domenica 27 dicembre 2020

Sulla bilancia sociale trovi quello che metti.


Dipende da ciò che finisce sui piatti della bilancia sociale, se in democrazia ne viene fuori la civiltà o una brutta copia della barbarie.
Se la maggioranza che può scegliere a chi affidare il governo e come autogovernarsi, ha l'intelligenza di farlo in funzione del bene comune ne viene fuori della buona politica altrimenti è macelleria sociale a tutto campo.
Se il piatto del governati è composto da una maggioranza poco qualificata o molto egoista, ciò che finirà sul piatto dei governanti sarà di pari "dis-valore". Gli si attribuirà grande potere legale ma scarso potere reale: gli metteranno sotto il naso un elenco spesa ricco e in mano un portafoglio povero. 
Come quel coniuge, che il giorno del suo compleanno ordinó alla moglie casalinga squattrinata un pranzo luculliano per festeggiare in compagnia di tutta la sua razza, ma invece di consegnarle il portafoglio le chiese un po' di spiccioli per autobus e sigarette.
Naturalmente la festa fini proprio come il governo italiano affidato alle "casalinghe squattrinate", ricco di potere legale, cioè autorizzato a spendere e a spandere da matto, ma con l'obbligo di auto approvvigionarsi di contanti sia pure a strozzo, senza mettere mano ad alcuna imposizione tributaria e men che meno ad una patrimoniale che farebbe fuggire a gambe levate anche i neonati Paperoni in fasce.
Insomma domandiamoci se un popolo stupido o l'egoista, e perciò pieno di debiti e di guai, possa essere governato da una classe politica intelligente, ma senza un adeguato PIL tassabile (come ora in tempo di pandemia), o impedita a tassarlo, persino in tempo di vacche grasse come nella Prima Repubblica
L'Italia è messa in queste pietose condizioni: nel piatto della maggioranza c'è scarso quoziente intellettivo e l'opposizione finge di sgomitare per farsi spazio, ma di sicuro la catastrofe attuale non ha alcuna voglia di governarla perché finirebbe nelle stesse pietose condizioni
Di conseguenza, i governanti che accettano di governare una realtà ingovernabile non possono che avere identico peso specifico dei governati. 
Un potere legale tirannico e senza opposizione, (che gli consente di sfornare leggi decreti e regolamenti e ora pure dpcm, alla velocità di un bottonificio); ma il potere reale (finanziario e fiscale) resta quello di sempre: da mercato rionale delle pulci.
Che un popolo sia minacciato da calamitá, carestia, epidemia, guerra o recessione non fa differenza: il potere di chi governa non cambia. Il premier non è chiamato a scegliere in funzione del bene comune, ma obbligato a saziare 2 razze di insaziabili: burocrati e banchieri.
E quindi, aspettarsi miracoli da un governo con questo ridicolo potere reale, è un po' come credere nel volo degli asini.
Franco Luceri 

lunedì 21 dicembre 2020

In Italia le estorsioni sono eccezione o regola?


Per anni ho tentato inutilmente di capire, perché lo Stato italiano, pur considerando inadempienti al 99% gli imprenditori, compresi i venditori di bruscolini e caldarroste, si sia fidato a tal punto da promuoverli in massa "sostituti d'imposta", come dice esattori di tasse dovute allo Stato da dipendenti e clienti.
Forse, ma vorrei proprio sbagliarmi, per acquisire, raggirando  la Costituzione, in aggiunta al titolo sacrosanto di creditore dei lavoratori pubblici, a cui garantisce lavoro e salario, quello fuorilegge di socio delle imprese private, per poter pretendere una parte dei profitti presunti da quelle che a fine anno non è riuscito ad accoppare.
Quindi potremmo dire: "Fatta la legge costituzionale, trovato l'inganno politico". Perché sarebbe fuori legge per qualunque Stato di diritto tassare gli imprenditori se non fosse certo, e al di là di ogni ragionevole dubbio, che l'impresa ha prodotto profitti grazie allo Stato che ha reso il mercato recettivo per i lavoratori e produttivo per le imprese.
Ma uno Stato come l'Italia che è alla bancarotta da tempo immemorabile, come può arrogarsi il titolo di socio dei lavoratori e degli Imprenditori, se l'unica politica che conosce e attua pervicacemente da decenni nei confronti dei laboratori sfruttati e malpagati e delle piccole imprese è fatta solo di rapina finanziaria e tributaria, e di istigazione al suicidio?
Le tasse DOVREBBERO essere il corrispettivo per un servizio pubblico realmente incassato dal cittadino e grazie al quale ha ottenuto un giusto salario, o conseguito un onesto profitto.
L'imprenditore, il lavoro se lo inventa da solo spaccandosi il cervello. Finanzia l'impresa indebitandosi fino alle orecchie e gli incassi che ottiene zigzagando fra sprechi, furti, truffe e corruzioni politiche, trappole legislative, inadempienze e danneggiamenti burocratici e Banchieri "filantropi", quando tutto gli va da Dio, coprono parzialmente le spese e quindi non rendono profitto tassabile.
Ma lo Stato tassa anche quelli che hanno deciso di consegnarsi al Creatore. Gli svuota la borsa, sapendo bene di ghermirgli la vita.
Forse è il caso, prima che sia tardi, che gli addetti ai lavori si domandino in che misura le imposizioni tributarie italiane sono rispettose della Costituzione.
Perché, marchiare evasore e quindi ladro di stato un imprenditore onesto, anche per tasse non dovute, notificate in ritardo o fuori dalla sede legale, e prima che un magistrato ne abbia accertata senza ombra di dubbio la disonesta inadempienza, è come sbarrargli la via del credito bancario e offrirlo in pasto agli strozzini.
Se questo genere di politica e giustizia è da Stato di diritto, perché rispettosa della Carta Costituzionale, io, a dir poco, sono Alice nel paese delle meraviglie.
Franco Luceri 

lunedì 14 dicembre 2020

Dove la ricchezza è concentrata la democrazia è decomposta.


