sabato 26 novembre 2022

Nel mercato il denaro è chiave o piede di porco?


Ogni essere umano abile al lavoro produce o vende beni, o rende servizi, per procurarsi il denaro necessario a comprare da altri almeno ciò che gli è indispensabile per vivere. E tutti i guai che oggi affliggono il genere umano, forse sono iniziati cambiando forma di scambio: da baratto a mercato.
Da quel momento tutti gli esseri umani per procurarsi di che vivere, sono costretti a produrre beni o rendere servizi utili o graditi a chi, avendo potere finanziario, è liberissimo di accettare o rifiutare lo scambio merce o servizio contro denaro.
Quindi non è più chi ha fame, ma chi dispone di denaro a condizionare la qualità e la quantità della produzione di beni e servizi. Chi ha fame, perché non lavora e non ha denaro, può solo sperare di vivere degli avanzi altrui. E oggi in Italia, (finché dura?) di reddito di cittadinanza, altrimenti o ruba o muore.
Un ristoratore non produce cibo per chi ha fame, ma per chi dopo mangiato è in grado di pagare il conto. E se lascia pure la mancia, è doppiamente gradito e riverito.
C'è il serio rischio che passando dal Baratto al Mercato, l'umanità abbia fatto un passo e mezzo nell'abisso, perché ha eletto a tiranni assoluti dell'umanità, non i possessori di cultura e quindi di idee intelligenti in funzione del bene comune, ma solo i possessori di denaro. E col denaro, "chiave universale del mercato", a parte i santi del quadro, si compra tutto.
Se qualcuno si propone da filantropo senza portafoglio, per alleviare la fame dei poveri o proteggere i deboli e gli indifesi di tutte le razze, con i soldi dei ricchi, sta abusando della credulità popolare da grandissimo truffatore.
Lui lavora per prostituirsi al soggetto più danaroso disponibile, magari amministratore di multinazionale o super banchiere.
Questa è la ragione per cui, fatte salve rare e illustrissime eccezioni che non mancano mai in ogni angolo del pianeta, gli intellettuali sono condannati a sfornare genialissime idee produttive per banchieri e multinazionali, ma mai uno straccio di idea perequativa capace di alleviare la fame dei miliardi di poveri che popolano il pianeta, ridistribuendo la ricchezza dei Paperoni trilionari sottratta ai poveri per appropriazione legalizzata. (Vedi caro gas e caro bollette che ci sta ripulendo prima della guerra in Ucraina). Mentre in Italia il reddito di cittadinanza e già entrato in coma irreversibile.
Se un economista, per proteggere la classe media da rischio impoverimento, andasse da un banchiere a vendergli un'idea perequativa che salva i poveri a spese dei ricchi lo prenderebbero a pomodori e uova marce in faccia.
Questa è la ragione per cui oggi il mondo della cultura produce più catastrofi che soluzioni per l'umanità. Perché nessun intellettuale può sognarsi di introdurre nel sistema sociale idee che non facciano da volano a l'accumulazione della ricchezza dei ricchi a danno dei poveri o del fisco, e quindi dell'intera collettività onesta che non può sottrarsi al dovere contributivo.
Né può sottrarre la classe media all'impoverimento in caso di calamità, carestia, epidemia o guerra, come sta succedendo adesso in tutto l'occidente Italia in primis. Perché la ricchezza posseduta dalla classe media viene usata, (come nella attuale economia di guerra) da ciambella di salvataggio per i lupi del mercato e della finanza.
Quindi, per salvare l'umanità, gli intellettuali che sono alla sorgente del sapere, del progresso e della civiltà umana, dovrebbero tenersi a rispettosa distanza dagli operatori rapaci del mercato.
Dovrebbero farsi finanziare direttamente dai cittadini che hanno bisogno di giustizia, se hanno ragione di fidarsi della onestà intellettuale di chi offre il proprio servizio ai poveri bisognosi, per non prostituirsi ai ricchi voraci.
Mezzo secolo fa, c'era ancora qualche professore o professionista che accettava di essere retribuito o ringraziato in natura, con forme elementari di baratto: dai contadini accettava olio, vino, legumi, verdure, frutti di stagione e qualche pollo ruspante; dai pescatori il pesce fresco; dai pastori ricotta, formaggio o l'agnello a Natale; e dai boscaioli la legna per il camino o il carbone per l'arrosto.
Ma su quello che oggi pretendono saggi, ricchi e potenti onesti fino alla lira e non oltre, meglio stendere un velo pietoso.

