sabato 29 ottobre 2022

Un popolo che non è autosufficiente non è sovrano


In Italia, soggetti che non sarebbero in grado di amministrare nemmeno un condominio di due appartamenti, possono candidarsi per "sgovernare" Popolo e Stato. 
Gli basta promettere di dare ciò che la maggioranza chiede, senza specificare quanti denari spenderanno e da chi attingeranno le risorse. E sono a cavallo!
I politici italiani di lungo corso, da veri professionisti, sanno bene di poter pescare consenso elettorale specificando cosa "VOGLIONO FARE", ma senza dichiarare quanto "POSSONO FARE": quante risorse finanziarie avranno da spendere e da chi le attingeranno.
Con questo semplice escamotage, tacendo la verità, si è potuto aprire la politica italiana a tutti, (ignoranti, irresponsabili, corrotti e approfittatori compresi) per tre quarti di secolo. 
Qualunque esperto in demagogia, approfittando dell'ingenuità o del drammatico bisogno della massa crescente di poveri e della rarefazione patologica dei contribuenti, può farsi eleggere promettendo miracoli.
Ma se gli elettori non fossero ridotti alla quasi totale "cecità" da una istruzione e informazione complici della politica, saprebbero che a destra ci sono tre leader, ma solo Berlusconi è finanziariamente in buona salute, gli altri due, Salvini e Meloni bastano a se stessi.
Ed eleggere un esercito di squattrinati destri e mancini a cui chiedere i soldi inesistenti per risanare il Paese, è altrettanto ingenuo come chiedere ai banchieri il risanamento della politica.
Quando i contribuenti non sono in condizioni di contribuire, vedi Italia, sono i banchieri, che finanziando, mettono i politici nella condizione di fare concretamente ciò che hanno promesso. E sempre che il sistema sociale e il sistema Stato offrano garanzie tali da giustificare un finanziamento.
Quindi in ultima analisi, tutti i politici delle democrazie squattrinate come oggi è l'Italia, l'Europa e l'intero Occidente, sono poveri MUTUATARI. 
Promettono di fare, ma POSSONO E FANNO solo quando e nella misura in cui i Banchieri MUTUANTI, finanziandoli, glielo consentono, ma puntualmente a condizioni capestro.
Chi considera gli stati privi di sovranità monetaria, (come i 19 stati UE che hanno adottato l'euro) democrazie governate dalla volontà della maggioranza del Popolo, è un povero suddito tiranneggiato che si sente sovrano: un barbone che si sente banchiere.
Franco Luceri

sabato 22 ottobre 2022

Senza governo dei "MIGLIORI" ora ne usciremo vivi?


I paesi democratici ricchi di "cervelli", hanno la fissazione di affidare ai "migliori" le istituzioni culturali, burocratiche, politiche e finanziarie. E come sta "migliorando" a cannonate la vita dei popoli progrediti, grazie a l'ultima generazione mondiale di "MIGLIORI", a memoria d'uomo, mai nessuno è riuscito a fare "meglio". Speriamo che ora in Italia, il primo Premier Donna, ce la faccia a cambiare passo.
Invece di insaccare le istituzioni e i CTS, dei "migliori" parolieri disponibili per produrre parole, (leggi, decreti, regolamenti e scartoffie) e lasciare a quelli ritenuti "peggiori" l'eroica fatica di tenere in vita l'intero popolo producendo salari e ricchezza tassabile nell'imprenditoria, faccia alla rovescia.
Impieghi da produttore di ricchezza nel mercato e nelle professioni  "CHI SA FARE", ed escluda i "parolieri". Che esentati da qualunque mansione concreta è probabile facciano meno danni a chi si spacca il cervello in funzione del bene comune.
Che sia stato per secoli il locomotore culturale a trainare l'umanità sulla via del progresso democratico è assolutamente certo. Ma trainando trainando, siamo passati dai quattro "cavalli" intellettuali all'origine, a milionate di "socrati e pitagori" solo in Italia. E il rischio che un tale spreco di "im" "potenza intellettuale" possa accompagnarci "delicatamente" verso l'autodistruzione non è per niente remoto.
Nella storia dell'umanità, mai nessun popolo è arrivato al capolinea perché governato da stupidi o incapaci. Chi crede questo, viene indotto a impiegare nelle istituzioni le migliori teste d'uovo. Invece, più che governanti capaci, servono GOVERNANTI  ONESTI, perché i popoli soccombono solo per la criminalità dei potenti.
La stupidità e l'incapacità di burocrati e politici, ai geni di adattabilità dell'imprenditoria italiana in primis, non tolgono né il sonno né l'appetito.
È la criminalità "a norma di legge" dei poteri e dei potenti a condannare al fallimento gli imprenditori e alla disoccupazione i lavoratori. 
Persino le multinazionali soccomberebbero ovunque se non avessero  nella delocalizzazione la possibilità di sfuggire a l'assalto alla diligenza congiunto: di banchieri, esattori e onestissimi fornitori di "disservizi", (vedi attuali aumenti di luce e gas).
In Italia la metà della corrente elettrica proviene da fonti rinnovabili e costa un quinto del prezzo del gas. Ma ai consumatori viene fatturata come fosse tutta prodotta col gas. 
Come comprare un costoso pane di semola, col 50% di crusca, che al panettiere costa un quinto della semola e venduta al prezzo di semola gli rende una barca di soldi.
La truffa che si sta consumando adesso in Italia sulle forniture di luce e gas, non ha precedenti storici.
E il sistema economico italiano, (già devastato da pandemia e guerra) arranca ormai quasi da malato terminale, e rischia di tirare le cuoia in pochi mesi, se le "MIGLIORI" sanguisughe EUROPEE E MONDIALI, al nascente governo Meloni impediranno di cucire una toppa sul buco del collasso economico imminente.
Franco Luceri

