti. Ma non è libero nemmeno di procreare: l'uomo senza la donna o la donna senza l'uomo possono garantire solo l'estinzione dell'umanità.
Quindi gli esseri umani sono reciprocamente interdipendenti, oltre che dipendenti a vita dalla natura.
Perciò è una tragica finzione giuridica ritenere gli imprenditori soggetti autonomi, liberi di assumere dipendenti. Così credono di dover prendere ordini solo dalle leggi dello Stato di cui sono sovrani; invece assicurerebbero (il condizionale è d'obbligo) un futuro meno precario e bellicoso a sé stessi e all'umanità, se ubbidissero anche alle inviolabili leggi del Creato.
La popolazione mondiale, in 250 anni, è cresciuta da 1 a 8 miliardi, ed ha continuato senza interruzione a migliorarsi la qualità della vita, come se si potesse costringere il pianeta ad adeguare la disponibilità di risorse alla crescita demografica dell'umanità.
Ma posto che quelle risorse l'umanità non se l'è inventate, ma le ha tolte al pianeta, obbligandolo a reazioni spesso assassine; è ovvio dedurre che ciò che si considera progresso, civiltà, qualità della vita e giustizia sociale, è solo barbarie assassina, perché uccide armando il Creato di sconvolgimenti climatici, carestie e pestilenze.
Basta vedere cosa ci ha regalato scienza, politica e mercato con le case e le automobili che sono tutte da rifare spendendo una montagna, anzi un pianeta di miliardi. Poi si dovrà passare agli immobili pubblici e alle Industrie e a tutti i mezzi di trasporto passeggeri e merci che usano carburanti, perché è tutto Eco incompatibile. E chi pagherà le millenarie corbellerie dei potenti impotenti?
Chiunque vi spaccia il progresso e la civiltà come soluzioni geniali ai bisogni dell'uomo vi sta truffando; perché il progresso non induce civiltà rendendo umani e pacifici i popoli, ma uccide mettendo in competizione e guerra tutto e tutti, persino all'interno di ogni famiglia, e a colpi di sfruttamento e avvelenamento, rendendo la natura nemica dell'uomo.
Ma quel che è peggio, non lo fa per tentare di salvare l'intera comunità mondiale, ma per sfruttarla e garantire inarrestabile arricchimento e impunità ad una minoranza di potenti feroci e irresponsabili, che non hanno nessuno scrupolo a saziare la loro fame ossessiva di arricchimento, passando dalla pace alla guerra e creando distruzione, terrore e morte per milioni di esseri umani innocenti.
Franco Luceri

sabato 13 aprile 2024

Famiglie Imprese e Popoli: uniti si vince divisi si muore



Il popolo unito vince, diviso è già morto.

Chi ha avuto in dono la forza intellettiva o muscolare e la usa solo a proprio vantaggio, o peggio a danno degli altri, mettendo in guerra le classi sociali e persino le famiglie, è una catastrofe ambulante, una calamità naturale.
SALVO ECCEZIONI, due sono le categorie di "potenti" che stanno contribuendo indefessamente alla distruzione dei sistemi sociali:
1) gli intellettuali che si sentono padreterni, anche quando è evidente che stanno formando popoli ottusi, egoisti e violenti, facili da sfruttare, asservire e rendere inoffensivi.
2) e gli energumeni tuttaforza e zerocervello che danneggiano la collettività a prescindere, perché non sono nemmeno consapevoli che il danno che producono agli altri, gli si ritorcerà contro moltiplicato.
Gli "umani difettati" sono in parte opera di Dio. Ma ora la crescita dei potenti acefali è "pandemica" e gli artefici sono cultura, politica e Finanza.
In una fauna così malridotta, un motociclista che sbarra la strada ad un'auto per salvare e poi aiutare un nonvedente è una rarità da premio Nobel.
E pure, rendersi utile a chi ha bisogno, è l'unica forma di umanità e altruismo che potrebbe fare vero e vincente un sistema sociale, che senza popolo solidale, generoso, protettivo oltre che produttivo, diventa finto democratico e nel migliore dei casi condannato a fallire.
Purtroppo non bastano singoli atti di eroismo o di altruismo per umanizzare un popolo; serve cultura, politica ed economia finalizzate alla giustizia sociale e non alla competizione selvaggia, perfetta per saziare lupi macellando agnelli.
Perciò, chi usa il potere in tutte le sue forme per dividere e affamare le famiglie italiane, rendendole deboli, sfruttabili e inoffensive, sappia che sta lavorando alla tripla distruzione: del popolo, dello Stato e di sé stesso.
In politica le "persone per bene" fanno buchi nell'acqua se hanno il potere ma non sono capaci di mediare tra due interessi contrapposti e favoriscono uno a danno dell'altro. 
O peggio, per raddoppiare il consenso, li favoriscono entrambi, ma devastano l'ecosistema che non perdona affronti a nessuno.
In tre quarti di secolo l'Italia ha alternato al governo del paese politici "per bene" e politici "per male", che hanno costruito e demolito a piacimento.
Ora però ci servirebbero i "politici intelligenti", (i pompieri che non spengono il fuoco con la benzina) per tentare di conservare in pace popolo, territorio e Stato, posto che a livello mondiale i venti di guerra continuano a soffiare sempre più minacciosi.
Franco Luceri

