lunedì 29 marzo 2021

La cultura: da madre di tutte le fortune, a matrigna di tutte le disgrazie

 
Le teste d'uovo del mondo dell'istruzione e dell'informazione vorrebbero farci credere che l'intera comunità mondiale è vittima di una doppia dittatura: a quella finanziaria, vecchia di secoli; con la pandemia, si è aggiunta anche quella sanitaria. Ma questa non è una verità 24 carati.
La politica ha due sorgenti da cui attingere la ricchezza che spende per conservare produttivo il sistema sociale e giusto e democratico il sistema Stato: la cultura e la finanza.
Se i professori e i giornalisti, "I BANCHIERI DEL SAPERE", finanziano i popoli di buona cultura, formando e informando cittadini autonomi, responsabili e onestamente produttivi, (come hanno fatto per secoli) la politica non ha alcuna necessità di provvedere ai bisogni della collettività e delle istituzioni, attingendo credito a strozzo dalle banche private: trova tutte le risorse necessarie imponendo tributi a lavoratori e imprenditori.
È evidente perciò che i più fedeli e utili procacciatori d'affari per il tirannico mondo finanziario e ora anche sanitario, sono i professori prima e i giornalisti poi, che conservano i popoli ad un livello culturale insufficiente per essere autonomi, responsabili e onesti produttori di ricchezza, tanto da offrirli da vittime sacrificali alla politica corrotta e alla Finanza strozzina.
La cultura italiana e temo mondiale si è auto retrocessa, da madre di tutte le fortune, a matrigna di tutte le disgrazie, tanto bisognosa di "allattamento finanziario", da gettare l'impotente classe politica, (che non sa più come e dove mungere denaro) tra le braccia di strozzini, truffatori, faccendieri e malfattori nazionali e mondiali che commossi ringraziano.
Il mondo scientifico è il locomotore che per secoli ha trainato popoli e stati verso la civiltà e il progresso, distribuendo ricchezza culturale che è padre e madre di tutte le ricchezze.
Ma ahinoi, oggi il mondo scientifico vive a rimorchio della collettività. Invece di trainare poveri e classe media, li sta impoverendo due volte: di cultura e di denaro.
Tassano i popoli per insegnargli a produrre ricchezza onesta ed ecocompatibile, e vivere in pace e in buona salute.
Ma gli insegnano l'esatto contrario: a competere, litigare, rubare, truffare, corrompere e rendersi ingovernabili.
E affrontare da anarchici persino le calamità, pandemie e recessioni: i ricchi da malfattori e i poveri da parassiti.
Franco Luceri 

La finanza privata fa strage di democrazie


Un imprenditore può avviare un'impresa utilizzando un prestito bancario, se è certo di saper puntare sulla massima qualità al minimo costo, per trarre giusti salari per i lavoratori, sufficiente profitto per sé, interessi per il banchiere e tasse per lo Stato.
Ma uno Stato Democratico che volesse finanziare il sistema economico nazionale con i soldi delle banche private, non potrebbe mai avere la stessa certezza di reperire un gettito tributario tale da pagare alle banche gli interessi passivi e alla scadenza onorare il suo debito. 
Per due ragioni: perché il mercato non ha produttività costante; e perché le classi sociali capaci di fare onestamente più profitti che perdite, in Italia e ovunque nel mondo sono ormai razze estinte.
L'enorme quantità di soggetti poco preparati,  poco produttivi o assolutamente improduttivi, che per problemi culturali, finanziari, psicofisici o burocratici sono sempre e comunque per lo Stato costi senza ricavi (vedi reddito di cittadinanza e pensioni di invalidità) per non parlare di sprechi e furti burocratici, nonché di corruzione politica, mettono lo Stato nella pietosa condizione di avere sempre una spesa pubblica superiore al gettito tributario e quindi di accumulare debito che mai onorerá.
Gli stati che pensano di vivere con i soldi delle banche private e delle sanguisughe mondiali, non potendo puntare come le imprese sulla politica del massimo rendimento al minimo costo, sì ritrovano a dover tappare i buchi di un anno con i finanziamenti dell'anno successivo, tanto da accumulare debito pubblico e interessi crescenti fino al default.
Chi ha detto che gli Stati andrebbero governati come imprese private e quindi attingendo soldi dalle banche, merita il premio "ignobel" per l'economia e per buona misura anche una laurea in Scienze Bancarie "disonoris causa".
Il liberismo da manicomio e il comunismo da ospedale psichiatrico hanno inguaiato tutte le democrazie mondiali di debito pubblico che potrà essere "dis-onorato" soltanto, (che Dio non voglia) da una sanguinosa guerra mondiale.
Mancava solo la pandemia per far lievitare all'infinito il debito pubblico di tutti i 200 stati del mondo, che prima della pandemia ammontava già a tre volte la produttività mondiale.
Franco Luceri 

lunedì 22 marzo 2021

Che salto noi italiani! Da sovrani a sagrestani.