Magari non c'è traccia di dolo, ma in Italia abbiamo da decenni la dittatura  "comuliberista". I finti comunisti riciclati caporali, "pescano" schiavi per i finti liberali che li sfruttano, fanno profitti e compensano generosamente il caporalato sindacale e politico falso comunista e mascherato liberare. 
E se i comunisti sono di fatto commercianti all'ingrosso di schiavi, per conto dei liberal schiavisti che li sfruttano al dettaglio, vuol dire che in Italia è saltata la democrazia: la maggioranza è in ottima salute, ma è deceduta l'opposizione. 
Comunisti e liberali hanno smesso di essere alternativi e sono diventati reciprocamente complementari: "compagni di merende". 
Ora voi mi chiederete di giustificare questa pesante accusa. E io ci provo allargando l'angolo visivo.
Per caso sapreste indicarmi uno Stato Democratico tra i 5 o 10 più grandi produttori di ricchezza del mondo che abbia usato l'immenso potere finanziario per ridurre il numero dei poveri e aumentare quello dei ricchi? 
Non angustiatevi, non esiste. In ogni angolo del pianeta, America compresa, esportatrice di democrazia a cannonate, (e Cina forse ad "untorate?"), la politica ha la finalità opposta. Allarga la platea dei poveri accumulatori  di fame e restringere quella dei ricchi accumulatori di profitti. Voi, in questo genere di politica mondiale "Pro Paperoni", ci trovate qualcosa di legalmente democratico? Se si, complimenti! io no. 
Ma quel che è peggio, in Italia non sono i comunisti che hanno arruolato i liberali da salvatori di poveri; ma i liberali rapaci della finanza e del mercato mascherati da comunisti come fossimo in un perenne carnevale, che hanno appaltato agli utili idioti comunisti, decomunistizzati, la "tratta degli schiavi" nazionali e d'immigrazione. E non c'è spreco di forza di catene e di armi per andarli a rubare in giro per il mondo. Piovono in Italia come la manna dal cielo attirati dall'esca avvelenata dell'accoglienza e dell'integrazione che sul suolo Italico, non tarda a tramutarsi da sogno in incubo, da giustizia in crimine. 
Perché i finti liberali rapinano la borsa e la vita a laboratori e mini imprenditori inermi come ebrei da sterminare con quattro mosse vincenti. 
Erogano servizi pubblici da terzo mondo, giustizia a babbo morto, e arraffano tassì e tasse rapina anche da chi non ha più gli occhi per piangere. 
Pronunciare ancora la parola democrazia in Italia è una bestemmia. In nessun angolo del pianeta è mai esistita una democrazia senza la sinistra che si oppone alla destra o la destra alla sinistra. 
I nostri governi "ambidestri" (palesi o occulti) sono la prova provata che in Italia, chi ha voglia di opposizione, può solo opporsi a se stesso o cercasi in giro per il mondo qualcosa che non puzzi di democrazia in decomposizione. Di avanzato cannibalismo "democratico".
Franco Luceri 

lunedì 30 novembre 2020

Dichiarando guerra all'invisibile, si vince qualche battaglia, non la guerra


Faccio una ipotesi da ignorante che vorrebbe capire e correggetemi se sbaglio. Il sistema immunitario è la guardia del corpo o se vi piace di più il portinaio che autorizza o vieta l'ingresso nel corpo umano a microrganismi  ritenuti infettanti: virus batteri funghi e simili. Ma non è detto che lo siano. Perché se fossero realmente assassini, senza ospedali medici e farmacie l'umanità non sarebbe sopravvissuta 3 milioni di anni.
Quindi nessun uomo corre rischi mortali finché il suo sistema immunitario è in buona salute. Si ammala quando questo è malato. Infatti i bambini sono pressoché immuni alla maggior parte degli infettanti che per gli adulti non in perfetta salute sono causa di morte.
Quindi, esisteranno pure i virus democratici capaci di infettare qualunque essere umano senza eccezioni. Ma di regola, a rendere infettabile o no è la condizione di salute di ogni singolo umano. Se è portatore di altre malattie non curate o mal curate è esposto ad infezione spesso curabile ma a volte mortale. Se invece è in buona salute, l'infettante che riuscisse a penetrare nell'organismo schiatterebbe lui.
Quindi l'unica cosa da tenere in buona salute o da curare negli umani è il sistema immunitario che fa da guardia del corpo, da portinaio, da cane da guardia, da forze armate biologiche in servizio permanente effettivo in qualunque essere umano vivo e in buona salute.
Dare la caccia a un virus a livello planetario è come riempire un condominio di sensori per prendere un singolo ladro con le mani nel sacco. Ma istigare al furto altri miliardi di ladri (leggi virus batteri funghi e simili) lasciando il condominio spalancato, cioè il corpo umano indifeso o maldifeso. Perciò, credo che sarebbe poco intelligente, se non socialmente devastante omettere di curare decentemente gli uomini e poi pretendere di combattere o peggio di curare la natura che da miliardi di anni sa curarsi da sé.
La mia conoscenza della materia è tutta qua, zero o sottozero. Se a qualche addetto ai lavori risultano sbagliate le mie rozze intuizioni e deduzioni, e ha voglia di farmi cambiare opinione batta un colpo ma senza presunzione perché in campo pandemico i geni non si sono ancora visti.

lunedì 16 novembre 2020

Da quando il mondo ha iniziato ad "avanzare" a marce indietro?


