sabato 12 gennaio 2019

Burocrati e professionisti: coltivatori diretti di poveri


Al mondo c'è un solo problema che non è dovuto alla presunzione di qualche scienziato matto, alla rapacità di qualche strozzino o al delirio di onnipotenza di qualche statista. Miliardi di soggetti falsamente qualificati si sono impegnati nella sua soluzione dalle caverne ad oggi ma il risultato è a dir poco tragico.
Tutti e 7 miliardi di umani giochiamo a trovare i colpevoli per questo o quel problema, ma per la povertà a questo mondo ci sono solo falsi imputati nel mondo della finanza e della politica. 
Dio ci ha creati così diversi che non può esistere una filosofia o politica capace di governare tutti con giustizia sociale.
Ha provveduto a creare lo stupido e l'intelligente, ma anche il ricco e il povero facendo nascere gli individui in un habitat ricco o in uno poverissimo.
I ricchi con la solidarietà e gli statisti con le leggi ci provano inutilmente da millenni a sanare il problema povertà, che i più sono indotti ad imputarlo acriticamente alla Finanza strozzina e al governo ladro.
Mi spiace contraddirli e contraddirmi, posto che anche io ho pensato così per decenni. Invece anchieri e politici non c'entrano una mazza con la povertà.
La possibilità che un povero subisca un danno entrando direttamente in rapporto con un banchiere o con uno statista è a dir poco remota. Quindi la povertà è imputabile direttamente agli arrampicatori sociali della classe media, che nel tentativo di fuggire dalla povertà e abbracciare la ricchezza, sono disponibili persino a far prostituire le loro madri, le loro sorelle o le loro mogli.
Ovviamente la scelta della classe media di arricchire impoverendo gli ultimi è a dir poco demenziale perché non la protegge dalla rapacità della Finanza e dalla stupidità dei governanti.
Non succede tutti i giorni dell'anno che la classe media venga penalizzata dai potenti della Finanza o del fisco, ma quando i sistemi sociali entrano in crisi per la crescita patologica di poveri, non è da questi che il banchiere o il politico tenta di attingere risorse. Semmai il povero gli costa qualcosa per tenerlo in vita e non gli rende proprio niente.
Quindi chi è all'apice del potere rivolge le sue interessate attenzioni alla grossa, grassa e cieca classe media che abusa stupidamente degli ultimi per sottrarsi a l'abbraccio della povertà e accumulare ricchezza.
Sfruttando titoli di studio spesso comprati e leggi favorevoli estorte alla politica, la classe media è sempre lanciata ad accumulare potere e denaro a spese degli ultimi, salvo poi vederseli scippare da Banchieri ed esattori ogni volta che il sistema sociale entra pericolosamente in recessione o rischia letteralmente il default.
Quindi governi ladri e strozzini assortiti con la povertà non c'entrano una mazza. Di quella devono vergognarsi in esclusiva burocrati, professionisti, giornalisti e Giudici.
Perciò ora che Banchieri e politici in difficoltà rivolgono a loro la massima attenzione tributaria, tagliando pensioni o retribuzioni, ci risparmino i pianti di coccodrillo perché in ogni angolo del pianeta i poveri sono dovuti alla miopia o alla cecità della classe media.
E chi è colpa del suo mal ora pianga se stesso.

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