venerdì 24 gennaio 2020

Chi indebita lo Stato, paghi !!!


Tutti gli Stati del mondo sono straripanti di debito pubblico, di poveri che vivono a pane ed acqua, di classe media che vive come l'asino in mezzo al frastuono e di ricchi scialacquoni.
Volete sapere perché i ricchi indebitano lo Stato pur sapendo di dover ripagare quel debito?
Perché sanno che a colpi di rapine tributarie almeno il 90% di quel debito fatto da loro, i governanti, che sono al servizio dei Paperoni da quando Cristo camminava per terra, dovranno prelevarlo derubando la classe media (imprenditoriale e professionale in primis) e affamando la povera.
Ma se i ricchi che hanno lievitato il debito pubblico corrompendo e rubando fossero tenuti a ripagarlo al 100%, proprio come all'uscita del ristorante che paga chi si è abbuffato, e non chi è stato investito dal profumo delle abbuffate altrui, qualche mezza idea di mettersi a dieta, gli sarebbe già venuta senza suggeritori.
Ma una legge (degna di questo nome) gradita ai poveri e alla classe media, e avversata da quelli che nei governi hanno le mani in pasta, (manager, industriali e banchieri) è condannata a rimanere pio desiderio da qui all'estinzione dell'umanità.

lunedì 20 gennaio 2020

Comunisti, ricchi di consenso a prescindere.


Ovunque ci siano tracce di democrazia, la sinistra non può che farla da padrona, non per merito dei politici o della loro politica, ma per l'immutabile composizione delle classi sociali.
In Italia il rapporto numerico lavoratori padroni nella peggiore delle ipotesi è 83 a 17 (di fatto è anche peggio, posto che le finte partite IVA si sprecano). 
E questo incancellabile squilibrio numerico fra dipendenti e autonomi rende qualunque democrazia sbilanciata a sinistra, (FINTA) comunista a prescindere.
Ma non è merito dei comunisti se incassano consenso anche dormendo come i Banchieri profitto. Di questo deve vergognarsi la destra perché la sinistra ha saputo accaparrarsi il consenso dei lavoratori, in quanto schiacciante maggioranza, mentre la destra non ha saputo conservarsi nemmeno quello dei grandi padroni, che da decenni hanno capito che il vento del consenso soffia sempre a sinistra, e, fiutato l'affare, votano, tifano, finanziano, sempre e solo comunista.
Quindi la sinistra ha il merito di aver capito come schiavizzare legalmente i popoli chiamando la sua tirannide costituzionalmente sancita, tutelata e benedetta, "democrazia ". 
In contrapposizione alle dittature di destra che per schiavizzare, anche soltanto il comune di roccacannuccia, devono essere criminali e feroci, non avendo nemmeno il consenso legale dei loro parenti stretti.
E siamo ancora all'antipasto; c'è pure la possibilità, tutt'altro che remota, che i lavoratori stanchi dei danni del comunismo in guerra finta col fascismo, votino in massa un partito di destra, ma il risultato non cambia, perché, a colpi di rivendicazioni sindacali, anche dalla destra fascista i lavoratori continuano a rivendicare politica comunista come un disco rotto: poco lavoro e molto salario, molti diritti e pochi doveri, zero rischi e zero responsabilità, nonché finta lotta all'evasione dei Paperoni e macellazione continuata di piccole e medie imprese.
E così, allo sfascio comunista, anche i politici liberali o fascisti finiscono per garantire continuità e consolidamento.
Esattamente quel che scriveva nel 1958 l'impareggiabile Tomasi di Lampedusa: in Italia, "tutto cambia perché nulla cambi".

lunedì 13 gennaio 2020

La pace è la continuazione della guerra con altri mezzi.