Il mondo è diventato un gigantesco carro bestiame guidato da eserciti di macchinisti ubriachi, che spaparanzati in lussuose carrozze di prima classe fingono di guardare avanti, ma ci ricacciano indietro e urge fermarli.
Non perché io abbia fretta di scendere, (non ci penso nemmeno),  ma prima che alla gente incominci a venire il prurito alle mani e butti dai finestrini chi lo guida verso l’apocalisse.
Da alcuni decenni il potere è scivolato dalle mani sporche dei legislatori corrotti, a quelle insanguinate dei governanti, che promettono vita e garantiscono morte a 360° ad un numero crescente di poveri e di indifesi.
Per oltre mezzo secolo i generali, al servizio della politica “illuminata”…. a kerosene, hanno esportato democrazia a cannonate ed è sparita la democrazia. Vedi recenti elezioni americane. Il paese dei grandi esportatori di autogoverno, diritti, libertà, non sa ancora chi ha vinto le elezioni.
I professori hanno distribuito a piene mani cultura; e ora, di scienza e coscienza degne di questo nome, si sono perdute pure le impronte digitali.
I giudici si dedicano da tempo immemorabile alla contabilità dei delitti, e garantiscono solo “eccellente” giustizia a babbo morto.
Sulla giustizia sociale poi, curata dai sindacalisti in funzione della massima occupazione, c’è solo da stendere un velo pietoso. 
E per i servizi pubblici di tutte le razze (vedi Italia….. altro che velo) procuratevi un telone da circo perché il tanfo di marcio che ne viene fuori da lì, è a dir poco pandemico.
Altro ventre molle della società sono i “prenditori” ex imprenditori, che per continuare a fare profitti sono disposti ad avvelenare e uccidere in un colpo solo pianeta e umanità, assicurando “perfetta” conservazione alla porcilaia dei poteri di qualunque razza e colore.
E sui banchieri che sono i burattinai detentori del potere reale, più che un trattato di criminologia servirebbe una collezione di enciclopedie. Ma entrare in rotta di collisione con il mondo globalizzato, rapace e spietato della Finanza, a tutt’oggi protetto e blindato a prova di bomba atomica, da cultura, politica, giustizia e mercato, è come abbaiare alla luna.
È così potente e intoccabile, che ha avuto la forza di sfruttare e sfasciare il sistema sanitario italiano, che oggi, dopo decenni di diete dimagranti, e con la pandemia in corso, ha serie difficoltà non a salvare i malati, ma addirittura la vita del personale sanitario ormai drammaticamente carente di uomini e mezzi.
E proprio per scongiurare il collasso della sanità, la politica italiana, ormai a guida UE-BCE, rischia di ridurci alla fame a colpi di lockdown, con conseguente rischio di guerra civile.

Franco Luceri

giovedì 12 novembre 2020

Giuseppi dove vai se il portafoglio non ce l'hai?


Qualunque scelta politica comporta utile e danno; ma il mondo inadempiente della cultura italiana, (scuola e stampa in primis) non ha ancora provveduto a fare un confronto obiettivo fra sovranità monetaria pubblica e privata. 
Perchè, chi non mastica bene di finanza, possa capire se è più giusto lasciare al popolo la proprietà della moneta o cederla ai banchieri privati con piena libertà di stamparla e se conveniente prestarla.
E  ora, con l'Italia e il mondo sotto attacco pandemico, non sappiamo se è giusto che siano le banche private a gestire la sovranità monetaria, con diritto insindacabile di finanziare chi ha bisogno, o lasciarlo fallire o morire; oppure è giusto che il potere finanziario ritorni al popolo e quindi ai suoi rappresentanti politici che hanno il dovere di salvarlo fisicamente ed economicamente. 
Come può fare tutto questo un Premier senza portafoglio, senza finanziamenti certi, tempestivi e sostenibili, e senza il potere di emettere moneta mancando di sovranità monetaria pubblica?
Se il marito mette in mano alla moglie l'elenco della spesa per il pranzo di mezzogiorno deve allungarle il denaro necessario se vuole che la moglie adempia correttamente al dovere di nutrire i familiari. Perché se si aspetta che a tutto ciò provveda senza denaro è matto da legare, oltre che potenzialmente assassino.
È vero, in condizioni sanitarie ed economiche normali, concentrare in mano ai politici potere finanziario e potere politico potrebbe istigarli alla tirannia.
Ma quando un intero popolo è sotto attacco pandemico, e perciò ricco di malati e di falliti, far dipendere (come si è fatto in Italia per un quarto di secolo) le scelte politiche, persino in materia sanitaria, dalla schizofrenia finanziaria mondiale, pullulante di strozzini e speculatori a caccia di popoli da depredare (non certo di morti da seppellire e falliti da sfamare), è uno schifosissimo crimine contro l'umanità: anzi sarebbe tentato genocidio da perseguire, se in Italia la giustizia pro-vittime non fosse diventata roba esclusiva dell'altro mondo!
Franco Luceri 

lunedì 9 novembre 2020

La cultura umana si è evoluta da scienza a matta-scienza.


Chi ha indotto l'Umanità a credere che filosofia e matematica siano scienze separate e indipendenti, ha innescato quel processo autodistruttivo che si direbbe generato dalla politica, ma è imputabile alla "fanta-scienza" e persino alla "matta-scienza", che ora sta rendendo all'umanità frutti copiosi e assassini: calamità sempre più devastanti, epidemie, pandemie, carestie, povertà e ingiustizia sociale a vagonate.
Proprio perché i popoli sono passati dalla civiltà prima pensata dalla filosofia e poi realizzata dalla scienza; a quella opposta, prima realizzata dalla scienza con devastazioni apocalittiche sociali e ambientali, e poi affidata al pensiero filosofico, anzi ideologico e persino teologico; che, quando tutto ci va da Dio, mette riparo ai danni socio ambientali della scienza, con toppe finanziarie e fiscali peggiori del buco. 
Altre cambiali e altro debito pubblico, ereditato dai padri, lievitato a regola d'arte da cacasenno, arruffapopoli e strozzini, e imposto da irrinunciabile eredità ai figli, fingendo di non sapere che indebitare gli umani prima che nascano, è un criminale attentato alla loro pace sociale.
È l'unico modo, questo sì, scientificamente perfetto, per sfruttare, schiavizzare e uccidere Popoli e Stati da tiranni sanguinari, a norma di legge !!!

