mercoledì 27 giugno 2018

Ma gli immigrati hanno solo diritti? E i doverì?


Consentitemi una domanda inusuale. Se non vi è popolo al mondo che non abbia saputo trarre vantaggi accogliendo pacificamente immigrati, perchè i 28 stati europei considerano l'attuale immigrazione una iattura da cui proteggersi, predicando la moralità del salvatagggio obbligatorio a carico degli Stati rivieraschi, salvo poi rifiutare, persino schifati, di farsi carico dell'accoglienza dei soggetti salvati, ripartita equamente fra i ventotto membri UE?
L'idea che uno Stato possa comportarsi diversamente da una famiglia, (che nei confronti dei figli garantisce diritti ma impone e pretende doveri) è da ospedale psichiatrico, come dire, suicida.
Invece nei confronti di quei poveri esseri umani che fuggono dai loro paesi per venire da noi, è quasi da negrieri assassini pensare di imporre qualche dovere. E questa è politica dissennata, da manicomio criminale d'Aversa.
Ogni immigrato ci costa, salvato in mare e curato, sfamato, alloggiato e finanziato a terra, quanto dieci famiglie povere con figli. che spesso non hanno di che sfamarsi, curarsi e istruirsi. Tant'è che la lievitazione del numero dei poveri e dei disoccupati italiani non conosce interruzione, è sempre in crescita invece di calare.
Allora vuol dire che come popolo ci stiamo accollando i doveri del salvataggio, (che poi sono i diritti sacrosanti degli immigrati) ma non gli abbiamo ancora né chiesto, né imposto di rispettare i nostri diritti, altrettanto sacrosanti, assumendosi i loro doveri, che non sono come pensano i più, rispettarci come persone e come proprietà, evitando di stuprare donne e di derubarci, ma rimboccandosi le maniche per fare utile, lavorando gratis per la comunità che li salva e li mantiene gratis.
Insomma, come popolo, ci siamo imposti  così a lungo di essere utili agli altri, che ora siamo noi nella tragica condizione di aver bisogno di aiuto, soprattutto a sud dove accogliamo immigrati e accumuliamo povertà, perchè diversamente dal nord, abbiamo più talento a farci sfruttare che a sfruttare immigrati.
Insomma in Italia urge integrare alla politica dei doveri dei salvatori, quella dei diritti dei salvatori, che poi dovrebbero essere (il condizionale è d'obbligo), i doveri degli immigrati, totalmente sconosciuti nell'ultimo  quarto di secolo. 
Altrimenti il conto alla rovescia per l'autodistruzione de l'Italia e degli italiani è da mo ch'è avviato! 

sabato 23 giugno 2018

Ultima bestialità dei potenti, il "terrazzismo".


Mutuando dai muri a secco agricoli, noti col nome di terrazzamenti, che si sa bene da millenni a cosa servono; i teorici del liberismo si sono inventati anche quelli finanziari, politici, burocratici, sindacali, giudiziari, eccetera eccetera eccetera.
Una specie di compartimenti stagni, di muri di contenimento, realizzati a colpi di leggi, decreti e regolamenti, con la funzione di trattenere il sapere, l'avere, il potere, insomma la ricchezza sempre più in alto in mano a pochi, anzi pochissimi paperoni, il salario alla classe media, sicché ai poveri possano filtrare solo i centesimini bucati, le elemosine.
A tutto ciò hanno dato il nome di liberismo. Ma di fatto trattasi di protezionismo per Paperoni, abominevole almeno quanto il comunismo e forse più. 
Per avere meglio l'idea in che mondo viviamo, dovremmo iniziare a chiamarlo "terrazzismo", perché serve a trattenere la ricchezza in alto, dosarla al bilancino del farmacista per la classe media, e impedire che scivolando in basso finisca "malauguratamente" per salvare i poveri. Non sia mai !!!

venerdì 22 giugno 2018

Produrre o spendere, questo è il problema.


Volete proprio saperlo perché gli Stati falliscono e le famiglie no? Perché nelle famiglie si consente anche allo scemo del paese di produrre ricchezza, ma non di sperperarla. Mentre negli Stati si può escludere gli stupidi dal produrre, ma non si può impedirgli di spendere male e persino da suicidi il denaro che posseggono. Anzi se non sono in grado di produrre ricchezza, devi tassare gli intelligenti e gli onesti e finanziare gli idioti e ladri.
Quindi il vero rompicapo dei popoli liberi, non sta nella incapacità  di chi può produrre ricchezza per tutti, ma non produce o non perequa abbastanza, ma nella genialità spendacciona, sprecona e ladrona di chi vive spendendo i soldi altrui.
Tutto il mondo della cultura e della politica è finalizzato da millenni ad insegnare agli individui come lavorare in maniera intelligente e onesta per incrementare la migliore e la massima produttività, ma mai il consumo intelligente. Una scuola che insegni ad avere un sacro rispetto delle risorse disponibili e della ricchezza prodotta da altri, senza sprechi, truffe, o furti, non l'hanno ancora inventata.
Anzi si istiga la massa poco produttiva o letteralmente distruttiva a pretendere  e  a spendere da matta, e persino ad indebitarsi per mesi anni e decenni se non ha abbastanza da sperperare.
Quindi la causa scatenante dei problemi dell'umanità, almeno per il 90%, non sta nella insufficiente, poco intelligente, o disonesta produzione di ricchezza, ma nei consumi folli e persino suicidi di tutti: dal neonato al moribondo, dall' analfabeta, al super laureato.
Tant'è che il grande Moravia diceva, per produrre ricchezza basta il talento, ma per stenderla ci vuole cultura.
Io ho impiegato mezzo secolo a capire perché secondo Moravia servisse più intelligenza per spendere che per produrre ricchezza. Forse piano piano ci sono arrivato.
I pochi intelligenti che producono onestamente, non ce l'hanno mai fatta, né mai ce la faranno a produrre abbastanza, per quanta ricchezza serve alla grande massa degli incapaci e disonesti, geni nello sprecare, distruggere, truffare, rubare, uccidere, spendendo la sudata ricchezza onesta altrui.

