venerdì 25 marzo 2022

Putin solo contro tutti. La diplomazia ce la farà?


La cultura avrà pure umanizzato gli umani, ma ha bestializzato gli Stati, se quasi 200 governanti del mondo studiano da 4 settimane i catastrofici effetti dell'invasione dell'Ucraina, armano gli ucraini, aiutano e accolgono gli sfollati, ma non fermano i crimini contro l'umanità e non torcono un pelo a l'invasore: cosa ci sfugge?
Mentre Putin spara cannonate e missili, mette in fuga quasi 4 milioni di ucraini, non si sa quanti uccide e distrugge la più ricca nazione del mondo, Biden risponde a colpi di sanzioni che devastano economicamente l'Europa, ma soprattutto l'Italia che é la più indebitata e la più dipendente dalle importazioni russe e ucraine.
Durante il nazismo la comunità mondiale impiegò 12 anni per accorgersi che nel mondo 6 milioni di ebrei mancavano all'appello, perché senza informazione nessuno sapeva.
Ora tutti sanno tutto minuto per minuto: morti, sfollati e macerie, ma nessuno ferma le mani assassine. I pochi che fanno qualcosa mandando armi, fanno più danno che utile. Armano il popolo invaso in modo che l'invasore trovando resistenza si senta legittimato a combattere i civili armati e accrescere la devastazione.
Al suo primo ingresso alla Casa Bianca, Biden minacciò Putin: "sei un assassino te la farò pagare" ( almeno questo abbiamo appreso noi dalla stampa ).
Ma avrà sbagliato indirizzo, perché il conto da "pagare" non lo ha notificato al nemico Putin, ma al popolo ucraino che ne avrà per 100 anni. E non parliamo degli Stati UE che dipendendo da Ucraina e Russia avranno anche loro grosse ferite da leccarsi.
Se è questa la massima capacità di rendere inoffensivi gli svitati della politica, se è questa la massima protezione per i popoli onesti e indifesi di cui sono capaci le prime potenze industriali e mondiali, se è questa la migliore civiltà e il massimo "progresso" scientifico, tecnologico, politico e finanziario che ora si possa immaginare: fatemi la cortesia di fermare il mondo, io scendo qua.
Franco Luceri

sabato 19 marzo 2022

Le toppe politiche sui buchi finanziari fanno piangere.


Ciò che è palesemente illogico anche per il più sprovveduto degli umani; nelle "moderne" democrazie è più che logico, è "legalissimo".
Se lo scemo più scemo del paese non sarebbe abbastanza scemo da mettere in mano a Tizio un elenco di cose da comprare, e a Caio, che sta all'altro capo del mondo, il portafoglio per finanziare la spesa; i finti popoli sovrani delle finte democrazie moderne fanno esattamente così. 
Danno ai governanti il potere politico di risolvere i problemi e rendere produttivo e tassabile il sistema economico, pur sapendo che la moneta dei popoli sovrani di nome ma (vedi Italia) somari di fatto, è gestita all'altro capo del mondo da qualche decina di banchieri, con insindacabile discrezionalità di finanziare i sistemi economici, o condannare i popoli alla fame, alla guerra e gli Stati al default.
Quindi è davvero illogico sperare che la politica italiana che va in giro col cappello in mano a cercare soldi da un banchiere all'altro, dopo due anni di problemi sanitari irrisolti, la minaccia della guerra, l'esodo biblico degli ucraini sfollati, il sistema economico a rischio collasso e lo Stato a rischio default, piova manna dal cielo.
Quand'anche la politica riuscisse a reperire tutte le risorse necessarie, ci vorrebbero 100 anni perché l'economia italiana ridotta a lumicino ritorni a produrre PIL sufficiente a nutrire e curare il popolo, sostenere la spesa pubblica per il buon funzionamento dello Stato e pagare gli interessi sul debito a lievitazione tumultuosa.
Come se non bastasse il costo della pandemia, guerra e sfollati, disoccupati e falliti, la Camera dei Deputati dello Stato Italiano che ha ripudiato la guerra 74 anni fa, ha approvato a larghissima maggioranza un Ordine del giorno che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa,  votato  da Pd, Lega, Fi, Iv, M5S e FdI. 
Si passa dai circa 25 miliardi di Euro l’anno attuali (68 milioni al giorno) ad almeno 38 miliardi di Euro l’anno (104 milioni al giorno). 
Ingenti risorse per una guerra fuori dai confini del nostro Paese, sottratte al popolo italiano.
Insomma senza farla lunga: un popolo che continua a lasciare in mano ai Banchieri il proprio denaro, ma consegna ai governanti l'elenco delle emergenze da affrontare, diritti da garantire, produttività da sostenere, sicuramente non ha una classe intellettuale che brilla per lungimiranza e capacità progettuale.
E di conseguenza, una classe politica che non condanni ogni singolo cittadino onesto a lasciare ai propri figli una montagna di problemi da risolvere con le tasche bucate.
Franco Luceri

sabato 12 marzo 2022

La terza guerra mondiale è dietro l'angolo?


