lunedì 21 gennaio 2019

I martiri delle democrazie: Premier e Ministri


Addebitare il fallimento economico dello Stato al governo ladro o alla Finanza strozzina, è persino più idiota, se l'auto ha perduto tre ruote per strada, imputare il danno alla pioggia, che ha sciolto i semiassi in ferro.
I politici e i banchieri non producono occupazione salari e profitti ma solo tassi e tasse. Sono chiamati al pari dei Manager a gestire l'esistente già pensato e realizzato nei decenni precedenti da altri, bene o male.
Altri soggetti esterni alla politica hanno formato e qualificato la forza lavoro che poi rende produttivo o fallimentare popolo e Stato, con qualunque governo.
Immaginate un artigiano che si è aggiudicato un appalto ma deve eseguire i lavori con manodopera formata da altri di cui non conosce né la capacità né l'onestà ed è obbligato ad assumerla in blocco a costi salariali scarsamente competitivi o proibitivi. Ed è condannato a fallimento certo.
Quindi la politica si trova quasi in veste di manager a governare un popolo che altri hanno formato è reso produttivo o fallimentare. Ed è improbabile che solo legiferando, e regolarmente sotto ricatto sindacale e finanziario, possa colmare la lacuna culturale che ha reso un popolo parassita o ladro e cronicamente incapace di produrre in maniera autonoma senza bisogno di attingere denari dal circuito finanziario strozzino per natura, o dalla politica corrotta sotto forma di finanziamenti a fondo perduto o tagli di imposta.
La filiera dell'occupazione e del PIL non è pienamente governata dalla politica. Più che condizionare il mercato la politica ne esce condizionata e persino malconcia.
Quindi, imputare esclusivamente a Salvini, Di Maio e Conte (o qualunque altro inquilino di Palazzo Chigi che non sia personalmente il padreterno) il fallimento occupazionale e produttivo italiano è decisamente autolesionista per popolo e Stato.
Correggere solo la politica è come voler consolidare un immobile lesionato con una passata di pittura. In Italia ci sono errori culturali pluridecennali e persino secolari da correggere. Irresponsabilità ed egoismi burocratici, sindacali e professionali, e basta correggere quelli per costringere politica e Finanza ad abbandonare la via viziosa per la virtuosa. Altrimenti ci prendiamo per i fondelli da soli aspettando il default o peggio la guerra civile.

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