martedì 27 ottobre 2020

Ai Banchieri si può affidare la borsa non la vita


L'attuale uragano pandemico sta spazzando via l'intera civiltà umana, prima e dopo Cristo. E sta dimostrando, senza ombra di dubbio, che tutto il meglio della cultura filosofica, matematica e teologica fin qui approdato, essendo incompatibile con le leggi della natura, non è in grado di cavare manco un ragno dal buco e promette di salvare l'Umanità. Basta un virus invisibile per portare distruzione.
Non servono più i cannoni, i missili terraria, le testate nucleari, le portaerei o i carri armati. Basta un virus e la guerra è vinta.
Ormai, pandemia permettendo, la civiltà umana va reinventata dall'asilo al cimitero. Cultura, politica, giustizia, mercato, finanza e religione compresa si sono dimostrate incompatibili. Posto che nemmeno alle acquasantiere delle chiese è consentito svolgere la loro funzione complementare, senza il rischio di trasformarsi in pericolosi veicoli di unzione pandemica.
Insomma, ciò che presuntuosamente viene definito scienza e potere, non salva più nemmeno gli scienziati, sta crollando come la torre di Babele e nessun popolo se la sta cavando a costo zero. Gli stati a rischio default oggi si sprecano. Quanti morti per fame e malattia ci potrebbero essere da qui alla fine del problema, forse lo sa solo Dio.
Pensare che da sotto le macerie dell'intera civiltà cimiteriale possano spuntare tirati a lucido e felici come una pasqua solo banchieri e multinazionali è roba da manicomio criminale di Aversa.
Un sistema dove falliscono i popoli e gli stati e ingrassa solo la finanza, non ha niente di umano, niente di razionale e ancor meno di legale. 
Perciò, se almeno a Berlino c'è rimasto un giudice degno di questo nome, che batta un colpo, prima che le guerre civili o mondiali mettano a ferro e fuoco l'intero pianeta.
Dalla condizione attuale dei popoli si evince chiaramente che la sovranità monetaria può anche essere gestita dai banchieri, come fornitori di credito per il mercato, ma solo fino a quando riescono a tenere il mercato in buona salute.
Ma nel caso di calamità, carestia, epidemia, guerra, o quando la recessione è immutabilmente diventata regola e lo sviluppo eccezione, il denaro deve ritornare di proprietà del popolo sovrano se è tale come noi italiani, per atto costitutivo.
Chi sta morendo non può andare in giro per banche a cercarsi un recovery found a babbo morto, da incassare a fine pandemia, quando la bestia invisibile ha fatto strage di malati e di anziani ed economicamente di disoccupati e di falliti.
È ora che gli stati democratici si riprendono in fretta e furia la loro sovranità monetaria e stampino vagonate di trilioni da qui alla fine della pandemia se vogliono almeno tentare di salvare il salvabile.

domenica 18 ottobre 2020

Se la Corte Costituzionale non vede, i crimini a norma dilagano.


L'Italia non è la Patria dei galantuomini, né la BCE una consorteria di farabutti. Buoni e Cattivi sono mischiati ovunque. 
Ma togliere ad un popolo la proprietà della moneta, e ai politici democraticamente eletti il diritto di stamparla per soddisfare i bisogni primari dei meno abbienti, quando sono in condizioni di estrema e insanabile difficoltà, è idiota per non dire criminale, esattamente come spostare la puerpera a 1000 km dal neonato invece di accostarglielo immediatamente al seno, che per il piccolo esserino indifeso è l'unica sorgente di vita.
Lasciare in mano alla classe politica popolo territorio e sovranità perché ne realizzi uno Stato di diritto degno di questo nome forse non è privo di controindicazioni (vedi in Italia: Prima Repubblica).
Ma è a dir poco un crimine contro l'umanità, calpestare la dignità dei poveri privando il popolo, (come hanno fatto con gli italiani) della sovranità monetaria, e quindi del diritto di stamparsi il denaro necessario almeno ai bisogni primari dei meno abbienti: cibo, salute, istruzione, lavoro, casa, famiglia, invece di condannarlo a distruggere patrimoni, finire derubato, impoverire, sfasciare famiglie, rovinare figli, assassinare mogli, o rubare per carenza o assenza di risorse finanziarie, quando per calamitá, caristia, epidemia o per  l'immigrazione incontrollata e incontrollabile è a rischio guerra civile.
Forse l'Italia è già ad un punto di non ritorno, ma chi ha condannato gli italiani a morire di fame (con 5 milioni di poveri fissi, anche in tempi di vacche grasse, e la classe media a sfruttare poveri o delinquere per non retrocedere) prima o poi sarà chiamato a pagare il conto per i danni apocalittici e forse irreversibili a popolo, territorio e Stato.

sabato 17 ottobre 2020

Si può affrontare una pandemia a rate?


L'attuale pandemia da coronavirus nata in Cina ci dimostra che la scienza non ha soluzioni preconfezionate altrimenti non esisterebbero le emergenze. 
Perciò il diritto di stampare moneta, e finanziare la propria comunità scientifica alla ricerca di un vaccino non può dipendere da organi sovranazionali, ma deve essere gestito direttamente da ogni singolo popolo che ritiene di avere un problema.
Se oggi la Cina dovesse reperire dagli strozzini il denaro necessario per salvare il popolo cinese e proteggere da contagio l'intera comunità mondiale, non sarebbe più uno Stato sovrano ma un campo di sterminio.
Non si può togliere a nessun Popolo e alla sua classe politica democraticamente eletta, la sovranità monetaria, la proprietà della moneta, e il diritto di stamparla nella propria Banca Centrale pubblica, a proprio insindacabile giudizio. Non subordinabile ad autorizzazione esterna internazionale o sovranazionale dipendente da altri popoli più ricchi e potenti e non sempre amici che potrebbero avere interesse economico o politico a commettere un genocidio, negandola.
Qualunque limitazione alla sovranità monetaria di un popolo è un crimine contro l'umanità, ma che la potentissima Finanza mondiale ha ancora tutto l'interesse a non riconoscere come tale.
Prendete pure con beneficio di inventario quanto sopra perché non essendo un addetto ai lavori, io potrei pure sbagliarmi.
Ma questo è ciò che penso ora onestamente e liberamente. 
Domani non so.

Esiste una pedagogia per formare geni?


