sabato 9 giugno 2018

Perché il sud arranca e il nord corre?


I privilegiati del mondo della cultura, (gli illuminati a kerosene come li chiamo io) fingono di non capire perché il sud Italia impoverito (ma forse è più giusto dire rapinato) un secolo e mezzo fa, non ha più colmato lo svantaggio rispetto al nord.
Invece è fin troppo chiaro: la spesa degli imprenditori arricchisce tutti perché è finalizzata a comprare lavoro produttivo. Ed è per questo che il nord è arricchito ed è rimasto ricco. (la spesa privata si espande come l'olio distribuendo salari e incassando profitti).
Mentre la spesa pubblica con i soldi dei contribuenti, è usata in maniera mirata dai politici per elargire assistenzialismo, parassitismo e impunità alle classi dirigenti e comprare consenso. 
E questo modo di prendere da tutti e restituire a pochi privilegiati al servizio della politica rende gli imprenditori e i lavoratori onesti del sud irrimediabilmente poveri se si rifiutano di dipendere dal nord per il lavoro e dalla politica disonesta e irresponsabile che da sempre trasforma i diritti in favori al miglior offerente di mazzetta di contanti o di consensi (leggi voti).
Ora però abbiamo nel primo governo condominiale, "Conte Di Maio Salvini" i rappresentanti politici del lavoro del sud e del capitale del Nord e la politica non ha più l'alibi per continuare a mal governare, tassando il nord per conservare povero il sud e per costringere gli imprenditori  del nord e del sud ai peggiori crimini per non fallire delocalizzare o suicidarsi.
O consente al sud e al Nord di lavorare onestamente e produrre ricchezza in uno stato amico e non nemico (da sempre forte con i deboli è debole con i forti) o per l'Italia intera nord e sud è la fine.

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