giovedì 23 gennaio 2014

La pentola sinistra “scuperchiata”


La pentola sinistra “scuperchiata”

Per un imprevisto “spunto pressorio”, alla pentola sinistra italiana è saltato il “Cuperlo”. Dopo due decenni ininterrotti di antiberlusconismo ossessivo, ottimo per fermare la politica altrui in assenza di una propria, Renzi e Berlusconi hanno messo fine alla guerra fredda, alla stagione dell’immobilismo, e ora a destra e sinistra inizieranno i mal di pancia.
L’Italia è da così tanto tempo istruita, informata e governata da anarchici, che è più facile ritrasformare in un foglio integro un mucchio di coriandoli; che in democrazia il popolo italiano che ha un senso dello Stato così deficitario, da accettare qualunque cambiamento, purché nell’orto altrui.
Insomma, dopo i “Fini”, i “Casini”, gli “Alfano”, i Bersani, alla pentola sinistra è saltato il “Cuperlo”. Perché ogni politico pretende, da buon individualista, di imporre agli altri la propria linea politica, o si dissocia, si dimette e si crea il partito personale, alimentando il caos in un sistema politico ormai da decenni senza più né capo né coda.
Tutti pretendono il ruolo di primi attori, presidenti e segretari di partito, per tracciare e asfaltare la propria strada politica, e non battere mai quella altrui per non passare da “comparse”.
Quindi, mettere insieme una maggioranza di consensi in Italia, per una linea politica che la minoranza sappia di dover accettare, come in ogni democrazia che si rispetti. è lavoro da padreterni.
Però Renzi e Berlusconi hanno fatto il miracolo di accordarsi, e ora bisogna vedere nei rispettivi partiti, quanti “benaltristi” lavoreranno per dimostrare scientificamente che la montagna ha partorito un topolino. Che si poteva fare diversamente, meglio e di più, perché gira gira, la nuova legge elettorale, se mai ci sarà, sarà figlia di un rapporto incestuoso liberalcomunista, una bastardina di razza suina: figlia di porcellum e tanto basta!!!

Perciò Cuperlo si è affrettato a mollare la poltrona di Presidente, perché la maggioranza del partito ha accettato la linea politica di Renzi. E ora vedremo quante coliche accuserà il fronte berlusconiano, e sapremo finalmente da quale direzione arriva la maledetta febbre anarchica che mina da troppi decenni, con una proliferazione patologica di partiti e politici inutili, la salute della incompiuta democrazia italiana.

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