Secondo un amico Facebook, l'Italia non ha mai avuto sovranità monetaria. È vero, o falso?
Per quel poco che ne so io, noi italiani siamo stati promossi sovrani dall'articolo 1 della Costituzione; ma piano piano, da sovrani di diritto, siamo retrocessi a "sagrestani" di fatto, dovendo correre in giro per il mondo col piattino ad elemosinare credito da Banchieri e strozzini. 
Io non ho sufficiente cultura giuridica o monetaria per stabilire chi ha ragione. Ma se lui è nel giusto (e l'unico biglietto di Stato stampato dall'Italia è una 500lire), dobbiamo dedurre  che i padri costituenti ci hanno truffato? Oppure la nostra sovranità se la sono venduta i politici?
Senza sovranità monetaria non possiamo stampare moneta a credito: cioè biglietti di Stato, nemmeno in caso di guerra o di pandemia per salvare vite umane.
Se è giuridicamente certo che non possiamo stampare moneta, allora l'Italia è tutto meno che uno stato di diritto. E noi italiani siamo sovrani di nome ma somari di fatto. Schiavi al servizio dei Paperoni mondiali.
Senza una risposta a queste domande, stiamo semplicemente allungando la nostra agonia socio-economica.
Impegnarsi a salvare un paese privo di moneta propria, è come illudersi di poter consolidare un immobile pericolante riempiendo le crepe di bolle di sapone.
Le imprese si creano si sviluppano e si salvano con i soldi dei Banchieri. Anche gli Stati in buona salute si possono sviluppare attingendo moneta a debito. Ma affrontare una situazione di pericolo o di bisogno estrema, come salvare gli italiani dalla pandemia, l'economia in frantumi, lo Stato a rischio default, e nel contempo sfamare i Banchieri di buon appetito che bussano a denari a colpi di spread, è lavoro da padreterno.
Non ho età, pazienza e cultura per informarmi meglio. Se qualcuno vorrà scrivere qualcosa di scientifico sulla sovranità politica e monetaria italiana, lo ringrazio da subito.
Franco Luceri 

lunedì 15 marzo 2021

Oggi la scienza sembra prodotta e imbottigliata dalla "Fanta-"


Ieri guardando i talk show televisivi pieni zeppi di teste d'uovo: accademici, filosofi, economisti, scrittori, urlatori, progettisti di sistemi complessi di tutte le razze, ma senza uno straccio di imprenditore o muratore con la cazzuola, mi è venuto il sospetto che la civiltà e il progresso umano siano impegnati in una pericolosa inversione ad "U", passando dalle cose benfatte e produttive di valore aggiunto, a quelle pensate scientificamente ma condannate a rimanere sulla carta o al meglio incompiute o cattedrali nel deserto come nell'Italia del sud prima e del Nord poi.
Forse sarebbe il caso di sospettare che gli attuali fallimenti della politica possano essere a dir poco influenzati dai fallimenti della cultura molto filosofica, poco matematica ed ecocompatibile quanto un pugno nello stomaco, studiata ad hoc per produrre progresso d'elite, (arricchimento di banchieri e multinazionali) ma che mai partorirà equità, perequazione, concreto progresso salva popoli.
Agli operai si garantisce lavoro e salario, alle banche interessi, e allo stato tributi, non dove ci sono solo intellettuali che progettano e incassano compensi truffa, ma dove le condizioni giuridiche ed economiche incentivano l'avvio di imprese che assumono, producono, vendono fanno profitti e pagano interessi e tasse.
L'opera dei progettisti e dei manovali è fondamentale; ma se è tanto costosa da ridurre a zero o sotto zero il margine di profitto delle imprese, i sistemi sociali finiscono alla bancarotta anche se arriva il padreterno a governarli con un progetto comunista o con un portafoglio liberale a mantice.
I paesi comunisti collassarono perché l'uguaglianza scoraggiava la produzione.
Ora quelli liberali scoraggiano i consumi.
Nel mondo comunista la politica non seppe curare l'improduttività da egualitarismo suicida.
Ora il mondo liberale, paralizzato da "tecnocrazia, usurocrazia e tributocrazia", se non saprà contenere l'appetito ossessivo-compulsivo di banchieri e multinazionali, (vedi florido mercato nero prima delle mascherine ora dei vaccini aggiudicati al migliore offerente) sarà una catastrofe miliardi di volte peggiore.
Dalle opere di grande ingegneria, ma realizzate per millenni direttamente da carpentieri, muratori e manovali, alle opere fantascientifiche oggi pensate da ingegneri, architetti ed economisti a costi astronomici, e quindi condannate il più delle volte a rimanere cartacee. Vedi ponte sullo stretto di Messina.
Da svariati decenni, gli intellettuali se la cantano e se la suonano fra loro dimenticando che di nessun progetto vedremo mai due mattoni incollati uno sull'altro, se mancano o scarseggiano gli imprenditori o scarseggiano i profitti, tanto da far fallire le imprese che in un sistema liberale hanno a carico l'intera collettività e il fiato sul collo di truffatori, strozzini ed esattori. E una volta anche di sindacalisti.
I CTS (i comitati tecnici scientifici) sono fondamentali per immaginare un nuovo modello di civiltà o rimodellare uno sbilenco. Ma tradurre il pensiero in opere è sempre stata la vera grande scommessa dell'umanità a rischio fallimento. 
E oggi, il mare che si è sempre frapposto tra il dire e il fare è diventato oceano infestato di vecchi squali ormai moltiplicati peggio di sardine e arricchito da un nuovo virus assassino.
Insomma, l'ultimo secolo di storia è così illuminante che anche lo scemo del paese saprebbe governare il mondo bendato.
Gli elementi che tengono in vita popolo e Stato sono: produzione e consumo.
Non vedendo l'uscita dal tunnel dello strozzinaggio planetario ingovernabile (o politicamente benedetto?), che dopo la borsa sta speculando anche sulla vita di quasi 8 miliardi di umani; i popoli, (quello italiano capofila), si tengono, (per legittima difesa) stretti i risparmi invece di consumare. E salvo miracolo, potrebbero contribuire al collasso socio-economico, già abbondantemente favorito da pandemia e lockdown.
La borsa e la vita dei popoli, ormai sono affidate da decenni alle imprese finanziarie e farmaceutiche private, che hanno politicamente in pugno gli Stati; e salvo intervento personale del padreterno, non potranno che uscirne a brandelli.
Franco Luceri 

