I limiti propri dell'intelligenza e della cultura umana frammentaria, rendono i guasti sistemici incorreggibili con soluzioni mirate, specifiche, utili a qualcosa o a qualcuno, ma dannose ad altri, o peggio all'intero sistema sociale, statale o ambientale.
I sindacati, le professioni e le burocrazie si limitano a tutelare il loro specifico filone di interessi privati o pubblici, ma scaricando costi e danni su altri soggetti, classi sociali o istituzioni.
Ma fa danni sistemici anche la politica finta democratica, in guerra aperta maggioranza e opposizione, per speculare consensi o mazzette H24.
Se oggi vedete che il sindacato riesce a salvare un certo numero di lavoratori, non abbiate fretta, domani vedrete le imprese fallire e i lavoratori a spasso. Ma altrettanti miracoli alla rovescia galantiscono i sindacati delle imprese sfruttando o licenziando lavoratori, per risanare o arricchire imprese mordi e fuggi.
Insomma, tutte le scienze umane, da l'abecedario all'intelligenza artificiale, non vanno oltre le soluzioni mirate, proprio come le "leggi ad personam" di berlusconiana memoria.
Perciò è evidente, tutte le soluzioni partorite dalle teste d'uovo, dai presunti istruiti, sono una calamità senza eccezioni, perché nessun umano ha intelligenza e cultura sistemica sufficienti a governare la complessità di uno Stato o peggio di una federazione di Stati, garantendo insieme il bene dei singoli, della collettività e del pianeta.
Quando le scoperte scientifiche ci sembrano grandiose, al meglio sono una colossale truffa. Perché a differenza della natura che fornisce soluzioni complesse, perfette e gratis; se gli scienziati fossero in grado di produrre soluzioni ammazza problemi, il giorno dopo morirebbero di fame non avendo più clienti, utenti o pazienti da spremere economicamente.
Tutte le malattie del mondo sono diventate incurabili, perché se le curassero davvero, milioni di ospedali, cliniche, centri di ricerche, scienziati e professoroni, senza pazienti da curare, tornerebbero ai lavori manuali come i loro antenati.
Per non parlare delle industrie farmaceutiche che senza clientela colerebbero a picco e i lavoratori tornerebbero a spasso.
Per convincere la terra a nutrirci, non bastano le soluzioni frammentarie, a spizzichi e bocconi, ad personam, servono eserciti di contadini con le sementi e con la zappa.
Se il mondo ha bisogno di contadini, pastori, pescatori e boscaioli e la cultura e la politica ne estinguono la razza; continuando a zavorrarlo di magnifici rettori, professoroni, professionisti, intellettuali, giornalisti, burocrati, scrittori, politici, giudici e presidenti, poi non possiamo scandalizzarci che il potere assassino dei Generali superi quello dei governanti impotenti e illusi, persino nelle prime potenze mondiali, allo sbando politico ed economico crescente e inarrestabile.
Dell'intelligenza umana mirata, frammentaria e conflittuale, il pianeta Terra non sa che farsene: ha bisogno di molte zappe e pochi neuroni, molti muscoli e pochi cervelli, ma inossidabili: profondamente consapevoli delle limitate capacità intellettive umane, davanti alla complessità dei sistemi sociali e del Creato perfettamente autosufficiente e autonomo.
In natura le soluzioni biologiche vere, diversamente da quelle scientifiche fasulle, sono gratis ed erga omnes. Gli umani invece impongono prezzi di listino crescenti, anche per le forniture d'aria, e chi non paga è libero di morire.
Da un po' di secoli l'umanità sta sbagliando misura tra manovali e intellettuali.
Servono entrambi; ma se sbagli dosaggio, non c'è vaccino che possa salvare l'umanità dalla proliferazione pandemica delle soluzioni parziali, ad personam, casta, corporazione, consorteria, massoneria e mafia, tutte rigorosamente conflittuali tra loro e quindi a danno dell'intera comunità mondiale o peggio del pianeta.
La scienza, che per colpa o dolo, da oltre un secolo finge di combattere i sintomi per conservare le malattie riccamente produttive, è la causa di tutti i guasti assassini del genere umano, ormai politicamente ed economicamente insanabili.
Puntare il dito contro chi governa oggi, è sbagliato, perché chi ha il potere di usare la scienza da arma di sfruttamento di massa, quell'arma non se la fa scippare manco da morto. Mentre il politico preposto a risanare i sistemi e i sottosistemi dai guasti culturali ed economici centenari; da povero illuso tenta di operare il miracolo a rotta di collo e a cambiali e finisce in croce.
Prima che siano trascorsi 100 giorni di governo, si ritrova sul banco degli imputati se ha osato contestare il sacro, intoccabile e strapotente mondo scientifico, come ha fatto Trump con l'università di Harvard, che prontamente lo ha citato in giudizio come un qualunque disturbatore di quiete pubblica.
E non basta, ora si ritrova con i dazi bocciati dal Tribunale del Commercio, con Elon Musk che deluso dalle leggi di bilancio molla l'incarico di governo. Con la patata Harvard da cavare dal fuoco a mani nude. E con la guerra dei dazi che potrebbe avere un epilogo per niente pacifico, soprattutto con la Cina.
A spizzichi e bocconi, scienza e politica possono governare bene qualunque mercato rionale delle pulci.
Ma per istruire e governare popoli, Stati o federazione di Stati, con più giustizia e umanità, meno barbarie e devastazioni ambientali, servirebbe più NATURA e meno cultura.
Se non è già tardi per invertire la rotta, chiediamoci:
Dio ha creato il mondo stupido per affidarlo agli umani geni; o ha creato il mondo divinamente geniale per affidargli gli umani tanto stupidi e presuntuosi da sentirsi infallibili padreterni?
Franco Luceri