Per millenni la cultura occidentale è servita a formare persone e produrre cose di altissimo e rarissimo pregio. Ma da alcuni decenni sta devastando a tal punto il pianeta, da mettere in forse il futuro dell'umanità. 
E la ragione non è poi così cervellotica. La miscela geni-cretini (resistente a qualunque manipolazione pedagogica) è "made in Padreterno": decide Lui di quanti Galileo, Leonardo o Einstein va rifornita la massa dei diversamente geni condannata a sapere sempre di più ma a capire sempre di meno.
E pure ciò non basta a rinsavire gli umani, visto che il sistema scolastico italiano e direi mondiale ormai si arroga il potere di convertire l'intera fornitura di diversamente geni, in geni finti. E con i popoli e il pianeta al collasso siamo al "sisalvichipuò". 
Privo di titoli, il signor nessuno rimane ai margini del sistema sociale con braccia robuste al servizio dell'agricoltura, pastorizia, pesca, industria, commercio, o nettezza urbana. Ma se può esibire laurea e master, valorizzati e arricchiti da bustarella sottobanco, nemmeno stalin, hitler e mussolini associati potrebbero impedirgli di arrampicarsi fino al vertice delle istituzioni da classe dirigente acefala, sfruttatrice e tiranna. 
E provate voi a immaginare le vagonate di valore aggiunto che può produrre a vantaggio del sistema Stato, un cretino che può certificare, con titoli e mezzi di essere competente, anzi genio. Salvo poi, una volta agguantato il potere, offrirsi da utile idiota agli squali del mercato e della finanza o mettere all'incasso a colpi di bustarelle la forza schiavizzante del potere culturale, sociale, politico, economico di cui è "portatore malato".
Come dire, che l'istruzione, a colpi di finta formazione, asfalta la strada e accende semaforo verde per l'accesso alle istituzioni al gregge dei devastatori letali di popolo, Stato e pianeta.
E quando l'esercito dei "geni pubblici" ha occupato poltrone sedie e strapuntini, alla sparuta minoranza di intelligenti veri che da li non fosse ancora fuggita, non resterebbe che rassegnarsi e arrendersi, perché in democrazia non esiste progetto di risanamento o di buongoverno che si possa avviare o completare senza il consenso dei più.
L'enorme massa di geni finti pubblici e privati che avendo ricevuto dal mondo della cultura un vaso da notte chiamato cervello e il potere politico di metterlo a frutto a danno degli altri senza responsabilità, non se lo lascia certo disprezzare né deprezzare.

giovedì 15 ottobre 2020

L'istruzione non serve un c****.


L'istruzione non serve un c****. Se istruisci un popolo non puoi più schiavizzarlo da tiranno perché ti ammazza in quattro e quattr'otto. E se lo istruisci e lo informi democraticamente per lasciarlo libero, diventa ingovernabile. Non si lascia più guidare dalla politica sulla strada del BENE COMUNE, ma guida gli illusi del potere sulla via che ritiene migliore per sé.
Si attrezza di laurea e master a spese della collettività e poi corre a monetizarla all'estero a vantaggio di altri popoli magari nemici dell'Italia e degli italiani. Oppure si imbosca in lavori altamente retribuiti e scarsamente responsabili. Pubblici in primis.
La buona politica è quella che non asfalta una strada rendendola legalmente vantaggiosa, e non lascia l'altra sterrata, disseminata di trappole assassine  burocratiche finanziarie e fiscali. Sapendo bene che la maggioranza dei lavoratori batterà la strada dell'interesse personale, si riverserà su quella che troverà socialmente ed economicamente più vantaggiosa.
Gli acefali della politica italiana hanno fatto questo in 70 anni con l'avallo del sindacato dei lavoratori. Hanno asfaltato la strada del lavoro dipendente publico hanno spianato quella del lavoro privato e lasciato sterrata e assassina di onesti quella del lavoro autonomo, ottenendo così l'encomiabile risultato di un ingorgo di lavoratori disoccupati e una rarefazione dei lavoratori autonomi: imprenditori e professionisti onesti.
Ora servirebbe la politica opposta, quella che privilegia il profitto al salario per riportare a galla Italia che economicamente è già affondata da un pezzo. 
Ma aihnoi, i numeri per fare politica li hanno soltanto i lavoratori dipendenti che alla politica continuano a chiedere lo sgozzamento finanziario e fiscale dei padroni dimenticando che i padroni onesti li hanno già tutti accoppati, e i criminali che sono rimasti non sono più governabili né con le manette né con la ghigliottina.
Sono imprenditori mobili, più mobili di un pugile sul ring capace di schivare i colpi altrui e di assestare i propri. Hanno già il loro bravo paradiso fiscale e la valigia pronta per delocalizzare.
In democrazia la buona politica non si fa migliorando le scuole guida e distribuendo patenti, ma asfaltando uniformemente (leggi equamente) le strade a cominciare da quella del lavoro autonomo da cui ha origine l'incremento dei salari, la libertà e la giustizia sociale.
Perché qualunque altra soluzione ideologica comunista o liberale è un idiota abbaiare alla luna

mercoledì 14 ottobre 2020

L'evoluzione del genere umano: una colossale truffa finanziaria


Dio ci ha dotati di intelligenza per reperire i mezzi necessari a vivere interagendo col Creato. Ed è esattamente questo che hanno fatto i nostri progenitori rigorosamente analfabeti per 3 milioni di anni conservando e migliorando costantemente la razza umana.
Poi qualche genio ha inventato lo Stato. E i governanti per farci interagire nei sistemi sociali truffaldini  se non letteralmente criminali, perché dopo aver distrutto il creato rischiano di estinguere la razza umana invogliandoci a lavorare e guadagnare soldi per comprarci una casa un'automobile farci una famiglia procreare crescere figli. 
Ma niente di tutto questo è possibile se i singoli soggetti non accettano di rubare e corrompere i potenti.
Se pensano di ubbidire alle leggi morali lo Stato si arroga il diritto di sfruttarli di usarli da cavie di laboratorio e di ucciderli a proprio insindacabile giudizio lasciandoli senza lavoro e senza reddito che equivale a sopprimerli a norma di legge.
È tutta qua l'evoluzione scientifico-tecnologica, democratica e giuridica del genere umano: un genocidio alla luce del sole, o al meglio una colossale truffa finanziaria progettata dal mondo della cultura, legittimata dalla politica, e tutelata e benedetta dalla magistratura che avrebbe il dovere di ostacolarla e combatterla a protezione di milioni di cittadini che languiscono nella miseria per disoccupazione e dei piccoli imprenditori che rovinati da tassi usurari e da tasse rapina si tolgono la vita.

giovedì 8 ottobre 2020

La scienza ha sconfitto la povertà; ma ora chi sconfigge la ricchezza?