Che futuro potrà mai avere un popolo con lavoratori condannati alla precarietà e allo sfruttamento; intellettuali che nella burocrazia e nelle professioni si offrono da utili idioti o si vendono al miglior offerente, e una élite finanziaria e industriale tanto cannibalesca da ridurre i governanti in governati, piegando i poteri dello Stato a proprio esclusivo vantaggio e a danno della collettività?
Una risposta a questo rompicapo mi sembra abbastanza pertinente. 
Ma fate voi !!!
Franco Luceri

sabato 19 novembre 2022

Le sorti dell'umanità se le palleggiano cervelli e portafogli


Una scoperta scientifica non è mai buona o cattiva a prescindere. Se è impiegata a vantaggio della collettività è una benedizione; ma se è usata per arricchire pochi dallo sfruttamento di molti è più che maledetta.
Oggi gli scienziati che sono alla sorgente del sapere sarebbero in grado di cambiare la forma del pianeta da rotonda a quadrata; ma in complicità con industriali e banchieri, che da svariati decenni mettendoci la "grana" hanno la politica al guinzaglio, continuano a speculare nel commercio all'ingrosso di "aria fritta". 
Creano finti problemi e li conservano e incancreniscono traendo montagne di profitto (spesso esentasse) da finte soluzioni, perfette, come toppe peggiori del buco.
Salvo rare e illustrissime eccezioni, nessuno fa gratuitamente qualcosa per la salvezza dell'umanità e ancor meno del pianeta.
Qualunque idea onesta e geniale viene adattata e usata per acquisire o conservare vantaggi personali o corporativi, sfruttando la collettività, derubando lo Stato e avvelenando la natura.
E se il sapere non basta per fare soldi, c'è in aggiunta la barbarie della guerra per condannare allo sfruttamento o alla devastazione l'intera comunità mondiale.
I "sacerdoti del sapere" che hanno sufficiente potenzialità per migliorare la vita dell'uomo, dovrebbero essere obbligati per legge a vendere agli stati il loro armamentario di scoperte scientifiche, perché lo sviluppo tecnologico che ne deriva, sia a vantaggio di tutti. 
Invece, per fame di arricchimento e potere si "prostituiscono"; vendono i loro brevetti alle grandi potenze finanziarie e industriali che sfruttano tutto e tutti fino alla morte.
Sapete quando riusciremo a capire che della Scienza si sta facendo buon uso? Quando non verrà più impiegata per cercare e attuare singole soluzioni "ad personam, ad casta, ad cosca, ad consorteria", ma per tenere in buona salute l'intero pianeta, per liberare l'intera comunità mondiale dai "PROBLEMI  FINTI", creati apposta per sfruttarla e schiavizzarla.
Insomma, i nemici della natura e dell'umanità non sono solo gli imprenditori rapaci, sfruttatori, avvelenatori, evasori, elusori, corruttori e assassini, ma anche gli utili idioti che ai ladri fanno da palo: gli "scienziati" che li riforniscono di tutto l'armamentario perché il crimine sia portato a buon fine, all'insaputa della collettività che finisce derubata e schiavizzata.
Quindi, è evidente che le sorti dell'umanità se le palleggiano scienziati e imprenditori: "cervelli e portafogli". I primi, riforniscono il mercato industriale e finanziario di "PIEDI DI PORCO" per il furto con scasso e i secondi derubano e devastano "A REGOLA D'ARTE" umanità e pianeta.
Mentre la politica, al centro del manicomio, (con finta funzione psichiatrica) conta quanto un asino condannato a portare il carico della responsabilità altrui o finire al macello.
Franco Luceri

sabato 12 novembre 2022

Perché le belle idee ecoproduttive e perequative rimangono zitelle?


