martedì 19 aprile 2016

I Premier sono soci o servi muti delle lobby?


I Premier sono soci o servi muti delle lobby?

Non ho idea di come se la passino le altre democrazie occidentali quanto a qualità de l'informazione; ma temo che quella italiana abbia una grande responsabilità per il caos e lo sfascio in cui siamo sepolti. E la ragione è alla portata di qualunque cervello. Chiunque vada a Palazzo Chigi per governare l’Italia, prima viene definito salvatore della patria, poi portatore sano di conflitto di interessi, poi protettore di lobby, amico di banchieri, massoni, e talvolta anche mafiosi, e in conclusione grandissimo farabutto da eliminare.
Ma è proprio vero che i peggiori crimini li commettono a Palazzo Chigi il Premier e i Ministri, visto che entrano puntualmente tutti cardinali e ne escono tutti preti spretati? Oppure quando stampa, burocrazia, sindacati e finanza urlano in coro che il governo sta governando da cani, è proprio quello il momento ideale per confermarlo al potere e proteggerlo con un consenso plebiscitario da tiranno. Sapendo bene che in Italia si è legittimati ad esercitare il potere esecutivo, per sfornare decreti “pro saggi, ricchi e potenti”; o nottetempo, farsi sfuggire di mano qualche briciola “pro poveracci”, prima che le lobby si accorgano del fattaccio e sciolgano i cani del giornalismo per ridurti a brandelli.
E’ così che sono riusciti a mettere Berlusconi politicamente sulla sedia a rotelle, a sfrattare Prodi e a lasciarlo sulla porta del Quirinale già vestito in pompa magna da Presidente, a ridicolizzare gli scienziati Monti e Fornero, e a non fargli manco scaldare la sedia al povero Letta; pensa tu quanta difficoltà avranno a farsi in un boccone l’agnellino da latte Renzi, se smette di salvare banche, finanziare petrolieri, e aiutare multinazionali comprando aerei per allevarci dentro le galline a spese di quel cornuto e mazziato di Pantalone.
L’impareggiabile Bertrand Russell diceva che “i nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose (e te credo!!! non hanno altra funzione che fare i ricchi più ricchi e i poveri più poveri, e defunti ancora meglio); dunque, peggio sono svolte, meglio è ”.
Perciò il Premier va tenuto sotto controllo, quando, sepolto vivo di elogi mediatici sperticati prende possesso del “Palazzo” e parte sparato, da servo muto, a tutelare i “paperoni” suoi mandanti, finanziatori e sostenitori.
Mentre quando, quella stessa stampa che lo ha sostenuto, gli urla dietro che sta rovinando popolo e Stato, vuol dire che il Premier, tentando di sfilare le mani dalle tasche ormai sfondate del povero Pantalone, senza manco osare accostarle a quelle delle lobby, ha fatto scattare, come fosse un antifurto, l’avvio automatico di produzione industriale di me... mediatica per assicurargli una indegna sepoltura politica.

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