sabato 15 ottobre 2022

A chi dobbiamo la vita a Cesare o a Dio?


Per rendere un Popolo docilmente asservibile, non servono le sette fatiche di Ercole. Basta disordinargli il mosaico dei valori fondamentali della vita; e vi si adegua per non ammattire a riordinarlo.
Se falsificando la cultura fai credere che a questo mondo esistiamo solo per gentile concessione della scuola che ci istruisce, della politica che ci nutre e cura, della giustizia che ci tutela e delle banche che ci finanziano; smettiamo di credere che invece è il Padreterno a crearci capaci di sviluppare intelligenza interagendo con la Natura per trarre da essa tutte le risorse necessarie a vivere una vita sana e dignitosa. Proprio come tutti i popoli del mondo negli ultimi 10 mila anni arrivando sani e salvi fino a un secolo fa.
Questo è il motivo per cui la politica ha allontanato i popoli occidentali dalla religione. Se avessero continuato a credere in Dio e nel potere istruttivo, nutritivo, curativo e salvifico della Natura, avrebbero capito che cultura politica e finanza sono tre pessimi surrogati, vitali per gli addetti ai lavori e mortali per gli altri.
Ciò che all'Umanità serve davvero lo dobbiamo a Dio, che ci ha reso capaci di vivere dignitosamente la povertà, senza l'armata brancaleone della politica, che fingendo di sconfiggerla negli ultimi tre quarti di secolo ci ha lasciato in mutande.
Ciò che elargiscono i potenti ci costa un occhio e non di rado anche la vita se decidono di farsi la guerra.
Per dare a Cesare quel che è di ..... bisogna distribuire meriti e colpe fra cultura, politica e finanza, con imparzialità.
Se un sistema sociale come l'Italia è ricco di imprese ma povero di salari dignitosi e di produttività, sul banco degli imputati va messa la cultura e gli addetti ai lavori.
Se invece produce, grazie alla cultura, ma la politica non è in grado di tassarlo quanto basta per garantire funzionalità allo Stato, o lo tartassa fino a costringere le imprese a licenziare e chiudere o fallire, è la politica che va rimandata a casa e condannata a risarcire poveri, disoccupati, e falliti.
Se invece le imprese hanno difficoltà a nascere, assumere o crescere per carenza o costo proibitivo del credito, sono i banchieri che vanno processati e tassati per risarcire imprese e lavoratori.
Tutto il resto è "nebbia": è disinformazione prodotta dal mondo della "in-cultura" al servizio di politici e/o banchieri per impedire ai cittadini di arrivare alle VERE cause e incriminare i VERI responsabili.
Da un sistema sociale incasinato dalla politica si può uscire vivi. Ma se gli irresponsabili si annidano a monte, fra le teste d'uovo de l'istruzione, informazione, burocrazia e professioni asservite alla finanza mondiale rapace; per salvarsi temo che serva un miracolo.
Il mondo della cultura dovrebbe fornire ad ogni singolo cittadino la capacità di avere una visione ed elaborare la giusta strategia per perseguirla.
Ma se senti filosofi e matematici imputare mancanza di visione e strategia ai loro colleghi passati alla politica, capisci che siamo così malridotti perché il mondo della cultura è "lucidissimo" quanto un ubriaco all'uscita dall'osteria a mezzanotte.
Che sia stato il locomotore culturale a trainare l'umanità sulla via del progresso democratico è lapalissiano. Ma trainando trainando, siamo passati dai quattro "cavalli" all'origine, agli attuali quattro milioni di "socrati e pitagori" solo in Italia. E che un tale spreco di "im-potenza intellettuale" potrebbe deragliarci dalla civiltà alla barbarie o a l'autodistruzione, è più che pertinente ipotizzarlo.
Franco Luceri

venerdì 7 ottobre 2022

Il progresso tecnologico accelerato rende impari persino burocrati e professionisti


