lunedì 24 giugno 2019

Per la politica comunista i Machiavelli non servono e per la liberale non bastano.



A differenza dello Stato comunista datore di lavoro ed economicamente autonomo, quello liberale è come un invalido sulla sedia a rotelle, si muove a spinta, dipendendo quasi totalmente dalla produttività degli Imprenditori privati e dal buon cuore dei contribuenti.
Come dire, nel migliore dei casi lo Stato liberale si muove appoggiato al bastone della imposizione tributaria, e sempre che imprenditori e lavoratori abbiano prodotto abbastanza per mantenerlo.
Perché se per carenza di imprenditori abbondano i disoccupati, i sottoccupati e scarseggia la ricchezza tassabile, lo Stato liberale va in cancrena non potendo fare a meno di spendere a debito per mantenere i dipendenti pubblici e poi per tamponare le voragini finanziarie che si aprono anche a causa dello spread e che coinvolgono lavoratori e imprenditori.
In Italia gli unici esenti dai problemi economici sono i grossi imprenditori e i grossi banchieri che in tasca hanno 150 Passaporti cadauno e sono liberi di muoversi in giro per il mondo a caccia di paradisi fiscali,  di aiuti e profitti astronomici magari esentasse. 
Ma quella gente non si lascia travolgere dall'incapacità programmatica dei politici liberali. Paga 10 di tasse, solo dove incassa 100 di aiuti ed esenzioni di Stato. Ma se rischia di fallire, delocalizza e fa fallire lo Stato.
Quindi lo Stato liberale o si salva con la buona politica, ma soprattutto con la buona burocrazia, vale a dire con la trasformazione di tasse in servizi degni di questo nome, o è condannato al default prima e peggio di quello comunista.
Perché se i grossi miliardari scappano da uno Stato in difficoltà e i piccoli istigati al suicidio da tasse rapina ci rimangono quasi sequestrati, allora vuol dire che lo Stato liberale "ben governato" ha più possibilità di quello comunista di essere produttivo e vincente nel mercato globale. Ma se la politica è liberale finta ma comunista vera, e ha solo  ricette economico-finanziarie da ospedale psichiatrico, l'esposizione al rischio default è garantita.

La sovranità monetaria privata è medicina o malattia?


"Perchè i Trattati U€ scritti dai banchieri privati impongono l' austerità e l'indebitamento e non il progresso nel benessere ?"
Francesco Miglino


Grazie Dottor Miglino per la bella domanda.
Il denaro erogato dalle banche sotto forma di credito, viene percepito come una specie di cura ricostituente finanziaria per soggetti malati di insolvibilità ma ancora curabili.
Di fatto, le politiche ispirate all'austerità e all'indebitamento, sono spacciate come medicina, ma sono la più letale delle malattie. Creano consumatori per banchieri, ed evasori-elusori per il fisco.
Servono a prosciugare la liquidità ad un intero Popolo, partendo dai piccoli e medi imprenditori che sono il 90% delle imprese, e a renderle insieme ai loro lavoratori drammaticamente bisognose di credito. Fino a cadere nelle grinfie degli strozzini.
In un mondo che puntasse al progresso scientifico e tecnologico, alla piena occupazione, al benessere diffuso e quindi alla giustizia sociale, le banche camperebbero da Natale a Santo Stefano non sapendo a chi collocare i loro prodotti finanziari infetti, ma "portatori sani" di profitti per Banchieri, esattori, faccendieri, speculatori, burocrati e tecnocrati di tutte le razze nonchè politici onesti fino alla Lira e non oltre.
Quindi il vero progresso, il vero benessere, la vera giustizia sociale erano sono e rimarranno come il miraggio di una bibita ghiacciata nel deserto del Sahara perché assicurano profitto alle imprese, ai loro lavoratori e fame nera alle banche, che senza consumatori di credito o senza la flebo dei salvataggi politici fallirebbero a grappoli.
Magari ci saranno state pure delle valide ragioni (che a me sfuggono) ad indurre la politica italiana a cedere la nostra sovranità monetaria alla BCE, (anche se ci sono professionisti che affermano che secondo la nostra Costituzione la sovranità monetaria non è cedibile. Era ed è nostra), ma se questo abilità (sovrani o no)  UE e BCE ad imporre ai nostri governanti scelte politiche che affamano imprenditori e lavoratori  per costringerli a comprare credito, credo si possa affermare, senza paura di essere smentiti, che una forma intelligente e onesta di politica economica, in Italia e forse in Europa, a tutt'oggi non è stata ancora inventata, altrimenti i nostri migliori gioielli economici non sarebbero stati svenduti agli stranieri soprattutto cinesi.

lunedì 17 giugno 2019

Non si migra più per cibo, ma per fame di futuro.


