domenica 21 agosto 2011

Tiro alla fune incrociato

















Se il cervello umano ha avuto una evoluzione decisamente superiore a quella dei nostri progenitori animali da cui ci dicono di discendere, è perchè la cultura e la politica ci hanno talmente bombardato di problemi irrisolvibili da costringerci a pensare un modo per risolverli e vivere (se siamo onesti), o aggirarli per sopravvivere (se siamo stupidi), o scaricarli come una valanga omicida sugli altri per arricchire (se siamo criminali).
Quindi, fatto salvo che negli umani i problemi servono, perché la morte cerebrale (leggi stupidità e criminalità) è dovuta all’assenza e non alla presenza di problemi, dobbiamo però stabilire qual è la capacità di sopportazione dei popoli (oltre che dei singoli) che al sovraccarico rispondono con rivoluzioni e guerre civili, e della natura che scatena mutazioni climatiche niente affatto gradevoli per l’Umanità.
Oggi, la comunità mondiale, con i suoi sei sette miliardi di uomini, è organizzata in modo tale che qualunque potere tenti di esercitare una forza, ha una controforza in grado di ostacolarlo fino ad azzerarne gli effetti.
Insomma siamo al tiro alla fune incrociato. Ovunque tentiamo di tirare o spingere per risolvere un problema, con onestà e intelligenza, c’è una forza uguale e contraria che ce lo impedisce. Ed è come se concimassimo il terreno su cui i problemi sono piantati, fino a far crescere di dimensioni galattiche proprio quelli che ci diciamo impegnati anima e corpo ad estirpare.
Ed è questa la ragione per cui non esiste a livello planetario un solo premier che abbia la forza, il potere di cavare un ragno dal buco, anche quando ha la quantità e qualità dei mezzi per farlo.
Allora dobbiamo cercare di capire in che modo si può accrescere il potere di chi governa, senza trasformarlo in tiranno e azzerare il potere sovrano dei governati.
In Italia, il potere del Premier è decisamente inferiore a quello tedesco, che pure ha alle spalle una storia di tirannia non certo migliore della nostra.
Allora, che le teste d’uovo della politologia si mettano in moto per capire come si conciliano gli interessi divergenti o contrapposti di popolo e Stato, elettori ed eletti, sovranità e rappresentanza, utenti ed enti ecc. ecc.
Posto che lo Stato e il popolo in teoria avrebbero lo stesso interesse a che i cittadini siano tutti intelligenti, onesti, produttivi e contributivi, ma di fatto, i singoli soggetti privati e i dipendenti pubblici (cioè utenti ed enti) hanno interessi contrapposti.
Il cittadino onesto vorrebbe più controlli pubblici, il dipendente pubblico onesto più organico e migliore stipendio per produrre servizi pubblici accettabili senza ammazzarsi di lavoro. Ma non avendo mai, né l’organico sufficiente né lo stipendio degnamente remunerativo, il rapporto utenti-enti è una guerra civile camuffata, dove i furbi ingrassano e i fessi schiattano.
Insomma, smettiamola di nasconderci dietro un dito che mi sembra piuttosto idiota in tempi di recessione cronica e di bancarotta nazionale e planetaria.
Se davanti c’è un bambino che sporca sgranocchiando un pacco di patatine e dietro di lui un netturbino con la scopa che cerca di porre rimedio; il bambino non sarà mai indotto ad un comportamento intelligente, se intorno a lui la sporcizia regna sovrana, e se suo padre ha pagato le tasse per aver un netturbino che gli va di dietro con la scopa, non per imparargli l’educazione, l’igiene e il rispetto del luogo pubblico, ma per indurlo a sporcare, perché la zozzeria sociale è per i netturbini lavoro e salario e per le municipalizzate della nettezza urbana tutto grasso che cola.
E dagli asili nido ai cimiteri, e passando per scuole, ospedali, redazioni, fabbriche, comuni, province, regioni, tribunali e ministeri, è sempre e solo la filosofia del tiro alla fune a regnare sovrana per gli onesti, ingenui e fessi, e per i furbi e criminali, quella dell’ungi l’asse che la ruota gira, per trasformarsi la matrigna feroce e cieca dello Stato ammazza onesti, in madre complice e protettiva per criminali. 

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