domenica 29 aprile 2018

I cinque stelle giocano a non governare



Non sono un addetto ai lavori, ma cerco di capire cosa hanno di strabico le analisi politiche riguardo ai 5 stelle. Perché a giudicare dal basso livello culturale dell'aspirante Premier Luigi Di Maio verrebbe normale pensare che Grillo e Casaleggio siano una coppia di cretini o matti che si sono avventurati su un terreno minato. Io invece li ritengo due scaltrissime volpi. Avrebbero potuto arruolare il Fior Fiore dei professori universitari e sarebbero entrati in volata a Palazzo Chigi, invece hanno scelto di rimanerne fuori ma portando in Parlamento un esercito di oltre 300 fra onorevoli e senatori, che incasseranno anche per la ditta Grillo Casaleggio fiumane di soldi pubblici esenti da tasse e ancora meglio da responsabilità.
È chiaro che questa è una delle possibili ipotesi magari la più strampalata, ma ci sono buone possibilità che Luigi Di Maio stia recitando la parte dello sprovveduto che vuole dettare leggi con il 25% di consensi, ma in realtà ha l'ordine di non avventurarsi nella giungla di Palazzo Chigi per conto della ditta cinque stelle, sapendo per certo che da lì ne uscirebbero tutti sbranati. Mentre all'opposizione si campa da Dio per secoli.
E quindi continuerà ad imporre condizioni capestro inaccettabili a destra e a manca per scongiurare il rischio che qualcuno accettandole lo spedisca da vero Premier a Palazzo Chigi, se invece il suo copione prevede la consegna della patata bollente del governo impossibile nelle mani del povero presidente Mattarella.
Io qua l'ho detta e qua la nego. Anzi, vi dirò di più, spero nell'interesse collettivo di aver sconfinato io nella congettura più pazza del mondo, perché se così non fosse per l'Italia e gli italiani sarebbero cavoli amari.



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