lunedì 23 settembre 2019

Ormai con le reti mediatiche si pesca a strascico

Abbiamo sempre pensato che il buon governo di un popolo dipende da politici, giudici, burocrati e banchieri; invece ora, il caso Greta Thunberg ci ha messo sotto il naso le prove inoppugnabili che anche i media hanno una grossa porzione di responsabilità a livello locale e mondiale.
Le cose reali non esistono o non sono visibili e utili per il solo fatto di essere reali, ma solo se e quando la stampa decide insindacabilmente che da un certo soggetto o oggetto si possono ricavare grassi profiti assicurandogli visibilità.
I geni non nascono più nelle sale parto, le idee e le cose nelle università e nei centri di ricerca, ma nelle redazioni televisive. Finché i giornalisti non decidono di certificare l'esistenza della realtà pubblicando una notizia, fosse anche Il ritorno di Gesù Cristo  o la fine del mondo, anche Gesù Cristo deve mettersi in coda e dipendere dalla moderna schizofrenia mediatica.
Questo è forse  il più grande problema attuale dell'umanità. L'agonia del pianeta Terra è vecchia di svariati decenni, ma i popoli ne hanno preso atto quando i media si sono decisi di utilizzare la Greta Thunberg da unto del signore per sensibilizzare l'intera comunità mondiale su l'incombente emergenza ecologica.
Un minuto prima che apparisse in video, la Greta esisteva appena per i suoi genitori e per i compagni del suo paese e il pianeta Terra aveva appena una linea di febbre o scoppiava di salute. E un minuto dopo il pianeta era già agonizzante e lei, la Greta, era già una star mondiale degna di tenere conferenze alla Casa Bianca a l'ONU al Vaticano e ovunque nel mondo con un oceanico seguito di folle e di consensi.
I capi di Stato per assicurarsi visibilità devono scrivere tweet a tutto spiano, altrimenti non se li fila nessuno se i media non decidono di portare nelle case degli umani la loro immagine e la loro voce. E persino i capi delle religioni faticano a raccogliere fedeli o a conservarli. E gli scienziati che nascono e muoiono sconosciuti o peggio perseguitati si sprecano.
Quindi dobbiamo prendere atto che la realtà oggi è ad effetto ritardato e falsificato. Niente nasce nel momento in cui nasce e con il suo oggettivo valore, ma quando l'anagrafe mediatica decide di certificarne l'esistenza divulgando la notizia reale, gonfiata o sgonfiata.
Senza nulla togliere quanto a coraggio e intelligenza alla ragazzina Greta, se i media hanno il potere di trasformare una normale ragazza attenta ai problemi ecologici, nella massima accademica o statista mondiale vivente con libero accesso ovunque per conferire con i grandi della Terra alla pari, allora il livello di falsificazione che può raggiungere l'informazione attuale, libera di sgonfiare, gonfiare o occultare le notizie in funzione di interessi particolari propri o altrui è a dir poco allucinante.
Quindi dobbiamo dedurre che lo strapotere dei media ha azzerato il valore del singolo individuo. Non esistono più i grandi uomini diversi dai piccoli. I media mondiali a caccia di profitto oggi hanno l'insindacabile potere di ingrassare una capocchia di spillo tanto da farvela apparire montagna o l'esatto contrario, deformando e falsificando a piacimento la realtà, per indurre interi popoli o l'intera comunità mondiale a pensare e agire a comando dei media: da docili e utili pecore dietro un montore.

lunedì 16 settembre 2019

Meglio la politica al guinzaglio della finanza o viceversa?


A livello mondiale sì è consumata una sanguinosa guerra culturale fra chi giustifica la privatizzazione della sovranità monetaria e chi l'avversa, che riuscire a capire i pro e i contro di questa operazione che peraltro interessa drammaticamente il nostro Paese, con un debito pubblico astronomico e un sistema economico in rottamazione, ormai è impossibile per chiunque non abbia almeno un master in scienze bancarie.
Ma a giudicare dagli effetti concreti prodotti in Europa per aver consegnato alla BCE la sovranità monetaria, (che è come se il re regalasse il suo castello alla servitù e poi chiedesse per sé un misero giaciglio nella stalla pagando l'affitto) qualche considerazione terraterra permettetemi di azzardarla.
Se la cessione o privatizzazione della sovranità monetaria (dai popoli ai banchieri BCE) fosse stata una genialata politica per liberare i popoli dai problemi; oggi le nazioni d'Europa che hanno adottato l'euro, dovrebbero essere tutte prime potenze mondiali. Invece i primi ad entrare in agonia finanziaria economica e sociale sono stati i popoli euro illusi. Italia in testa. E ora zoppicano vistosamente anche Francia e Germania.
Ma quel che è peggio,  gli utili idioti della classe politica che hanno rovinato l'Italia spostando il potere dalla politica alla finanza, stanno rischiando grosso con un popolo affamato, rapinato da tassi tasse disservizi corruzione e senza la minima traccia di futuro.
Non escludo che l'operazione sovranità da pubblica a privata possa avere i suoi effetti benefici che a me sfuggono. Per ora quelli che risultano evidenti alla stragrande maggioranza degli italiani poveri e classe media o mediamente istruita sono più che malefici.
Se qualche amico Facebook culturalmente attrezzato, fosse certo che i pro superano o quantomeno bilanciano i contro, e volesse informarmi, sarei felicissimo di cambiare opinione. Viceversa temo che dovrebbero affrettarsi a cambiarla i nostri governanti prima che sia tardi per tutti.

lunedì 9 settembre 2019

La sorgente di tutte le rogne umane: la proprietà.


