venerdì 4 gennaio 2019

La DITTOCRAZIA è la mala Democrazia


I grandi filosofi del passato da Platone a Rousseau, hanno tentato di inventare la democrazia, ma ne è venuta fuori la DITTOCRAZIA, un ermafrodita giuridico a mezza strada tra democrazia e dittatura.
Si saranno detti; nella storia dell'umanità i popoli non hanno mai gradito di essere governati. Allora lasciamoli governare da soli, così l'opposizione o la rivoluzione potranno farla solo a se stessi, (come dire finta) non avendo tiranni o regnanti da accoppare.
I soggetti che avranno l'incarico di smanettare nella stanza dei bottoni sì troveranno a gestire un potere talmente frazionato e annacquato da non essere in grado di cavare un ragno dal buco.
Ma peggio, la soluzione dei problemi diventerà impossibile perché qualunque opposizione al malgoverno o rivoluzione non potrà certo cambiare i governanti che sono i cittadini sovrani, ma i loro incaricati a governare, come dire, i governati, i giullari del re.
In altre parole le vere dittature non sono quelle dove c'è un regnante o un tiranno che si lascia ghigliottinare, ma le democrazie dove al governo ci finiscono i governati, cioè gli esecutori di ordini dei governanti sociali, sindacali, corporativi, finanziari, burocratici, giudiziali e chi più ne ha più ne metta.
Quindi il popolo Democratico può solo governarsi bene, perché se si oppone al suo mal governo ne paga il conto a piè di lista.
In Francia i gilet gialli stanno facendo la rivoluzione contro il finto re Macron, che è il loro governato. Perciò la montagna di danni che stanno facendo non è a carico del povero governato macron, ma del Popolo francese che si è auto governato male, e sta aggiungendo danno a danno opponendosi al proprio malgoverno, come se avesse per il proprio salvataggio un Re Luigi XVI e consorte da ghigliottinare.

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