lunedì 14 dicembre 2020

Dove la ricchezza è concentrata la democrazia è decomposta.


Magari non c'è traccia di dolo, ma in Italia abbiamo da decenni la dittatura  "comuliberista". I finti comunisti riciclati caporali, "pescano" schiavi per i finti liberali che li sfruttano, fanno profitti e compensano generosamente il caporalato sindacale e politico falso comunista e mascherato liberare. 
E se i comunisti sono di fatto commercianti all'ingrosso di schiavi, per conto dei liberal schiavisti che li sfruttano al dettaglio, vuol dire che in Italia è saltata la democrazia: la maggioranza è in ottima salute, ma è deceduta l'opposizione. 
Comunisti e liberali hanno smesso di essere alternativi e sono diventati reciprocamente complementari: "compagni di merende". 
Ora voi mi chiederete di giustificare questa pesante accusa. E io ci provo allargando l'angolo visivo.
Per caso sapreste indicarmi uno Stato Democratico tra i 5 o 10 più grandi produttori di ricchezza del mondo che abbia usato l'immenso potere finanziario per ridurre il numero dei poveri e aumentare quello dei ricchi? 
Non angustiatevi, non esiste. In ogni angolo del pianeta, America compresa, esportatrice di democrazia a cannonate, (e Cina forse ad "untorate?"), la politica ha la finalità opposta. Allarga la platea dei poveri accumulatori  di fame e restringere quella dei ricchi accumulatori di profitti. Voi, in questo genere di politica mondiale "Pro Paperoni", ci trovate qualcosa di legalmente democratico? Se si, complimenti! io no. 
Ma quel che è peggio, in Italia non sono i comunisti che hanno arruolato i liberali da salvatori di poveri; ma i liberali rapaci della finanza e del mercato mascherati da comunisti come fossimo in un perenne carnevale, che hanno appaltato agli utili idioti comunisti, decomunistizzati, la "tratta degli schiavi" nazionali e d'immigrazione. E non c'è spreco di forza di catene e di armi per andarli a rubare in giro per il mondo. Piovono in Italia come la manna dal cielo attirati dall'esca avvelenata dell'accoglienza e dell'integrazione che sul suolo Italico, non tarda a tramutarsi da sogno in incubo, da giustizia in crimine. 
Perché i finti liberali rapinano la borsa e la vita a laboratori e mini imprenditori inermi come ebrei da sterminare con quattro mosse vincenti. 
Erogano servizi pubblici da terzo mondo, giustizia a babbo morto, e arraffano tassì e tasse rapina anche da chi non ha più gli occhi per piangere. 
Pronunciare ancora la parola democrazia in Italia è una bestemmia. In nessun angolo del pianeta è mai esistita una democrazia senza la sinistra che si oppone alla destra o la destra alla sinistra. 
I nostri governi "ambidestri" (palesi o occulti) sono la prova provata che in Italia, chi ha voglia di opposizione, può solo opporsi a se stesso o cercasi in giro per il mondo qualcosa che non puzzi di democrazia in decomposizione. Di avanzato cannibalismo "democratico".
Franco Luceri 

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