Il 4 giugno 2015 Giulietto Chiesa aveva profetizzato: "siamo vicini alla terza guerra mondiale". Io mi auguro che si sia sbagliato. Ma Voglio sperare che in 7 anni l'Occidente abbia predisposto un piano diplomatico per trattare con i guerrafondai o per impedire che la terza guerra mondiale sia l'ultima per l'umanità.
Da quel poco che si riesce a capire, Europa e America hanno lasciato a Putin piena libertà di organizzarsi, e lo hanno anche finanziato importando dalla Russia grano petrolio gas e chissà cos'altro.
Intanto in Ucraina i massacri di adulti e di bambini incolpevoli continuano, e fino ad ora non si capisce se e quale contromisura America ed Europa hanno predisposto per fermarli.
Appena insediato alla presidenza degli Stati Uniti, Biden si è affrettato a sfidare Putin chiamandolo "Killer" e aggiungendo "te la farò pagare". 
E aveva un sacco di buone ragioni per farlo, perché Putin è una sua vecchia conoscenza. Biden, dal 2009 al 2017 è stato vicepresidente degli Stati Uniti nonché consigliere del presidente Obama per due legislature.
Posto che l'atomica non si ferma con la lingua, quali misure ha predisposto per poter sfidare ora "l'amico Putin" senza mettere a rischio l'intera comunità mondiale, Europa in primis?
Sfidare un killer o un matto con un arsenale atomico di tutto rispetto, e spedire donne vecchi e bambini ad affrontarlo con le bottiglie di salsa riciclate Molotov, è davvero roba da statista responsabile della prima potenza mondiale?
Ma forse aveva ragione quel tale a dire: "quando i ricchi si fanno la guerra sono i poveri a morire." In Italia, oltre alla nostra, e a quella che ci arriva gratis da sud, è iniziata a valanga l'importazione di povertà e profughi da est.
Persino chi avrà la fortuna di uscire ammaccato ma vivo da questa guerra "matti contro matti" rischia di morire di fame per il tracollo dell'economia mondiale e italiana in primis, per la carenza di risorse energetiche e alimentari e per l'esplosione dei prezzi.
Alla guerra con le bombe intelligenti per centrare gli ospedali invece delle caserme, si è aggiunta la guerra con le sanzioni a "rinculo garantito" che mirano ad uccidere il nemico Putin, ma facendo collassare le economie di mezzomondo uccideranno milioni di amici in Europa America e ovunque.
Un tale diceva che la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai Generali. Ma anche l'economia è una materia troppo complessa e delicata, per illudersi che i "geni" della politica, con la guerra delle sanzioni, sappiano scongiurare la guerra atomica ed evitare il collasso dell'economia globale per salvare l'umanità.
Franco Luceri

sabato 5 marzo 2022

Sig.Pascal ora può fidarsi: la scienza fa miracoli.


Quattro secoli fa, Blaise Pascal diceva: "Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno risolto, per vivere felici, di non pensarci."
Ora non è così: è peggio. In 400 anni, "pensando da cani", noi umani abbiamo girato "allegramente" il mondo sottosopra. L'intera vita culturale, sociale ed economica dei quasi 200 popoli del mondo è organizzata per perseguire grandiose finalità a cannonate, tanto da rimetterci la borsa in pace e la vita in guerra, a beneficio di qualche decina di Paperoni guerrafondai, che alla lunga, (se il padreterno non vorrà occuparsene), aspirando a diventare padroni de l'Universo estingueranno  l'Umanità.
Manco col cannocchiale di Galileo si riesce a vedere la funzione benefica della cultura che abitua gli uomini a fare dopo aver pensato razionalmente. 
Dopo due anni di pandemia e carestia planetaria, è arrivata la guerra con minaccia atomica. Tutta la produttività e la giustizia del liberismo mondiale a casaccio, si è sciolta come neve al sole. Ora, carestia e carovita potrebbero ricacciarci nelle caverne.
Se davvero la cultura fosse frutto del pensiero razionale, la vita degli umani sarebbe indipendente dalla schizofrenia dei potenti ottusi e guerrafondai, e le lacrime e il sangue versati da 8 miliardi di umani per tentare di rimanere a galla non contribuirebbero all'accumulazione trilionaria di pochi "onestissimi" Paperoni.
Va detto però, ad onor del vero, che essendo minoranza, i ricchi non hanno potere politico legale in democrazia. Quindi le democrazie, che ovunque arricchiscono i ricchi "politicamente impotenti", e impoveriscono i poveri "politicamente potenti", altro non sono che dittature affidate al governo di ex poveri, geni in fatto di macelleria sociale.
Salvo illustrissime eccezioni, gli utili idioti si offrono gratis a macellare poveri per conto dei ricchi; e i corrotti, allergici alla povertà, ma sensibilissimi alle mazzette, completano il lavoro di macelleria a regola d'arte.
Insomma, per potersi dire "stati di diritto", le democrazie "pensate alla Blaise Pascal" avrebbero dovuto essere a misura d'uomo per i poveri, senza essere un inferno per i ricchi. 
Speriamo che nei prossimi 400 anni si riesca a guarire morte, miseria e ignoranza, magari a beneficio dei più.
Franco Luceri