I popoli impreparati ad usare utilmente i mezzi disponibili, finiscono per generare danni e povertà e si condannano alla spremitura tributaria e finanziaria, perché le banche e gli Stati non possono permettersi il lusso di impoverire e fallire. 
Due sono le condizioni paradossali in cui può trovarsi qualunque popolo: o manca di mezzi sufficienti; o di uomini capaci di usarli in modo economicamente produttivo ed ecologicamente compatibile.
Per millenni, persino l'Occidente progredito ha sofferto di carenza di mezzi; poi ha risolto "alla grande" quel problema, ma è caduto in quello opposto: oggi manca di uomini adeguati, di autisti capaci di fare dei mezzi tecnologicamente avanzati (ma a rotta di collo) un uso costruttivo e solidale. 
Come avere un'auto di lusso, col serbatoio pieno di carburante, la chiave nel quadro, i passeggeri che si agitano per partire, ma manca l'autista capace di portarli a destinazione a costi accettabili e senza danno.
Dallo stecchino per pulirsi i denti, al telefono, al computer, a l'elettrodomestico complicato, a l'aereo a reazione, o alla navicella spaziale, il nostro problema attuale sta sempre nella eccessiva disponibilità di mezzi e nella carenza di uomini preparati e capaci di usarli produttivamente e compatibilmente.
Una volta si era tutti poveri di mezzi per mancanza di denaro, ora, anche lo squattrinato smanetta col telefonino di ultima generazione, ma manca di istruzione per usarlo utilmente per sé, senza arrecare danno agli altri o peggio alla collettività e all'ambiente.
La scuola non riesce ad adeguare la formazione di uomini, alla produzione dei mezzi sempre più sofisticati. 
Autentico rompicapo persino per gli addetti ai lavori. (In Italia dopo 10 giorni dalle elezioni non si conoscevano ancora i nomi dei parlamentari eletti).
L'intero mondo della cultura non riesce a portare l'intelligenza dei popoli, al passo del frenetico sviluppo tecnologico, talmente accelerato da ridicolizzare il sapere di milioni di laureati che alle prese con la tecnologia di ultima generazione o fresca di giornata, sono praticamente analfabeti.
Ora provate ad immaginare come vivono milioni di persone con una cultura media acquisita trenta, quaranta o cinquanta anni prima, ma condannati a fare uso dei mezzi tecnologici che gli si complicano sotto il naso.
Io temo, e vorrei proprio sbagliarmi, che la causa scatenante dei problemi attuali dei popoli, sia l'ASINCRONISMO culturade: cioè l'impossibilità di adeguare l'intelligenza dei popoli, alla complessità tecnologica che in alcuni campi è una autentica benedizione, ma in molti, anzi in troppi, rasenta la follia criminale, genocida o suicida.
Ora provate a domandarvi, ma una classe politica democratica, che trae potere dal consenso sociale, può realmente liberarci dal paradosso del mondo della cultura? 
Formando geni contribuisce, anzi determina lo sviluppo tecnologico e la produzione di mezzi sempre più sofisticati; ma poi, non potendo portare l’intelligenza dei popoli al passo accelerato della tecnica, condanna milioni, anzi miliardi di persone, a pagare un occhio prodotti scientificamente avanzati, che potrebbero cambiargli in meglio la vita, ma per ignoranza usarli in modo sempre più fallimentare, distruttivo, criminale e persino suicida.
Forse dalle caverne e fino al secolo scorso, nessuno ha mai potuto soffiare alla politica il primato della distruttività. Ora quel primato i popoli democratici lo stanno polverizzando alla grande. I sistemi economici e finanziari, persino delle primissime potenze mondiali, sono afflitti da costi crescenti e utili calanti.
L'ASINCRONISMO culturale sforna bolidi da competizione, ma ai popoli non rilascia patenti di guida. E non potendo fare dei mezzi un uso produttivo e compatibile, la catastrofe ecologica e finanziaria mondiale é sempre dietro l'angolo. 
E non è escluso che con la guerra attuale, legittimando il cannibalismo economico e finanziario, a colpi di inflazione a tre cifre e speculazione fuori controllo, si stia tentando di evitare la bancarotta mondiale.
Speriamo che ai potenti matti del mondo non abbiano insegnato a far quadrare i conti a colpi di "testate putiniane".
Franco Luceri

sabato 1 ottobre 2022

Meglio sudditi vivi o sovrani morti?


