domenica 30 settembre 2018

In Italia la buona cultura produce buona politica?

Nella scuola italiana arrivano alunni da ogni parte del pianeta e i nostri prof non hanno difficoltà a formare qualunque tipo di cervello. 
Ma una volta formati culturalmente gli individui e i popoli, nessuna politica al mondo è in grado di governarli onestamente, produttivamente e con giustizia sociale.
Per i politici italiani non è un rompicapo solo governare immigrati, ma qualunque tipo di popolo con qualunque cultura, qualunque religione, qualunque condizione sociale e di qualunque territorio.
Se governano produttivamente il nord affamano il sud, governano bene i lavoratori e uccidono i padroni, e se governano bene i padroni uccidono i lavoratori.
Se mettono a punto la politica ideale per un popolo cattolico discriminano gli individui di altre religioni fino ad istigarli al terrorismo.
Insomma per farla breve i politici italiani hanno difficoltà a governare persino il comune di Rocca Cannuccia, anzi la loro stessa famiglia.
Chi pensa che la politica possa condizionare pesantemente la cultura, provi a guardare le nostre università sono piene di alunni di tutte le razze e i nostri prof sono come chiavi passepartout entrano in tutti i cervelli, mentre i politici hanno difficoltà ad entrare nelle tasche dei contribuenti e persino dei loro stessi familiari per prelevare un centesimo bucato, senza doversi inventare una rapina tributaria.
Se i prof restano prof fino alla morte, ma se promossi Premier falliscono e cadono come birilli, o si sputtanano peggio di analfabeti, vedi Prodi Monti e Fornero, sicuramente vuol dire che la politica non è in grado di condizionare la cultura, altrimenti non le chiederebbe di formare solo popoli ingovernabili. 
Ma possiamo affermare con altrettanta sicurezza che la cultura non è in grado di condizionare, anzi sabotare la politica? Posto che di malacultura non è mai morto un solo prof, mentre da Palazzo Chigi per malapolitica non esce vivo nessuno, manco il prof più prof del mondo infilato a forza nella stanza dei bottoni.
E se in Italia la serie dei malgoverni continua, Palazzo Chigi sarà giusto rinominarlo "cimitero dei cervelloni della malacultura, immolati sull'altare della loro malapolitica, da cui ingenuamente si ritenevano immuni".

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