giovedì 10 novembre 2016

Il desiderio di ordine è il solo ordine del mondo


In Italia stiamo sprofondando nel caos, o siamo ad un passo da quella suprema perfezione teorizzata da Ferdinando Galiani (noto come l’Abate)  con queste parole: “Perché una nazione possa arrivare a un supremo grado di perfezione, bisogna che i governanti rilascino molto disordine mescolato con l’ordine, molte pressioni in contrasto con molte ragioni, molte leggi con molte infrazioni, molte regole con molte eccezioni”.
Da due secoli e mezzo la politica rispetta scrupolosamente la ricetta Galiani, mischiando ordine e caos a vagonate, ma invece di correre verso la perfezione siamo a un passo dalla devastazione. Siamo tutti vittime della stupidità suicida di una classe dirigente che il Galiani lo avrà studiato sottosopra. E’ super competente dal punto di vista scientifico, ma a dir poco analfabeta dal punto di vista pratico, per la cura maniacale che ci mette ne l’asservire l’uomo al capitale, mandando il mondo a puttane.
E va detto, ad onor del vero, che saggi. ricchi e potenti non si prendono nemmeno il fastidio di salvare i loro figli e nipoti nel sistema Italia assassino di umani a 360 gradi, dalle sale parto ai posti tomba.
Gran parte della popolazione italiana risiede in zone sismiche, e vive con la spada di damocle del terremoto fissa sulla testa. Migliaia di geometri, ingegneri, architetti, geologi, sismologi e vulcanologi, sanno perfettamente in che razza di edifici pericolanti mandano i loro figli a studiare e poi a lavorare, ma avendo il patrimonio immobiliare come unica fonte di guadagno, non possono permettersi il lusso di renderlo resistente ai terremoti. Perché solo la distruzione fornisce terreno fertile a l’arricchimento individuale, e alla bancarotta nazionale e mondiale.
Così condannano i loro figli e quelli altrui a studiare in scuole fatiscenti e pericolanti, non solo in caso di terremoto, ma anche alluvione, allagamento, frana, voragine, amianto, e mille altri problemi legati alla scadente qualità degli immobili vecchi mal tenuti, e nuovi progettati per cadere e produrre occupazione e profitto alle lobby de l’edilizia, finanza, professioni e sindacato che da lì mangiano, anzi arricchiscono.
Come dire che “la natura e il capitale umano”, vengono brutalmente asserviti a quello finanziario, culturale, giuridico e sindacale.
Quindi, per indurre un popolo a pensare e agire in modo intelligente, si dovrebbero retribuire i lavoratori occupati, nella misura in cui producono, e gli intellettuali disoccupati, nella misura in cui hanno pensato talmente bene il sistema, ponendo le cose al servizio degli uomini e non viceversa, che il sistema è talmente produttivo di reddito onesto, che può retribuirli anche lasciandoli disoccupati.
Quindi, chi si è affaticato i muscoli cerebrali, per progettare un sistema a misura d’uomo, poi dovrebbe essere retribuito più quando si gratta la pancia che quando sembra indaffarato a salvare capre e cavoli, ma non salva più nemmeno formiche.
Allora è evidente l’insanabile conflitto d’interesse (e qua Berlusconi non centra una mazza) che c’è fra il lavoratore e il professionista. Il lavoratore vorrebbe non ammalarsi mai per non perdere giorni o settimane di salario e l’imprenditore di profitto; ma questo è un lusso che il medico che vive di malati non può permetterselo, e così preferisce curare anziché prevenire.
E alle stesse condizioni si troverebbero gli avvocati e i giudici se riuscissero a prevenire le controversie risparmiando tempo e denaro. E non andrebbe meglio ai tecnici dell’edilizia se progettassero immobili antisismici, e agli ingegneri meccanici auto che non si guastano e che non uccidono la gente, regalando lavoro e profitto a meccanici e pompe funebri.
E che mangerebbero le imprese stradali se non facessero le strade col tarlo, che si bucano subito dopo il collaudo  e  i ponti collaudati a Natale e crollati a Santo Stefano? E che farebbe l’Imps se i lavoratori e imprenditori producessero tanta ricchezza da potersi garantire da sé una comoda pensione? E i consulenti se non ci fossero tasse rapina da pagare, e i burocrati se non ci fossero cittadini da schiavizzare e rapinare, e i banchieri a chi rifilerebbero i mutui a strozzo?
Insomma per non farla lunga, in ogni angolo del pianeta, il “vero progresso scientifico” si regge sul finto progresso economico e vera devastazione politica, morale, umana. Dipende tutto dagli scienziati se l’umanità si salva o muore, la politica non centra una mazza. L’unica colpa che ha la politica, è non aver capito che non ha colpeche i veri salvatori o assassini dell’umanità sono le teste d’uovo (rapaci) di cui oggi è allagato il mondo.
E quelli hanno da sempre tutto l’interesse ad accreditarsi gli onori e a scaricarsi gli oneri, facendoci credere che persino la pioggia inopportuna è colpa del governo ladro
In altre parole la politica è talmente stupida, salvo rare eccezioni, da pensare di poter governare la cultura e suoi sacerdoti, che in nome della politica ma a proprio vantaggio, incasinano “galianamente” il mondo fino ad uccidere umani a milioni.
Magari questa mia analisi da contadino ignorante non scatenerà certo l’entusiasmo incontrollato delle teste d’uovo. Ma un intellettuale degno di dirsi tale, Georges Duhamel, osservando come era ridotta l’Europa, dopo due secoli di super perfetta cura Galiani, concluse, con una punta di rassegnazione, che “il desiderio di ordine è il solo ordine del mondo

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