Un secolo fa, la proprietà privata fu abolita dai popoli che sposarono l'ideologia comunista; mentre per i liberali è sempre stata legale  e sacrosanta. 
Di fatto, la proprietà, pubblica o privata che sia, è una finzione giuridica. In un mondo indiviso, non si può essere proprietari di niente, che non sia stato già frazionato e acquistato dal legittimo proprietario o ereditato alla sua morte.
Ma unico legittimo proprietario del mondo è il Creatore e non mi risulta che abbia firmato un contratto di vendita davanti al notaio per trasferire la proprietà agli umani, né che si sia aperta la successione per ereditarlo.
Perciò è una semplificazione e falsificazione della realtà definirci eredi o proprietari di qualcosa. Siamo solo occupanti abusivi.
Manca il venditore del mondo o manca il de cuius ex proprietario. Il Padreterno è il Pianeta sono vivi e vegeti e sono loro all'estinzione dell'umanità ad ereditare tutta la monnezza che noi umani abbiamo prodotto estraendo le materie prime e considerando il tutto arbitrariamente di nostra proprietà.
Di fatto, nei sistemi liberali, il diritto di proprietà ha una sola funzione, legittimare lo Stato ad imporre tributi a milioni di cittadini, anche a quelli, anzi soprattutto quelli a cui ha negato ogni diritto Vitale e ha lasciato solo occhi per piangere.
Nessuno al mondo ha mai osato abolire questo diritto. Nei sistemi comunisti, proprietario unico di qualunque cosa era lo Stato. Nei sistemi Liberali e legittimo acquisire proprietà all'infinito e questo induce i più furbi e i più disonesti ad accaparrarsene tanta da sfruttare impoverire e condannare a morte per povertà e malattia milioni di esseri umani ignoranti, poveri, ammalati, vecchi, bambini, indifesi e il tutto rigorosamente a norma di legge liberale di nome e schiavista e assassina di fatto.
In diecine di millenni, tutti gli esseri viventi del mondo si sono evoluti, hanno guadagnato intelligenza e persino umanità anche gli animali che noi definiamo feroci e che non uccidono se non per fame. 
All'uomo la cultura ha fatto l'effetto opposto. Ma tanto opposto che milioni di esseri umani preferiscono la compagnia e l'affetto di un animale, e non solo domestico come cane o gatto, ma persino viscido come un serpente o feroce come una tigre, a quella di un uomo ingordo e rapace, incurabile collezionista di proprietà di tutte le razze che nessuno mai sé portato a l'Altromondo.

lunedì 2 settembre 2019

Oggi la contabilità finanziaria è definita governo


Che la scuola non renda autonomi i laureati in materie umanistiche e faccia dipendere il loro futuro da un concorso pubblico per insegnare, passi.
Ma se anche i laureati in materie scientifiche o economiche sono condannati ad allungare una mazzetta alla classe politica per elemosinare un lavoro dipendente perché non sono abbastanza autonomi da inventarselo per sé e per gli altri, allora bisogna ammetterlo senza reticenza, che la cultura in tutte le sue sfaccettature, informazione compresa, è diventata il peggior nemico del Popolo italiano.
Rendendolo "politicamente dipendente", anche dalla peggiore politica, sposta potere dal popolo sovrano alla classe dirigente irresponsabile e corrotta.
Quindi il mondo della cultura ha piena discrezionalità se rendere il popolo pienamente autonomo e quindi pienamente sovrano, o dipendente dal sistema politico e finanziario schiavista e corrotto e quindi pienamente somaro.

In altre parole, se la cultura non forma linci che ci vedono ampio e lontano, quanto basta per far da sé, forma talpe rigorosamente cieche è totalmente dipendenti dall'assistenzialismo pubblico, e quindi dalla produttività privata tassabile.
Chi crede stupidamente che le cose non funzionano perché manca un libero e potente governo mondiale, non ha capito che il malfunzionamento non è dovuto all'assenza ma alla presenza di un governo mondiale anomalo: finanziario anziché politico.
Salvo che i banchieri, conoscono solo la macelleria sociale come unica forma di governo. Loro ordinano e i politici eseguono, macellando popoli: privatizzando i profitti finanziari e socializzando le perdite.