Norberto Bobbio diceva che cultura e politica sono state sempre divise in destra e sinistra sin dalla notte dei tempi. 
Invece di unirsi e cercare soluzioni meno peggio per gli irrisolvibili problemi dell'umanità; intellettuali, politici e banchieri ancora oggi fanno a gara nel combattersi invece di combattere a colpi di soluzioni efficaci i problemi ormai diventati assassini e col rischio per mano di Putin che diventino genocidi.
I sinistri italiani sono rabbiosamente impegnati a proteggerci dal rischio di finire schiavizzati da una seconda dittatura fascista: insomma dal Benito che torni reincarnato Giorgia a farci neri.
E i destri lo sono altrettanto, (nel tentativo ormai elettoralmente riuscito) di strappare l'Italia dalle grinfie comuniste dello Iosif Stalin reincarnato Enrico.
Se non ci fosse tanto da piangere in questo povero paese, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate osservando a che livello di stupidità è arrivato il mondo della cultura e della politica allagato di soggetti ossessivamente impegnati a conservare l'Italia democratica, e gli italiani liberi, sovrani e protetti da possibili "fanta-tiranni".
Quando lo sa pure lo scemo del villaggio, che Dio, da Adamo ad oggi, continua a creare ogni singolo umano, schiavo di quattro feroci dittatori:
1)    nemmeno il genio più genio del mondo può sottrarsi alla tirannide dell'ignoranza: nasciamo e moriamo senza sapere e ancor peggio senza capire come evitare di vivere da matti, tanto svitati da indurre Freud a sparare ad alzo zero questa inequivocabile sentenza: "la gente non sta bene".
2)    chiamandola SOVRANA le hanno impedito di capire che è soggetta alla TRIPLICE TIRANNIDE dei BISOGNI PRIMARI:    ARIA,     ACQUA,     CIBO,
che rendono qualunque essere vivente umano o animale, che ne sia sprovvisto, SUDDITO disarmato e impotente.
Provate a non respirare per 6 minuti e Dio, senza inoltrare domanda all'anagrafe del vostro comune vi trasferirà di peso nel mondo dei più.
Provate a non bere acqua potabile per 15 giorni e alla fine del mese sarete già in cassa da morto.
Provate a fare a meno del cibo per 30 giorni e se allo specchio ancora vi riconoscete siete un miracolato. Ma attenti a non tirare le cuoia!
Ora volete sapere in che cosa l'uomo normale è diverso dall'uomo di potere?
Il semplice cittadino ignorante sa che per vivere deve piegarsi (adattarsi) docilmente alla tirannide del Creato.
Mentre chi si è "guadagnato" l'accesso per via culturale, politica o finanziaria nella stanza dei bottoni, vive fingendo di difendere l'umanità da possibili fantatiranni, e di quelli concreti e presenti non ne conosce nemmeno l'esistenza, potendo vivere a tempo pieno con le sue sporche mani nelle tasche dei contribuenti, quanto basta per abbuffarsi gratuitamente dei beni primari e di lusso di tutte le razze, alla faccia di chi va in giro ad elemosinare un bicchiere d'acqua e un avanzo di cibo per tirare a campare.
La cultura e la politica italiana hanno la stessa intelligenza di quel torero che invece di affrontare il nemico veramente pericoloso che era ad un passo da lui, trovò più urgente liberarsi dalla mosca che aveva sul naso e finì incornato.
La parola d'ordine dei candidati politici italiani, nella appena conclusa consultazione elettorale, è stata questa: "per conservarvi liberi, votate ......... "
Ma liberi da che? Dai tiranni immaginari destri e mancini ! O dai tiranni veri della povertà e della malattia?
Continuiamo ad istruirci e a sapere sempre più cosa dire, ma a capire sempre di meno, come affrontare i tiranni veri e "pernacchiare" quelli finti alla Iosif, Adolfo, Benito, Vladimir che non conoscono altro che il fracasso della guerra per sconfiggere nemici immaginari.
Dimenticando che a questo mondo, tiranneggiati e tiranni siamo tutti soggetti alla superiore tirannide del Creato, con i suoi quattro bisogni primari divinamente assassini e senza rumore.
Dio non ha lasciato niente al caso. Alla faccia dell'autodeterminazione dei popoli super acculturati e sovrani finti, continua a rifornire gli umani H24 di TIRANNI NATURALI da combattere (calamità, epidemie e carestie) per costringerci a rinsavire vivendo umanamente da pacifici sudditi del Creato, e non da finti "sovrani" ma a rischio estinzione, perché assassini doppi, dell'umanità e del Creato.
Franco Luceri