martedì 1 agosto 2017

Guardie orbe e ladri lince



Ora volete sapere dove è il trucco usato dai nostri politici per rimanere al potere anche senza governare, solo per derubare il popolo e mangiarsi vivo lo Stato? Semplice. Immaginatevi due giocatori a un tavolo di ping pomg: se i comunisti e i liberali si “pingpongono” la responsabilità dello sfascio, possono farlo finché campano e persino a l’infinito se mai fossero immortali. I comunisti accusano i capitalisti di essere ingordi, rapaci, criminali, e questi restituiscono al mittente la responsabilità chiamandoli corrotti e parassiti. E quei poveracci degli elettori, utenti e contribuenti italiani finiscono scimuniti come asini nel frastuono. E continuano a sprecare il loro ex ora finto potere sovrano spostando inutilmente consenso da sinistra a destra e da destra a sinistra.
In Italia, per nostra fortuna, abbiamo ancora poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco, che ci rendono un servizio da eroi. Ma provate a immaginare che succederebbe se in un posto ci fosse una guardia in disservizio permanente effettivo e un ladro attivo h24. Nel senso che la guardia sembra che faccia diligentemente il proprio dovere per come accorre tempestiva alle chiamate dei derubati, ma quando incrocia il ladro che sta ripulendo un derubato, gli facilita il compito eclissandosi, per poi correre a fuochi sparati, a raccogliere la denuncia, ma sapendo bene che il furto è andato a buon fine per il ladro, grazie alla sua eroica collaborazione omissiva di guardia disonesta.
Da quando gli Stati comunisti si sono volatilizzati, i politici comunisti son finiti tutti in cassa integrazione non avendo più un loro sistema socio economico collettivista da rendere produttivo. Quindi nel libero mercato, e per giunta globale, la loro presenza è giustificata dal fatto che le democrazie sono tali se oltre alla maggioranza di governo c'è una opposizione che vigila. Quindi servono le guardie del comunismo per prevenire o reprimere i furti del capitalismo.
Ma ahinoi, salvo rarissime eccezioni che in democrazia non cavano un ragno dal buco, le nostre guardie comuniste sono “finte”, si sono prostituite a peso d’oro ai ladri del mercato nazionale e globale. Lasciano a multinazionali e banchieri la libertà di derubare gli italiani anche della vita, ove non bastasse la borsa, e poi fingono di correre a sirene spiegate in soccorso degli ultimi, ma avendo assunto l’obbligo legalizzato di servire i primi, gli avvelenatori, truffatori e corruttori del mercato, e ancora più e meglio la finanza strozzina, che li finanzia e li protegge.
Tutto l’apparato pubblico italiano comunista ha una efficienza a dir poco miracolosa ne l’impedire che i cleptomani del capitalismo subiscano danni o perdite ne l’esercizio delle loro "legalissime" funzioni accumulatrici finanziarie e tributarie. E ora che la refurtiva italiana sembra scarseggiare, a causa di milioni di disoccupati e milioni di poveri, stanno importando extracomunitari a "navate", per garantire continuità lavorativa ai “filantropi” della finanza.
Io non ho soluzioni per la catastrofe Italia, ma ora che lo sapete, fidatevi solo di voi stessi. Comunisti e liberali sono compagni di merende; sul piatto della in-giustizia sociale pesano uguali, sono associati per fare i ricchi più ricchi facendo i poveri più poveri.
L'unica possibilità che hanno gli italiani di salvarsi, è smetterla di cercare altre prove di colpevolezza a carico di politici, giudici, burocrati, intellettuali, industriali e banchieri e iniziare a cercare attenuanti. 
Seccata nel 1989 la sorgente mondiale di produttività comunista, a l'Umanità, mica solo a l'Italia, è rimasto il libero mercato. Ora immaginate voi in che guaio si troverebbe tutta la politica destra e sinistra, se continuasse a farsi la guerra, ignorando che ha solo il mercato come "unica sorgente di reddito superstite", sopravvissuta allo sconvolgimento tellurico della fine ingloriosa del collettivismo, cioè dello Stato autonomo, datore di lavoro per tutti ed equo produttore di reddito.
In un secolo, tutti i popoli comunisti si sono fumati tragicamente l'interesse collettivo. Ora dovrebbero scegliere di continuare a farsi la guerra destri e mancini, demolire lo schifosissimo libero mercato che tiene in vita sette miliardi di umani, (pur perdendone per strada per disuguaglianza una bella fetta) e sperare che al secondo tentativo, lo Stato collettivista diventi realtà oggettiva, prima che per fame, epidemie, carestie e guerre, de l'Umanità non sia rimasto manco un vago ricordo.
Ecco perché non è igienico suggerire ai comunisti di continuare a fare la guerra a quei schifosi dei capitalisti, se l'unico forno capace di sfamare l'Umanità è rimasto il libero mercato globale. Tu consiglieresti al Matteo di continuare a fare la guerra al Silvio nazionale, perché la salvezza italiana passa solo dal suo fallimento? Vai tranquillo, che dopo una sonora pernacchia, il Matteo (che il cervello non se lo è ancora bevuto) ti dirà, matto provaci tu!

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