sabato 6 aprile 2024

Il "sasso" insegna a chi vuole capire

Un autore anonimo, illuminato dall'eloquenza del sasso, ha scritto:
"La persona distratta vi è inciampata. 
Quella violenta, l'ha usato come proiettile. 
L'imprenditore l'ha usato per costruire. 
Davide uccise Golia.
E Michelangelo ne fece la più bella scultura. 
La differenza non l'ha fatta il sasso, ma l'uomo".

Se noi umani accettassimo l'eloquente insegnamento del "pedagogo muto" chiamato sasso, capiremmo che è sempre la diversa qualità degli uomini che le progettano, producono, usano e valutano a qualificare le cose, gli oggetti, i mezzi privati e pubblici.
La stessa automobile guidata da due autisti diversi produce effetti diversi: salva, danneggia o uccide passeggeri o passanti, perché è sempre e solo la qualità del soggetto a qualificare l'oggetto che ha in uso.
Anche lo stesso bisturi in mano a due chirurghi diversi, usato con maggiore o minore perizia produce effetti diversi: salva o uccide.
Ecco perché in Italia non è bastata la Costituzione più bella del mondo, per fare altrettanto belli i "sassi istituzionali": scuola, stampa, politica, burocrazia, giustizia, mercato, finanza e governo, perché affidati a soggetti di diversa qualità intellettiva e morale, non sempre e non tutti idonei a qualificare in positivo le istituzioni col proprio servizio responsabile e onesto.
Così eccellenze e deficienze si alternano sempre e dovunque nella macchina dello Stato, e di riflesso nelle imprese e nelle famiglie: solo per merito o colpa degli addetti.
Esaltare o denigrare a tempo pieno le istituzioni, non è solamente miope, è demenziale. Perché se quel mezzo è affidato ad un autista "diversamente abile", ciò che dovrebbe essere soluzione, è garantito che si tramuti all'istante in problema.
È il burocrate o il politico imbranato che andrebbe tenuto a rispettosa distanza da qualunque istituzione, o rimosso all'istante, se esiste la prova inoppugnabile che produce solo danni e vittime. 
Perché, chi usa da cani la forza legale dello Stato, non distrugge solo cittadini, imprese e famiglie oneste che dovrebbe servire e tassare. 
E non mina solo la credibilità e la fiducia nelle istituzioni, ma danneggia in massa tutti i dipendenti pubblici meritevoli di stima e il rispetto, che quotidianamente servono con responsabilità ed onestà utenti e contribuenti.
Lo Stato liberale vive rendendo produttivi i cittadini e si autofinanzia tassandoli. Ma se alcuni addetti ai lavori assolvono queste due funzioni da cani, danneggiando il popolo contribuente e lo Stato impositore, vanno resi inoffensivi.
Chi pensa che in Italia sia urgente riformare lo Stato, chieda lumi al "sasso pedagogo moto", le suggerirà di cominciare dalla riforma dei cervelli umani. Da quella pericolosa minoranza di burocrati, banchieri e politici che ormai sono giuridicamente e giudiziariamente ingovernabili.
Franco Luceri