martedì 11 luglio 2023

- La guerra è il fallimento anzi la bancarotta della cultura


Tutta la civiltà e il progresso scientifico e tecnologico moderno, si fondano sulla ingenua presunzione che prima o poi la forza intellettiva riuscirà a sconfiggere la forza muscolare e criminale.

Ma per quante montagne di cultura filosofica, teologica, giuridica, scientifica e milionate di accademici si spediscano sul fronte della umanizzazione dei popoli e della Giustizia sociale a protezione dei poveri, deboli e indifesi; l'ultima parola è sempre della guerra, al servizio del mondo economico finanziario, che può spazzare via interi Stati di diritto e relativi popoli democratici con un livello di ferocia che rasenta il cannibalismo.
(Mentre in Ucraina i russi sterminano un popolo da un anno e mezzo, tutti i sacerdoti della cultura e della scienza mondiale (che saranno a dir poco centinaia di milioni) stanno a guardare, o al meglio armano la mano ai belligeranti, perché la forza della ragione è ancora disarmata e perdente contro la forza muscolare della criminalità, della mafia e della guerra.
Speravamo tutti che la cultura liberale e democratica fosse al servizio dei più che sono poveri. Invece è servita e serve agli addetti ai lavori: ai potenti della cultura, politica, finanza e mercato dell'intero pianeta. 
Pronti a scatenare la terza guerra mondiale atomica per conservare e accrescere il loro demenziale superpotere, ormai diventato sfacciatamente socioecoassassino.
"Molti si domandano perché in Italia con tanto ben di Dio di intellettuali di professori e professionisti, tecnici ed esperti al massimo livello scientifico, stiamo colando a picco come un sasso.
Perché il mondo della cultura è spaccato in tre genialissime categorie: 
1)   "quelli pagati per non capire", come diceva Upton Sinclair .
2)   quelli pagati per disinformare, ubriacare, scimunire, impedire ai cittadini normali di capire persino dov'è la via di casa loro.
3) e quelli nati solo per sapere, ma rigorosamente incapaci di capire.
È inutile nascondersi dietro un dito. In ogni angolo del pianeta, disordine, ingiustizia, criminalità e guerra, sono il fallimento, anzi la bancarotta della cultura.
Lamberto Ferdinandi

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