Una volta, il diritto alla vita di ogni singolo adulto dipendeva dalla sua personale volontà di imparare e lavorare. Invece ora è indipende dalla intelligenza, onestà e volontà dei singoli, ed è subordinato all'intero sistema Stato presunto democratico, ma iniquo parassitario sprecone corrotto e ladro, perché a sua volta è condizionato da istituzioni sovranazionali non sempre o non tutte amiche.
Ogni padre di famiglia che dovrebbe essere autonomamente produttivo, (essendo giuridicamente responsabile di ogni sua azione), oggi dipende dal mercato, dalla finanza e dalle istituzioni inefficienti e disoneste.
Dal collocamento scollegato, dalla cassaintegrazione o dal reddito di cittadinanza a babbo morto, per chi non ha santi in paradiso o potenti da corrompere, dal lockdown che ci vuole agli arresti domiciliari e morti di fame o dal tampone in quarantena.
E quando tutto, a fine pandemia, andrà da Dio, ed ogni singolo essere umano adulto sará pronto a contribuire al PIL Nazionale lavorando alacremente, il diritto alla vita dei singoli e dei popoli resterà sempre e comunque subordinato alla schizofrenica Finanza Mondiale. 
Ai SUPERPAPERONI che tengono in pugno i 200 Stati del mondo, usando da "piedediporco" nazionale, i BANCHIERI FILANTROPI e gli ESATTORI MADRE TERESA DI CALCUTTA per condizionare pesantemente i singoli premierini:  "i giuseppi nazionali", a danno dei poveri e a vantaggio dei ricchi.
Cosa ci abbiano fatto fumare, bere, o sniffare in 70 anni di "usurocrazia" per ridurci in queste pietose condizioni cavernicole, persino da diplomati, laureati, e masterizzati, col nostro entusiastico o rassegnato consenso, ancora mi sfugge.

domenica 4 ottobre 2020

Dietro la maschera del potere + mascherina anti covid, chi vuoi che si vergogni!


Destri e sinistri la smettano di beccarsi come condomini di un pollaio.
E hanno torto marcio entrambi, comunisti e liberali, perché non hanno nemmeno tentato di arginare gli errori che per sette decenni hanno imputato  e continuano ad imputare ai loro avversari politici.
E rimpallandosì le responsabilità hanno prodotto in questa povera Italia e a danno degli italiani un livello di devastazione morale e materiale mai riscontrato nemmeno durante la prima e la seconda guerra mondiale assommate.
Perché ha ragione la sinistra che accusa la destra di non aver saputo ingravidare il mercato di produttività e la giustizia di perequazione. Ma ne ha almeno altrettanta la destra che accusa la sinistra di non aver saputo insegnare agli italiani i doveri, la produttività e la responsabilità, pur avendo gestito in regime di monopolio istruzione e informazione, ma ha radicato nel cervello dei lavoratori peggio di gramigna l'ossessiva rivendicazione di diritti impossibili e nei lavoratori autonomi l'idiota rassegnazione a salvarsi dal fallimento evadendo o corrompendo politica e burocrazia, tanto da legittimare il potere corrotto e rapace ad essere forte con i deboli e debole con i forti.
E la musica continua inalterata anche dopo che gli italiani si sono dati una terza rappresentanza politica con il Movimento 5 Stelle che tenta di governare come l'ubriaco appena uscito dall'osteria, pescando a destra voti Liberali e a sinistra comunisti. 
Ora però col covid-19 hanno una nuova patata bollente da cavare dal fuoco a colpi di cambiali, prestiti, mutui, debito pubblico e PIL in caduta libera.
Insomma, i nodi settantennali sono arrivati al pettine, perché ora a rischio c'è la borsa e la vita dell'intero Popolo. E se politica, burocrazia, giustizia, mercato e finanza continueranno a beccarsi come polli di un pollaio, per l'Italia e gli italiani aihnoi non è previsto futuro.
Franco Luceri 