Nell'Occidente finto progredito e finto liberale, le idee "ecoproduttive e perequative" sono come le donne povere di dote, restano tutte zitelle. 
Chiunque osa proporre ad un industriale o a un banchiere una geniale idea perequativa oltre che produttiva, incassa una manciata di centesimi a titolo di elemosina manco fosse un accattone.
Banchieri e multinazionali sposano solo idee che garantiscono alto profitto e zero contribuzione. La delocalizzazione e i "paradisi fiscali" li hanno inventati loro per separare poche migliaia di lupi famelici, dai miliardi di agnelli affamati di cui si nutrono senza risparmio.
Quindi la politica che non seleziona e non finanzia con denaro pubblico, nell'interesse della collettività, le idee intelligenti che sforna il mondo della cultura (italiano in primis), è politica che protegge i lupi del liberismo selvaggio a danno di miliardi di esseri umani che languiscono e muoiono di povertà, malattia, sfruttamento, persecuzione, ingiustizia e ora c'è pure la guerra.
Il pensiero umano, (peggio se capace di un miracolo di giustizia sociale) non ha valore intrinseco. Ed è improbabile che il mercato sposi una idea che puzza di profitto bruciato tributariamente.
Quindi, un Galilei che avesse inventato la formula scientifica per salvare l'umanità, in assenza di finanziamenti pubblici, potrebbe solo prostituirsi al "generoso" mondo industriale o finanziario privato, per aiutarlo a fare profitti esentasse.
Perciò, i guai attuali per la comunità mondiale credo siano consequenziali al fatto che  da tre decenni comunismo e liberismo non sono più in competizione, ma compagni di merende. Sono tutti liberali doc.
Non fanno più politica finanziando la buona cultura; ma ingrassano schiavizzando i lavoratori e i piccoli imprenditori, a protezione dei lupi famelici del mercato e della finanza, ormai legittimati (a colpi di leggi ad personam) ad ingrassare sfruttando, devastando e distruggendo umanità e pianeta.
Insomma, per non farla lunga, temo che le idee filosofiche o matematiche siano come le donne vergini, hanno valore procreativo di civiltà, solo se un banchiere o un industriale, decide di ingravidarle finanziariamente, puntando sul loro valore formativo e produttivo. 
Ma voi provate ad immaginare se al mondo può esistere un Paperone che si precipita a finanziare idee che garantiscono ai poveri e agli immigrati una vita dignitosa a spese sue. Se esiste sta portando i libri contabili in tribunale!!!
Pensate davvero che in Italia stiano aspettando che la filosofia hegeliana maturi i cervelli, che la Meloni faccia una buona legge tributaria, e che Papa Francesco li induca a smetterla di ingrassare sfruttando, affamando e uccidendo poveri?
Io non me ne intendo; ma una cultura capace di conservare in vita gli agnelli rendendo vegetariani i lupi, temo rientri a pieno titolo nell'ordine dei miracoli.
Henry Ford pensava che il mondo ricchissimo di "brave persone" avesse un drammatico bisogno di "persone brave" per progredire; e la politica lo ha preso in parola. A colpi di istruzione e informazione ha zavorrato il mondo di diplomati e laureati bravi e pure bravissimi. Ma ahinoi, il conto alla rovescia per l'estinzione dell'umanità e la distruzione del pianeta e iniziato da un pezzo. Se con le "brave persone" ma ignoranti come capre si moriva di fame; con le "persone brave" e supermasterizzate si muore di sfruttamento, avvelenamento, esclusione, calamità, carestie, guerre.
Ora provate a chiedervi, perché le "brave persone" hanno prodotto per millenni montagne di civiltà immortali; se alle "persone brave" (se alle zitelle senza dote) è bastato mezzo secolo per seppellirci di barbarie e catastrofi?
Franco Luceri

