sabato 25 giugno 2016

Quel cane per ciechi chiamato finanza


Quel cane per ciechi chiamato finanza

La prima domanda a cui rispondersi in fatto di politica e finanza, è se sia ancora la politica a condurre la finanza, o la finanza la politica: posto che sono entrambe interdipendenti come il cieco e il cane che lo guida. Resta solo da capire se attualmente in Europa sia ancora la politica a condurre il cane, o il cane a portarsi al guinzaglio la politica.
A sentire Henry Miller, che in democrazia “i ciechi conducono i ciechi”, dovremmo accettare per buono che ormai non ci sono più vedenti: gli eletti ciechi conducono gli elettori ciechi. E allora è da capire se ai banchieri sia rimasta una scorta di diottrie sufficienti a portarsi al guinzaglio l’intera umanità orba, oppure, ahinoi, anche la finanza che si arroga la funzione di cane per ciechi, va in giro con occhiali neri e bastone bianco.
A giudicare dalle condizioni dell’Europa, e di quanto i 28 sono felici di dirsi ed essere popoli UE, si deduce che anche i banchieri europei non ci vedono ad un palmo dal naso, posto che i ricchi inglesi scelgono con referendum di uscire dalla UE, mentre i poveri di Grecia e Italia pagherebbero un occhio per fuggire pure di notte.
Quindi, se la BCE è riuscita egregiamente a scontentare sia i ricchi che i poveri d’Europa, c’è da chiedersi ancora: ma nel mondo della formazione e informazione (da cui tutto ha origine) ci sono ancora abbastanza vedenti, o essendo minoranza, in democrazia è come fossero tutti ciechi pure là?
Scegliere di uscire dalla UE è stato segno di lungimiranza o pericolosa miopia? I banchieri inglesi si stanno imponendo da primi attori nel mondo della politica finanziaria, o si sono montati la testa, e la scelta di uscirne, ben presto si tramuterà da oculata in dissennata e li condannerà ad una lunga e lenta recessione, che non aiuterà certo l’integrazione e la pace sociale in un mondo pericolosamente minato da povertà, immigrazione e terrorismo sempre più ingovernabili.
Certo ci vorrà il senno di poi per stabilire se la scelta di rottamare l’Europa è vincente o suicida per i 28 Stati UE che non hanno mai ultimato la costruzione politica. Resta però inconfutabile il fatto, che i 7 decenni di pace che ci ha garantito, non sono un traguardo da poco. Speriamo di non doverli mai rimpiangere, pur ricchi di ingiustizia illegalità e violenza.
Insomma, siamo sempre “ai ciechi che conducono i ciechi”, o miracolooo!, agli inglesi è tornata la vista ?


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