domenica 7 marzo 2021

Per burocrazia, politica e Finanza: responsabili cercasi.


La comunità mondiale, bisognosa di soldi e vaccini, è dipendente dalla scienza come un neonato aggrappato alle mammelle della madre. Ma salvo eccezioni, la scienza è fallimentare non meno della politica, giustizia e finanza, perché tutte sviluppate e governate da "soggetti dipendenti", non di rado con vocazione a pescare a strascico e spendere ricchezza prodotta dagli imprenditori, senza mai competere responsabilmente in proprio, col rischio di produrre o di fallire come qualunque imprenditore o lavoratore autonomo che risultasse inadempiente o dannoso verso fornitori, dipendenti, banche o fisco.
Se in Italia, rischiassero di fallire e pagare risarcimenti anziché incassare compensi e privilegi astronomici per generazioni, un organico di mille fra parlamentari e governanti non riusciremmo a rimediarlo nemmeno cercandolo a livello planetario fra tutti i quasi 8 miliardi di umani.
E non saremmo più fortunati se per il mondo della burocrazia giustizia e finanza volessimo arruolare soggetti pronti a risarcire i danni con la stessa disinvoltura con cui incassano i compensi. Tre o quattro milioni di dipendenti pubblici responsabili non li troveremmo nemmeno interessando personalmente il padreterno per ricerca e assunzione intergalattica.
Che nel mondo della cultura della politica e della finanza ci siano geni o cretini, democratici o tiranni, il problema non cambia di una virgola spuntata.
Sono sempre e comunque soggetti esenti da qualunque responsabilità oggettiva, che a prescindere dalla loro capacità e onestá, per i loro fallimenti pagano tutti col portafoglio bucato di Pantalone.
Pensate alla "eccellente" qualità dei governi Conte armati di CTS (una caterva di scienziati a rimorchio) e alla catena montuosa di danni miliardari che ci hanno lasciato in eredità.
Insomma, per non farla lunga, tradurre responsabilmente il pensiero in opere è da sempre la vera grande "SCOMMESSA PERSA" dell'umanità, perché il mare che si è sempre frapposto tra il dire e il fare, tra parole e fatti, ancora non è evaporato. Anzi è diventato oceano, ricco di vecchi squali famelici e nuovi virus assassini. Contro i quali, i CTS finanziari e sanitari si stanno dimostrando più che adeguati a predisporre soluzioni per vincere la guerra sulla "CARTA". Ma aihnoi, incapaci di attuale concretamente. (Salvo illustrissime eccezioni, tra cui speriamo ci finisca anche l'Italia per merito del presidente Draghi). 
Magari scopiazzando l'America impegnata in una doppia vaccinazione sanitaria e finanziaria. Non si sa, se per merito di Trump o Biden, ma negli Stati Uniti hanno capito che contro il covid i dollari funzionano meglio dei dpcm squattrinati del giuseppi. 
E in aggiunta, ai vecchi 8 TRILIONI di dollari circolanti, hanno pompato, nuovi di zecca, altri 11 TRILIONI nel circuito finanziario, per colmare la voragine generata da questa ingovernabile pandemia.
Franco Luceri