sabato 5 novembre 2022

Il contenitore democrazia non regge più il contenuto


Viviamo in un mondo dove quasi tutti i popoli aspirano alla democrazia, (pure se esportata a cannonate) e dubitare della sacralità di questa quasi religione è a dir poco blasfemo.
Ma a rischio di far rivoltare Platone nella tomba, qua tenterò di dimostrare che il sistema politico democratico, in quanto contenitore di classi sociali libere di autogovernarsi, non è buono o cattivo a prescindere, ma risente della qualità e quantità del contenuto.
La crescita patologica di una classe sociale, mette in competizione selvaggia gli addetti, generando nel "contenitore" pericolose crepe di giustizia e carenza di risorse.
In Italia, in Europa e in tutto l'Occidente, la democrazia è diventa per i popoli una sorgente di calamità, un costo senza ricavo, per la crescita eccessiva di intellettuali, professionisti e burocrati che suppliscono alla carenza di risorse del mercato attingendole politicamente dallo Stato, a danno delle altre classi sociali meno istruite e meno potenti, chiamate a delinquere per pagare, o a suicidarsi se incapaci di rubare. (Vedi piccoli imprenditori italiani).
Posto che la politica è la soluzione dei problemi; chi non ha problemi (perché li previene o li risolve in proprio), non ha bisogno di politica. Berlusconi potrebbe fare tranquillamente a meno di rodersi il fegato da politico perché ha risorse finanziarie (prodotte da imprenditore) sufficienti per risolversi i problemi nelle sue successive 10 vite.
Che sia un singolo cittadino o un popolo, può dirsi democraticamente sovrano solo se è autosufficiente. E qualunque politica, che governando, attentasse alla sua autosufficienza e sovranità, invece di conservarla e difenderla, sarebbe tutto, meno che democratica.
Ora voi trovatemi su tutto il pianeta, un angolo sperduto, in cui la politica, inseguendo il miraggio della globalizzazione non stia attentando a l'autosufficienza e sovranità dei popoli, e persino alla vita.
L'umanità è così malridotta, che a milioni di persone, a breve, potrebbero mancare, non i beni e servizi di lusso, ma persino quelli primari: pane e acqua. Ora ditemi voi dov'è la sovranità dell'intera Italia e dell'intera Europa, posto che a Putin è bastato prima ritoccare il listino e poi chiuderci il rubinetto del gas per mettere nei guai l'Europa e far retrocedere l'Italia da potenza industriale a repubblica delle banane. 
Oggi a rischio povertà in Italia non sono soltanto i lavoratori poveri perché poco istruiti e malpagati, ma anche la classe media diplomata e laureata che in una vera democrazia avrebbe dovuto essere la mente "pensante" che rende produttivo e perequativo il sistema sociale, e non la mano rapace che lo deruba e lo affama, fino a trasformare i cittadini in sudditi.
Se gli italiani hanno fatto ricorso alla democrazia per perdere la sovranità, e ora 5 milioni di poveri rischiano seriamente la vita e altri 10 sono sull'orlo del baratro povertà, il governo del popolo sovrano dove e quando lo avete visto passare !
Ormai la democrazia è un contenitore che trabocca di carnefici e vittime private e pubbliche, perché la politica è esercitata come qualunque altra professione per conservarsi la clientela elettorale dipendente e sfruttabile, dando  ai problemi sociali solo soluzioni finte, conservative, truffaldine e persino criminali.
Ogni addetto ai lavori professionali e politici cura "amorevolmente" la propria clientela di: discenti, lettori, telespettatori, pazienti, clienti, utenti, elettori e contribuenti, perché abbiano in ogni istante della loro vita, urgente e insostituibile bisogno di un "servizio professionale, politico, burocratico, finanziario truffa".
La politica ha capito perfettamente come conservarsi il potere e speculare arricchimento crescente, e lavora, al pari di qualunque altra professione, anzi meglio, per evitare che il popolo, diventando concretamente autosufficiente e sovrano, possa fare a meno della costosa classe politica, finta democratica, e la metta in cassa integrazione prevenendo o risolvendo i problemi in proprio, alla Silvio maniera.
Franco Luceri