martedì 8 agosto 2017

Il prof. D. Fusaro critica il mercato


Segue mio commento, a questo interessante post del filosofo prof. Diego Fusaro pubblicato su FB. che dice:

"E' bene che se ne prenda pacatamente atto, senza agitarsi e senza diffamare secondo le usuali categorie in voga del pensiero unico: la cosiddetta critica (intellettuale, accademica, giornalistica) analizza ormai solo fenomeni marginali (zingari, rom, immigrati, veganesimo, omosessualità, femminicidio, ecc.) per avere così l'alibi per non prendere mai in esame la contraddizione principale: l'economia di mercato che tutti rende alienati e che non cessa di fondarsi su sfruttamento, precarizzazione e offesa permanente della dignità umana."
Prof Diego Fusaro

Caro professore, nello scontro fra collettivismo comunista e mercato ĺiberale, il collettivismo è schiattato e il mercato è da curare. Ma per capire di che male è morto il morto, non va fatta certo la terapia al morto e l'autopsia al vivo. Perciò lei sarà super credibile se vorrà informarci, previa autopsia, di cosa è schiattato il comunismo. E lo sarà ancora di più se vorrà lasciare il mercato alle amorevoli cure dei liberali. 
Lei ha ragione a definire orrenda la faccia del capitalismo, ma nemmeno i connotati del defunto comunismo mi sembravano quelli bellissimi di papà Marx. Mi corregga se sbaglio.
Comunismo e capitalismo non sono due neonati appena partoriti e immuni da contaminazioni post parto, ma due pugili "suonati", vissuti per tre quarti di secolo sul ring della guerra fredda, apposta per cambiarsi i connotati e se possibile accopparsi.  
Poi, da un quarto di secolo, il capitalismo è sceso vincitore dal ring, ma ha preso tante di quelle legnate prima di accoppare il comunismo, da farci sospettare che il comunismo si sia finto morto, e che il capitalismo si stia fingendo vivo per scommessa.
Oggi l'Umanità avrebbe bisogno di un esercito di intellettuali liberi che la aiutino a capire prima di agire o reagire, ma di questi, salvo rari esemplari numericamente ininfluenti, sembrerebbe estinta la razza.
Gli ideologi comunisti che criticano le deformità mostruose del capitalismo come il prof. Fusaro con queste parole: "l'economia di mercato che tutti rende alienati e che non cessa di fondarsi su sfruttamento, precarizzazione e offesa permanente della dignità umana", sono credibili quanto il famoso bue che disse cornuto a l'asino.
E cosa ha fatto il comunismo di tanto nobile per non offendere la dignità umana? Comunismo e capitalismo hanno gettato entrambi l'umanità nella mer..., sabotandosi reciprocamente o la produttività economica o la giustizia sociale, o entrambe.
Se è vero come è vero che il comunismo non è morto solo di morte naturale, ma anche di legnate da guerra fredda est ovest; perché noi italiani dovremmo essere così ingenui da credere che il capitalismo mondiale sia sceso dal ring senza un graffio, e che la sua orrenda mostruosità di democrazia finta e tirannide vera, così abilmente descritta dal prof. Fusaro, siano i suoi connotati naturali, e non le cicatrici purulente subite dal comunismo?
I sistemi sociali sono fatti e resi equamente produttivi dagli uomini. Chi crede di poter compensare con la quantità di ricchezza la qualità scadente della cultura dei singoli e dei popoli, di governo democratico ancora non ci ha capito una mazza. Senza cultura degna di questo nome, non ci sono soltanto popoli che muoiono di povertà, ma anche popoli che agonizzano e muoiono di ricchezza prodotta, ma mai perequata.
Solo la cultura può rendere la democrazia migliore della dittatura. Ma se chi è preposto alla formazione e informazione, non sa ancora come fare gli italiani, per l'Italia già fatta da un secolo e mezzo, e si gingilla accusando il capitalismo economico e politico di offendere la dignità umana: allora siamo al bue che strapazza l'asino chiamandolo cornuto.
Lei caro professore, ha gli strumenti culturali e intellettivi per rendere a l'Italia un ottimo servizio formando e informando gli italiani, sui pregi del collettivismo ancora mutuabili nel mercato globale.
Ma se ha voglia di rendersi credibile quando parla di mercato e capitalismo, non tenga due piedi in una scarpa, non insegni comunismo e critichi il capitalismo.
Lasci la cultura dove tutti hanno ragione anche quando hanno torto. E si assuma la responsabilità facendo politica, dove pure la pioggia di ferragosto che alleviasse la siccità, è imputabile in automatico al governo ladro.

Cordiali saluti franco luceri.

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