lunedì 18 giugno 2018

Salvataggio immigrati in mare


Confesso la mia ignoranza. Mi sfugge se il diritto internazionale, sull'obbligo di salvare i migranti in mare, l'hanno confezionato in entrata o in uscita dall'osteria.
Considera carente di umanità, quasi bestiale, un popolo rivierasco se non salva immigrati in mare a prescindere dalle  sue  reali  condizioni economiche. Se ha cittadini che muoiono di fame, o padri disoccupati con figli, o 1000 piccoli imprenditori suicidi come l'Italia  a cui politica e Giustizia  hanno negato il diritto alla vita.
Se ha una giustizia sociale così scandalosamente iniqua che i cittadini si ammazzano fra estranei, persino fra consanguinei, e persino fra genitori e figli per le difficoltà economiche e per l'assenza totale di giustizia di qualunque marca.
Ma forse esenta da qualunque obbligo materiale o finanziario le altre 200 Nazioni anche ricche che potrebbero aiutare materialmente o finanziariamente Grecia, Italia e Spagna che sono condannate, di fatto, se  non  di  diritto, a farsi carico di questo esodo biblico di africani.  Non solo salvandoli ma mantenendolì a vita in albergo a 5stelle.
Se è questo il Massimo livello di legalità moralità e umanità dei legislatori internazionali in materia di migranti, tale da legittimare anche gli altri 25 paesi europei a negare soccorso almeno finanziario  agli  stati obbligati al salvataggio, allora rassegnamoci al terrorismo,  alla mafia, alla guerra civile  e alla guerra mondiale, perché con la democrazia, lo Stato di diritto e la giustizia sociale, il cosiddetto Diritto Internazionale e la civilissima Europa che ne fa uso e abuso non hanno  manco un lontanissimo rapporto di parentela.

domenica 17 giugno 2018

I sindacati vogliono più immigrati così difendono il lavoro degli italiani


L'Italia sta messa male perché ha troppi nemici in Europa? Sicuramente dall'Europa non ci arrivano mazzi di fiori complimenti  o  tir sovraccarichi di banconote. 
Ma i danni maggiori ce li procurano le consorterie politiche e intellettuali destre  e mancine in costante guerra tra loro. Per avere un'idea di come intellettuali e politici ricercano il bene comune in questo Paese basta leggere come ha commentato la politica di Salvini  riguardo a l'Aquarius il sign. Edoardo Albinati scrittore vicino alla sinistra e vincitore del premio Strega 2016.
“Se muore un bambino voglio vedere cosa succede nel nostro Governo”.
Caro Albinati succede il finimondo, perché in Italia un buon 80% di classe dirigente pensa con i piedi.
Per loro i porti vanno tenuti aperti per tutti i miliardi di africani che vogliono riversarsi in italia, perché se su 1000 immigrati c'è un bambino che rischia di morire dobbiamo salvare i 1000 immigrati per salvare il bambino. Che poi il governo debba procurarsi risorse crescenti rapinando e uccidendo migliaia di piccoli contribuenti italiani onesti non è affatto un problema per gli acefali della sinistra culturale burocratica sindacale finanziaria e politica italiana.
Così le rare volte che la destra riesce ad arrivare al potere trova tali e tante di quelle catastrofi create dai comunisti industriali della povertà, del parassitismo, della corruzione e del peggio che si possa immaginare, che è assolutamente utopico pensare che si possano attuare politiche di risanamento concrete e definitive.
Noi italiani non abbiamo all'estero nemici abbastanza determinati a combatterci per come lo sono intellettuali e politici italiani comunisti e liberali che la guerra se la fanno fra loro, sabotando qualunque politica realmente risolutiva e che in aggiunta possa procurare un vantaggio politico a chi la attua.

sabato 9 giugno 2018

Perché il sud arranca e il nord corre?