sabato 26 settembre 2020

Chi scommette sul fallimento altrui, vince. Ma alla fine perde Pantalone


A sentire gli addetti ai lavori, l'idea di democrazia che oggi è patrimonio dell'intera comunità mondiale è stata partorita 25 secoli fa. E in questo suo lungo cammino, chissà  guanti milioni di cervelloni si saranno arrovellati per risalire alle cause del suo costante malfunzionamento e predisporre soluzioni "socio-eco-compatibili".
Ma ahinoi, quanto a funzionalità i sistemi democratici lasciano ancora parecchio a desiderare; fatta salva qualche rara e illustre eccezione, per la maggiorparte dei popoli, le democrazie sono più matrigne che madri; anche se non c'è popolo al mondo che non sia orgoglioso della propria democrazia e (se bellicamente attrezzato), non si arroghi il potere di esportarla a cannonate nelle dittature e nelle monarchie.
Ma la democrazia è ancora ben lontana dall'essere il salvagente dell'umanità, che vorremmo, per una ragione semplice semplice. Nemmeno Dio è in grado di garantire che una ideologia politica restituisca di fatto ciò che promette a parole. 
Fare politica è come lanciare un sasso, se è giusta, centra il bersaglio: arriva alla soluzione, senza danni; se è sbagliata, al pari di un sasso lanciato da cani, (vedi comunismo è liberismo) rompe un vetro, e aggiunge danno a danno.
Ma peggio, prima che una scelta politica produca effetti concreti può passare un tempo così lungo da consentire al politico imbranato di scalare fino all'apice il potere e di incassare privilegi e guadagni astronomici, nonché la più assoluta impunità se la sua politica fa più danni che utili. 
Questo è il tragico paradosso delle democrazie: chi danneggia i popoli con una politica sbagliata ha il potere di incassare privilegi per sé ma non quello di fermare e di sanare gli effetti nefasti della sua malapolitica. Né il dovere di risarcire le vittime degli errori politici che sono all'ordine del giorno in ogni angolo del pianeta.
I danni prodotti da chi governa arricchiscono di consenso chi al malgoverno si è opposto; ma anche chi tacendo ne ha favorito il percorso sapendo di incassare vantaggi futuri.
E questa è la massima iattura per qualunque popolo Democratico. In quanto l'opposizione incassa consenso nel favorire le scelte sbagliate del governo e persino nel sabotare le giuste che potrebbero riconfermare al potere la stessa maggioranza.
Insomma le democrazie sono sbagliate perché negano un concetto fondamentale: non esistono politiche al 100% costruttive, e chi sbaglia dovrebbe avere il potere di correggere i suoi errori, non il dovere di passare la mano a soggetti il cui merito è di aver sostenuto o taciuto scelte sbagliate, sapendo bene di lavorare per il fallimento altrui e per il paradossale ed immeritato successo proprio.
Come lo è l'intera Europa e la BCE che sta strozzando i 19 stati che adottando l'euro le hanno trasferito la sovranità monetaria.
Col senno di poi lo hanno capito tutti l'errore di entrare nell' organismo sovranazionale UE senza sufficienti Istituzioni politiche, come denuncia uno dei principali artefici italiani d'Europa Giuliano Amato, che si domanda e ci domanda: " eravamo pazzi? ".
Certo che eravamo tutti svitati, eletti ed elettori, carnefici e vittime. E dopo fascismo, nazismo e comunismo, le catastrofi per i popoli d'Europa continuano, perché a porsi questa scomoda domanda, per due decenni è stata solo una risibile minoranza di non addetti ai lavori. Ma ora la pandemia e la fallimentare terapia lockdown, stanno trasformando per tutti il sogno Stati Uniti d'Europa in incubo default.
Speriamo che il seme del buon senso e della moderazione (finanziaria e tributaria) attecchisca e fruttifichi, per evitare di gettare il bambino insieme all'acqua sporca.

venerdì 25 settembre 2020

Sarà buona per i banchieri; ma alle banche basterà la mascherina?


Piano piano il covid sta convincendo l'intera comunità mondiale che deve ripensare anche il modo di cambiarsi le mutande se vuole salvare borsa e vita. Gli unici che si sentono esentati da qualunque cambiamento intelligente sono i Banchieri, che condizionando pesantemente la politica pensano di distillare maggiori profitti da questo terremoto economico virus-indotto.
Non hanno capito che la pandemia non è arrivata come una ghiotta occasione imprenditoriale per fare più profitti, salari, pensioni, interessi e tasse per tutti, ma come la peggiore catastrofe finanziaria planetaria.
Ora i banchieri se vorranno salvarsi le casseforti, dovranno svuotarle velocemente per finanziare a fondo perduto la borsa e la vita a l'intera comunità mondiale, prima che il mercato si afflosci come una ricotta malfatta, sotto il peso di mancati profitti e vecchi debiti impagabili e travolga la miope finanza mondiale come uno tsunami.
A livello planetario, i profitti finanziari e tributari sono rimandati a quando la scienza renderá esecutivo lo sfratto al covid-19 e il ritorno alla vita per 7 miliardi di umani. 
Se, saggi ricchi e potenti non prenderanno coscienza di ciò, per tutti, dal barbone al banchiere, il futuro sarà un gigantesco punto interrogativo.

martedì 15 settembre 2020

I parti trigemini dei coniugi cretini.


Di mamme, orgoglio dei papà, ne abbiamo tre razze: quella degli intelligenti ormai vicina alla menopausa; quella dei cretini, in servizio permanente effettivo in sala parto; e quella dei mostri, che dopo 10000 anni di parti gemellari, da un secolo sta arricchendo l'umanità di "miracolosi" parti trigemini. 
Alla coppia dei devastatori seriali: "i ricchi" e "i potenti", sta aggiungendo a carrettate un terzo gemello mostruoso, "i saggi del c****", che ai fratelli fanno mangiare la polvere quanto a capacità devastativa sociale e ambientale a 960 ° (angolo solido sferico).
Ma in realtà, i mostri numero uno, erano sono e saranno quelli con le tasche (scusate volevo dire casseforti) piene di soldi, a cui "saggi e potenti" fanno la fila per prostituirsi e agguantare ricchezza e potere offrendo in sfruttamento e macellazione milionate di ingenui e di onesti a cui rovinare la vita rendendoli sempre più poveri e indifesi.
Ora vi starete domandando come si possa rendere sterile quella santa donna della loro madre, o i produttori di fertilizzante mostruoso, o rendere inoffensivi i loro figli. Semplice.
Non servirebbero speciali riforme scolastiche destre o mancine o costosi cambi di arredamenti o speciali lavaggi del cervello per ri-rendere stupidi o onesti i miliardari, bilionari o trilionari rapaci e genocidi, perché quello è lavoro da padreterno. 
Basterebbe trasformare tutte le cosiddette "zecche", le industrie di banconote (unici oggetti che fanno diverso il banchiere dal barbone, il genio dal cretino, il potente da l'impotente) in Industrie di carta igienica.
E arricchendo di "lussuosissimi rotoli", gli attuali accumulatori seriali di capitale, li renderesti più inoffensivi dei poveri, perché a differenza dei poveri, (geni del risparmio), senza macellazione di umani, devastazione ambientale, corruzione, guerre e sterminio di popoli, i pseudo potenti non saprebbero proprio come c**** tirare a campá!