Aspettando il tribunale di Norimberga che punisca la tratta mondiale degli schiavi e il genocidio pluridecennale che ne è conseguito, bisogna dirlo agli assassini di immigrati, che abbattere muri e aprire porti serve ad attirare immigrati, mettergli in mano un sapone e un telefono (segni distintivi della "super civiltà occidentale truffa") e lasciare che sognino quel dignitoso salario che ormai da un quarto di secolo  è un incubo  per oltre il 50% degli italiani e non siamo i più disperati del mondo.
Che è come aprire la finestra della cucina, diffondere odori, attirare affamati, ma nel contempo blindare porte e finestre per tenerli fuori, dove quel cibo possano mangiarlo a spacca pancia ma solo con la fantasia, se sono malati di incurabile onestà,  e non hanno latente una qualche predisposizione a delinquere.
Prima o poi la giustizia terrena arriverà anche per i negrieri moderni, come a Norimberga per i nazisti assassini.
I muri, impedendo ai poveri di emigrare, non li espongono allo sfruttamento dei negrieri e dei caporali. Per non parlare dei vampiri a norma mai estinti nemmeno nelle "democraticissime" istituzioni. Peraltro  i muri non impedirebbero ai ricchi, che volessero fare i filantropi, (e non i negrieri o strozzini camuffati) di farli sul territorio e a vantaggio dei popoli poveri e non a danno e spesa di altri poveri. Italiani in primis.
Anche perché, chi approda nei porti italiani, salvo pochissimi vecchi bambini e donne incinte, non ha assolutamente bisogno di aiuto, anzi è in grado di produrre per una intera famiglia e contribuire pagando le tasse.
I veri bisognosi di aiuto sono quelli che restano in Africa abbandonati da chi parte per l'Europa rincorrendo il miraggio del lavoro e del salario dignitoso  che mai vedrà. Posto che i nostri laureati si accontentano di €400 nei call center. O la valigia per emigrare.
E sono già fortunati così, visto che in Italia abbiamo 5 milioni di poveri, il 40% di giovani disoccupati e in Europa nessuno vuole accogliere migranti.
Perciò questa immigrazione fuori controllo, che puzza di genocida tratta degli schiavi, dovrebbe essere perseguita dalle magistrature europee e mondiali dei diritti dell'uomo. Ma mi sa che da quelle parti la puzza di schiavismo non è ancora arrivata.
Ciò che si spende qua arricchendo negrieri veri e filantropi falsi per mantenere inoperoso un immigrato in buona e in ottima salute, basterebbe per curare e sfamare 10 poveri vedi  e malati veri in Africa. 
Lo spreco di denaro pubblico è un crimine perché è fatto a danno di milioni di disoccupati, o di lavoratori sfruttati e malpagati, italiani e europei, a cui da decenni si nega un decente futuro, ma sì abbonda in tasse per finanziare sprechi e ruberie di Stato.

lunedì 10 giugno 2019

Il progresso ecoassassino quanto ci costa?