I privilegiati del mondo della cultura, (gli illuminati a kerosene come li chiamo io) fingono di non capire perché il sud Italia impoverito (ma forse è più giusto dire rapinato) un secolo e mezzo fa, non ha più colmato lo svantaggio rispetto al nord.
Invece è fin troppo chiaro: la spesa degli imprenditori arricchisce tutti perché è finalizzata a comprare lavoro produttivo. Ed è per questo che il nord è arricchito ed è rimasto ricco. (la spesa privata si espande come l'olio distribuendo salari e incassando profitti).
Mentre la spesa pubblica con i soldi dei contribuenti, è usata in maniera mirata dai politici per elargire assistenzialismo, parassitismo e impunità alle classi dirigenti e comprare consenso. 
E questo modo di prendere da tutti e restituire a pochi privilegiati al servizio della politica rende gli imprenditori e i lavoratori onesti del sud irrimediabilmente poveri se si rifiutano di dipendere dal nord per il lavoro e dalla politica disonesta e irresponsabile che da sempre trasforma i diritti in favori al miglior offerente di mazzetta di contanti o di consensi (leggi voti).
Ora però abbiamo nel primo governo condominiale, "Conte Di Maio Salvini" i rappresentanti politici del lavoro del sud e del capitale del Nord e la politica non ha più l'alibi per continuare a mal governare, tassando il nord per conservare povero il sud e per costringere gli imprenditori  del nord e del sud ai peggiori crimini per non fallire delocalizzare o suicidarsi.
O consente al sud e al Nord di lavorare onestamente e produrre ricchezza in uno stato amico e non nemico (da sempre forte con i deboli è debole con i forti) o per l'Italia intera nord e sud è la fine.

mercoledì 6 giugno 2018

Non si può più giudicare come uomo chi è a capo di una istituzione


25 secoli di democrazia lira più lira meno non sono bastati per convincere l'Umanità che il capo di una istituzione non è più giudicabile come uomo, perché la sua immagine è talmente deformata  e inquinata dai giudizi dei sostenitori che lo vogliono al potere per usarlo e dei detrattori che farebbero carte false per mandarlo in galera se non si lascia usare, che trinciare giudizi su di lui non dico che è letteralmente idiota ma ha ben poco di intelligente, se prendiamo ciò che ci serve la stampa per oro colato.
E l'attacco di sostenitori e detrattori non lo subisce soltanto chi è al potere, ma anche chi si candida o viene candidato a ricoprire un ruolo in una istituzione.
Il professor Giuseppe Conte ce lo hanno servito su un piatto d'argento come super giurista idoneo a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio ma con altrettanta determinazione sono partiti sparati i detrattori per dimostrare che Conte aveva un curriculum vistosamente falsificato.
Poi Di Maio e Salvini son passati a sostenere il professor Savona con un curriculum ben oltre le aspettative ma pure per lui i detrattori hanno lavorato per abortirne la candidatura.
E bocciato Savona l'attacco si è spostato sul presidente Mattarella reo di attentato alla Costituzione e non so di quale altro crimine.
Ora sottotiro abbiamo il professor Cottarelli tecnico dal curriculum  impeccabile troppo impeccabile per riuscire ad ottenere la fiducia del Parlamento che il presidente del consiglio lo preferisce modello bimbominkia per poterlo condizionare usare o sfrattare a piacimento.
Insomma per non farvela troppo lunga unirsi al coro dei sostenitori o dei detrattori di un uomo a capo di una qualsiasi istituzione si finisce per diventare l'utile idiota di chi, per qualche sporco interesse personale lo vuole dentro o fuori dal potere.
E se tutto questo non vi basta pensate alla storia economica del cav. Berlusconi, alla storia politica del premier Berlusconi, e poi per buona misura aggiungetevi il Berlusconi amico personale di un bel po' di potenti del mondo e alla fine ditemi, di Berlusconi siete certi di aver capito qualcosa riguardo ai suoi veri meriti e alle sue vere colpe?
Io sto solo iniziando a capire che non capirò mai.

La politica è mediazione fra il punto di diritto e il punto di fatto


Solo un ignorante può pensare che il Presidente della Repubblica debba governare nel rispetto letterale della Costituzione, come dire “in punto di diritto”, prescindendo dalle reali condizioni del Popolo e dello Stato.
Può e deve fare questo soltanto se le norme, cioè il punto di diritto risulta compatibile con il punto di fatto: le condizioni socio politico economiche del Popolo in un certo tempo e in un certo luogo.
Oggi il popolo italiano e le sue condizioni sono stramaledettamente diverse da quelle del primo gennaio 1948 data di entrata in vigore della Carta Costituzionale.
Quindi il presidente Mattarella dovrebbe essere incriminato per troppa legalità,  avrebbe dovuto abusare molto molto molto di più del suo potere per rendere compatibile il punto di diritto col punto di fatto, costituito da un debito pubblico stratosferico, da scarsa competitività, da disoccupazione crescente, produttività calante, immigrazione incontrollabile, insicurezza sociale spaventosa e dal pericolo incombente che il mondo della finanza ci tagli il credito o ci punisca con uno spread strozzino.
È vero il presidente Mattarella ha commesso il crimine di dimostrarsi troppo intelligente e troppo moderato.
Ci fosse stato Sgarbi al suo posto avrebbe detto ci sono troppe capre nella politica e nel giornalismo italiano.