Due filoni scientifici hanno provveduto ai bisogni del genere umano dalle caverne ad oggi: quello che ha inventato modi e mezzi  per riempire pacificamente i granai sfruttando il lavoro onesto dei popoli, ma ha fallito alla grande; e quello rassegnato o convinto a doverli riempire con l’uso congiunto di trattori e carri armati.
Persino lo sfruttamento criminale della forza lavoro e la riduzione in schiavitù non sono bastati ad indurre i governanti a vivere di produttività pacifica  e rinunciare alla rapina finanziaria, tributaria, bellica e assassina.
Va da sé quanto sia miope far passare il mondo scientifico come vittima della politica; posto che nel migliore dei casi è il fornitore unico dei modi e dei mezzi usati dalla politica per una sufficiente produttività pacifica, equa ed ecocompatibile. O in alternativa di armi di distruzione di massa sempre più devastanti per l’uomo e il pianeta.
I politici guerrafondai e non, hanno ben poco di cui essere orgogliosi. Ma temo che i cervelli del mondo scientifico non se la passino meglio. Se avessero inventato un modello di produzione finanziariamente e politicamente giusto per lavoratori e padroni i popoli non avrebbero saputo che farsene dei tiranni sanguinari e nemmeno dei democratici col piglio duro alla Trump o Putin.
A noi italiani sono bastati Prodi e Ciampi alcuni ci mettono pure Andreatta, per ritrovarci alleggeriti della sovranità monetaria e trasformati da popolo sovrano a popolo somaro. Derubandoci di 70/80 miliardi annui di interessi passivi, impediscono ai coniugi italiani di procreare e agli imprenditori di produrre.
Dal 1981 (che è l’anno dello scippo della sovranità) ad oggi, l’impoverimento e l’imbarbarimento italiano è a dir poco allucinante. Tutta la classe dirigente e persino i capi di Stato si ritrovano a rubare per non cadere come comuni mortali nel burrone della povertà che per i poveri significa ricchezza di omicidi, suicidi e barbarie vecchie e nuove conosciute e sconosciute.
Insomma, è con quello che passa di uomini e mezzi il convento scientifico che l’intera comunità mondiale deve arrangiarsi politicamente ed economicamente in pace se può o in guerra se deve.

lunedì 6 gennaio 2020

Il sonno della ragione genera mostri


Una volta, quando i cervelli contavano più dei portafogli, il potere era vario, ne avevano tutti una piccola parte: il genitore, l'insegnante, il parroco, il maresciallo, il sindaco e a crescere fino al Presidente della Repubblica.
Ma dopo la globalizzazione, il potere sembra risucchiato e concentrato tutto nella finanza. Dai banchieri hanno finito per dipendere come cani al guinzaglio anche i più potenti capi di Stato; che da governanti sono passati ad exgovernanti e prendono ordini anziché darli.
Insomma i nostri politici governano l'Italia come fossero seduti al posto di guida di un aereo in volo, ma con pilota automatico inserito, e quindi retrocessi alla condizione di guidatori guidati.
Grazie ai politici italiani che nel 1981 trasferirono la proprietà della moneta dal popolo sovrano ai banchieri "filantropi" nazionali e poi BCE.
Quindi, è assolutamente irrilevante se al posto di guida dell'aereo Italia ora c'è un pilota professionista, un posteggiatore di auto, un venditore di caldarroste, un gatto o un cane addormentato. 
I reali piloti d'Europa (e temo pure del mondo) hanno inglobato  nel potere finanziario tutti i poteri possibili e immaginabili e condizionano e usano tutto e tutti a proprio vantaggio: istruzione, informazione, lavoro, sicurezza, sanità, previdenza e via elencando fino ai massimi poteri politici, tanto da guidare in automatico i 19 stati euro aprendo o chiudendo il rubinetto del credito a proprio profitto. 
Perciò il salvataggio o la distruzione dell'Europa Italia compresa è nelle robuste mani di BCE e  MES. Noi, per evitare le tragiche perturbazioni da spread, possiamo solo: pagare e tacere o andare col cappello in mano ai banchieri per farci prestare i soldi che avrebbero dovuto essere nostri a costo zero o quasi.
Prendete pure con beneficio d'inventario quanto sopra, perché non essendo io un addetto ai lavori né culturali né politici, posso aver capito male anche quel poco di verità che trapela.
Ma dettagli a parte, temo che se un popolo non può correggere la sua insufficienza produttiva (nemmeno quella dovuta alle più tragiche cause di forza maggiore, come terremoti alluvioni epidemie ecc.) stampando da sovrano moneta propria, non vive in uno STATO DI DIRITTO, ma è suddito di qualche tiranno.