lunedì 23 agosto 2021

Nel Far West attuale, la diligenza è al sicuro.


Un secolo e mezzo fa, chi assaltava la diligenza, chiedeva "educatamente" ai passeggeri se preferivano consegnare la borsa o rimetterci la vita. E chi ne era provvisto, mollava subito il malloppo per tornare a casa intero.
Ora i "filantropi" ultima generazione, non saprebbero tenere in mano una pistola ad acqua o un fucile di pasta frolla, non assaltano la diligenza e non ti chiedono di scegliere tra borsa e vita.
O ti prestano l'ombrello a Ferragosto e lo rivogliono indietro la vigilia di Natale, questo si dice dei Banchieri.
O ti informano che hai la vita in pericolo e promettono di salvarti, sapendo bene che nel disperato tentativo di conservarti la pellaccia, gli getterai in pasto ciò che della borsa è avanzato al tuo prestatore di ombrelli "di fiducia".
Insomma, dai vecchi assalti alla diligenza, ai nuovi "salvataggi" finanziari e sanitari, sembrerebbero cambiati appena appena i dettagli. 
Gli attuali 8 miliardi di umani hanno sempre quelle due preziose cosette in balia dei "filantropi", la borsa e la vita:
1)     le banconote (gli ombrelli) che piacciono tanto ai maneggioni della Finanza, indefessi accumulatori h24; 
2)     e la salute, (ormai cagionevole di default), di tutti i 206 popoli del mondo, ma amorevolmente riforniti e ripuliti dalle industrie farmaceutiche e dai servizi sanitari nazionali con i loro protocolli di cura "miracolosa", a cui tutti i medici devono attenersi nel rispetto della scienza, e alla faccia della loro individuale coscienza, se mai con la scienza finisse in rotta di collisione.
Nei quasi due anni di pandemia, la maggioranza dei medici sta seguendo i protocolli ministeriali, ma c'è una crescente minoranza che li contesta dimostrando numeri alla mano di saper salvare molte più vite umane con terapie diverse dal vaccino. E per stabilire dove stia il vero in campo finanziario e sanitario forse dovremmo umilmente, come suggerisce l'impareggiabile professor Zichichi,  bussare alle porte del Creatore.
Però ai signor nessuno come me, incomincia a venire il sospetto che il mercato globale sia diventato una raffinatissima forma di assalto alla "diligenza umana": si continua a minacciare la vita, non più come una volta per razziare qualche borsa consunta e maleodorante, ma per "sanificare" il contenuto, spostando l'Intera ricchezza mondiale dai barboni ai banchieri.
Franco Luceri

domenica 15 agosto 2021

Lasciate in grazia di Dio l'Ordine del Creato


Aver definito il Creato "disordine dinamico", è servito e serve alle teste d'uovo della scienza per fingersi impegnate a riordinarlo, mutando il perfettissimo CAOS NATURALE, in "casino tecnologico", così fallimentare, da mettere in forse non solo la qualità della vita, ma persino il diritto di uomini, animali e piante comprese di tirare a campá.
Per lo scienziato James Yorke: "occorre essere preparati a cambiare i piani in qualsiasi momento". 
Peccato che ora la scienza mondiale ha solo 4 piani contro la pandemia sanitaria ed economica: il vaccino che non immunizza, il greenpass che certifica l'immunità solo probabile, i tamponi sfonda narici e i ristori (italiani) a babbo morto.
Tutto questo ha ridotto la civiltà occidentale ad una roulette russa. Utile soltanto a scienza, impresa e finanza per speculare una montagna di profitti.
Pretendono che i singoli cittadini siano responsabili e corrano a vaccinarsi per il loro bene e per il bene della collettività. Peccato che la collettività responsabile non l'abbiano ancora inventata.
Se il vaccino che salva molti, ammala o uccide qualcuno, lo Stato e le industrie farmaceutiche sono esentati da qualunque responsabilità, e le famiglie delle vittime, specialmente se monoreddito e con figli, s'attaccano al tram, finiscono all'accattonaggio.
Se l'ordine scientifico e tecnologico serve a proteggerci dal "disordine dinamico della natura", credo che il 99% degli umani, arrostito d'estate, gelato d'inverno, alluvionato alle quattro stagioni, tassato e disservito, sfruttato ed usurato, cornuto e mazziato persino negli Stati di diritto caricatura, oggi pagherebbe un occhio per uscire vivo dall'incasinato ordine scientifico e tornare al perfettissimo disordine naturale, dove c'è almeno la morte che non si lascia corrompere.
Franco Luceri 

sabato 7 agosto 2021

Quello che ci fotte è lo strabismo culturale


Il vero problema dell'umanità è lo strabismo culturale. 
Siamo certi di aver capito quali popoli sono nostri amici da aiutare e quali nemici da combattere. Ma non abbiamo capito una mazza. 
Come ubriachi in uscita dall'osteria, vediamo nemici ovunque, persino all'interno della famiglia e tra uomo e donna.
Invece l'intera comunità mondiale ha nella Natura tutti gli amici e i nemici che mai possa desiderare: una Madre generosa o a sua scelta una matrigna spietata. 
C'era solo da stabilire se noi umani super acculturati eravamo più efficaci e vincenti all'attacco o alla difesa. Ma ora, dopo la pandemia in corso, e gli sconvolgimenti ambientali capaci di arrostirci l'estate, congelarci l'inverno o annegarci alle quattro stagioni, ci resta un solo rompicapo.
Ce la faremo prima noi umani a rassegnare la natura alle nostre devastazioni o la natura ci batterà sull'anticipo liberandosi della razza di scimmie darwinianamente e "divinamente" convertite in "homo sapiens sapiens" del cazzo?
A quanto sembra la natura non è affatto maestra in discriminazioni razziali, sessuali, politiche, religiose, economiche, finanziarie e chi più ne ha più ne metta.
Se decide che l'umanità merita di essere salvata la salva in blocco: bianchi neri rossi o arcobaleno. Viceversa ci organizza una bella festicciola d'addio e si toglie d'impaccio.
Franco Luceri