L'umanità ignorante e povera è sopravvissuta diecine di migliaia di anni. Ora quella super istruita, super progredita, super civile e stramiliardaria c'è il serio rischio che si estingua per una ragione semplice semplice.
Il pianeta terra non ha frequentato giurisprudenza, ma non si lascia derubare dagli umani, ormai lanciati a consumare più risorse di quante ne produrrebbero lavorando la terra e rendendola produttiva.
Per compensi faraonici progettano a tavolino lo sfruttamento del lavoro altrui, la rapina o la devastazione delle risorse naturali, invece di buttare il sangue in proprio zappando la terra, allevando animali, curando boschi, pescando.
Agguantano profitti più per distruggere aria acqua e terra che per fertilizzarla e produrre cibo per tutti.
Il furto di risorse che non provengono dal duro lavoro materiale è stato possibile in 100 anni di "progresso" scientifico e tecnologico assassino. La filosofia più remunerativa in questi anni è stata distruggere di più per arricchire di più.
Ora il pianeta sta presentando il conto e non minaccia di uccidere sfaticati avvelenatori e devastatori, ma di notificare all'umanità uno sfratto definitivo.
Rassegnatevi. Persino banchieri e assicuratori ladri si lasciano derubare. Il pianeta terra no. Chi vuole vivere da ladro di risorse naturali, chi vuole fare profitti astronomici generando inquinamenti e devastazioni ambientali, anziché vivere di stenti e di duro lavoro, dovrà vedersela con sconvolgimenti apocalittici di cui abbiamo già i primi assaggi.
I sapientoni che credono di saper asservire la natura a l'uomo distillando ricchezza crescente, impoverendo, avvelenando e uccidendo il creato con veleni di tutte le razze, interrati e bruciati, montagne di spazzatura quanto grattacieli e isole di plastica in mezzo all'oceano, hanno fatto i conti senza l'oste.
Io non so se il nonno del mio amico dott. Luciano Pallini avesse una profonda e doppia cultura ecologica ed economica, ma con 4 parole ha insegnato al nipote che non è igienico vivere da ecoladro ed ecoassassino. E io lo ringrazio di avercele ricordate in un commento Facebook, per noi illuminante e che gli fa onore.

Luciano ha scritto: 
"io ho imparato l'economia dal nonno contadino (mezzadro, neanche proprietario). stringere la cinghia e lavorare, lavorare. Nessuno regala nulla."

Infatti la politica ci consente di arricchire derubandocci a vicenda e derubando il creato perché più ricchezza produciamo, più ricca è l'imposizione tributaria a vantaggio della classe dirigente parassita, corrotta e ladrona. Ma alla natura il progresso cleptomane gli va di traverso e si vendica di conseguenza.
Ormai è lapalissiano; la zappa ha salvato l'umanità, invece la scienza asservita al mercato criminale ne sta mettendo in forse il futuro.
La terra non porge l'altra guancia: l'uomo idiota le ha dichiarato guerra a colpi di devastazioni e avvelenamenti chimici e persino radioattivi, speriamo ci consenta almeno in extremis di firmare l'armistizio.

sabato 1 giugno 2019

Gli estremismi politici destri e sinistri non portano pace


Mutuando da Oscar Wilde, mi verrebbe da suggerire sommessamente a comunisti e liberali, che "la vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri". 
Vi siete palleggiati tutti i poteri italiani possibili e immaginabili per 74 anni e non vi sono bastati per scongiurare il rischio (da voi stessi paventato) di involuzione totalitaria,  passando per il giustizialista e antifascista Luigi Di Maio e per l'anticomunista Matteo Salvini ma in "odore" fresco fresco di fascismo, da che ha operato lo strappo dal vecchio potere politico "ambidestro" e ha stipulato un contratto di ferro con Luigi Di Maio.
Finché Salvini si è reso organico per 20 anni alla conservazione del sistema ping pong fra comunisti e liberali, ha odorato di democrazia lontano un miglio, poi a sentire la nostra migliore intellighenzia gli è venuto addosso un tanfo di fascismo e persino di nazifascismo.
Forse è il caso di consigliarvi un navigatore satellitare apolitico, perché ogni volta che siete fermamente convinti che si debba sterzare a sinistra, finite per far deragliare i consensi e il potere a destra, e se sterzate troppo a destra, consegnate infiocchettato  il potere alla sinistra. Invece del sogno, per voi, ma soprattutto per la massa dei poveri, dei deboli e degli indifesi realizzate l'incubo.
Peggio di autisti alcolizzati non vi riesce proprio di tenere la strada, seguendo una linea intermedia fra le esagerazioni suicide, omicide e genocide di sinistra e di destra, a giudicare da come avete ridotto l'Italia e gli italiani.
Quindi mi auguro che gli attuali autisti italiani impegnati nell'incasinato contesto UE, abbiano imparato dalla tragica storia del secolo scorso come usare il volante del potere per non riportarci a sbattere.