giovedì 10 settembre 2020

In Italia il premier non trasforma gli ingredienti in pietanze


Chi si candida per esercitare il potere politico in nome e per conto del popolo italiano, senza sapere che la politica è la scienza del tutto non del niente, se non è stupido è matto.
Chi governa ha la stessa funzione del cuoco che non si limita a controllare che nel frigo ci siano tutti gli ingredienti, ma li pulisce, dosa e cuoce per trasformarli in pietanze commestibili.
È semplice delegare alle istituzioni culturali e finanziarie il governo dei vari sottosistemi socio-economici, ma poi diventano complesse, tragiche ed ingovernabili le catastrofi che ne derivano.
È come entrare in un'auto potentissima metterla in moto e partire. Ma poi per paura di provocare un incidente, alzare le mani dal volante e lasciare alla macchina il potere di sostituirsi all'autista imbranato.
A questo livello di stupidità si è ridotta la politica italiana centrale che in 72 anni ha ceduto alla Finanza il governo della moneta, alla cultura il governo del sapere, alle regioni la politica periferica.
In altre parole, chi è incaricato di governare l'Italia non ha più il problema se mettere le mani sul volante e prendersi il controllo e la responsabilità di tutto, o alzarle in segno di resa, perché il volante lo hanno pure smontato e rottamato, visto che giá Berlusconi lo cercò invano quando da premier approdò a Palazzo Chigi convinto di essere lui l'autista invece era il passeggero.
Se sui banchieri, sui professori e sui giornalisti il Premier non ha potere, allora il potere del Premier è una caricatura e tale non può che esserlo interamente l'Italia, perché è la qualità del mondo scientifico e finanziario a fare la qualità del mondo lavorativo, imprenditoriale, politico. E' un grandissimo truffatore chi vi fa credere l'esatto contrario.
I politici italiani che si illudono di poter produrre pietanze politiche commestibili sono matti da legare. Posto che da decenni non hanno più il controllo politico degli ingredienti essenziali: scienza, finanza, mercato, per un sistema sociale e uno Stato di diritto degno di questo nome.

lunedì 7 settembre 2020

È Democratico offrire i piccoli imprenditori in pasto ai cravattari?


Che siano privati o pubblici i finanziatori di una multinazionale o di un miliardario, cambia poco.
Ma che un povero artigiano o commerciante che fa una fatica cane a mantenere la sua famiglia con un reddito da fame, debba contribuire al mantenimento dello Stato, (bene se incassa servizi) ma è roba da matti che abbia solo banchieri o strozzini a cui chiedere aiuto se per cause di forza maggiore si trova in difficoltà fisiche o finanziarie. Vedi attuale pandemia.
Poi non riesce ad onorare il suo debito, e si ritrova con la casa pignorata e venduta e lui con famiglia, da barbone in mezzo a una strada.
Una simile ingegneria socio-economica non sarebbero riusciti a metterla insieme "così perfettamente fallimentare e omicida, anzi genocida" nemmeno nel manicomio criminale di Aversa.
Sarà pure giusto che miliardari e multinazionali vengano finanziati dai banchieri privati e magari pure a strozzo, se hanno dimostrato di avere uno speciale talento come sfruttatori evasori elusori corruttori avvelenatori e chi più ne ha più ne metta.
Ma lasciare che un banchiere privato speculi sulle elemosine che incasserebbe (il condizionale è d'obbligo) un poveraccio e con famiglia numerosa o malata a carico, che butta il sangue 12 o 15 ore al giorno, dal punto di vista socio-economico è a default garantito, posto che nella fauna imprenditoriale italiana le piccole imprese sono quasi il 95%. 
E se non le finanzia direttamente lo Stato a fondo perduto come nella Prima Repubblica, è una truffa definire politica quella che spedisce lavoratori e imprenditori e autonomi squattrinati di tutte le razze a farsi finanziare dagli strozzini anche in punto di morte.

giovedì 27 agosto 2020

A chi affidereste l'arma denaro, al politico o al banchiere?


Ci saranno pure un sacco di buone ragioni per volere la proprietà della moneta in mano ai politici e almeno altrettante in mano ai banchieri. 
Perciò la realtà va guardata da una diversa angolazione se si vuole smettere di girare in tondo come un cane che si morde la coda.
Se l'intera umanità sta vivendo la condizione eccezionale e drammatica di un attacco pandemico, è più giusto che gestiscano la moneta gli speculatori della finanza o gli stessi popoli sovrani attraverso i loro rappresentanti liberamente eletti?
Come fa la classe politica a governare un popolo che è alla disperata ricerca di medicine salvavita, se invece del farmacista da cui reperirle, può indicargli solo il banchiere o il cravattaro a cui chiedere un prestito o la corda per impiccarsi, se non ha niente da farsi ipotecare?
Chi non ha la certezza di vivere (ed è questa la condizione del singolo o dell'intera umanità sotto attacco pandemico) come garantisce la restituzione di un mutuo?
Capite bene che non c'è una sola buona ragione per cui la sovranità monetaria e la speculazione finanziaria che giustamente è esercitata dai banchieri in condizioni normali, prosegua anche nelle condizioni eccezionali e tragiche di una imprevedibile ed ingovernabile pandemia, carestia, calamità, guerra.
Chi non ha previsto che in questi casi eccezionali la proprietà del denaro possa, anzi debba tornare ai popoli, per proteggerli da speculazioni  vampiresche quando il problema  e tentare di salvare anche solo una vita in più, ha esposto la borsa e la vita dei popoli alla criminale speculazione, al nazismo planetario della usurocrazia.

lunedì 24 agosto 2020

Malati e Poveri vanno salvati costi quel che costi


La pandemia in corso ha scoperto le carte dei tre "pokeristi" (anzi bari) del potere: professori, politici, banchieri; rendendo visibile a tutti che i sistemi stato moderni comunisti o liberali che siano, hanno ben poco di legale, avendo sottoposto la vita dei singoli e dei popoli a sfruttamento intensivo tanto da rendela più probabile che certa.
Provo a spiegarmi meglio se ci riesco. Chiunque produca ricchezza ha il dovere di contribuire al mantenimento di chi non produce. E chi non produce e rischia di morire di malattia, di fame o di entrambe ha il diritto di essere salvato. La tutela della vita umana è prioritaria, non ammette deroghe e non può essere assoggettata alla discrezionalità di nessuno, né subordinata ad un interesse presunto superiore.
Allora nessuno può dire ad un popolo tenuto in quarantena e improduttivo per 3-4 mesi a reddito zero, se sei in difficoltà vai in banca a farti un mutuo, oppure paga le tasse che poi a te ci pensa lo Stato. Campacavallo!
Il diritto alla vita di un individuo non può essere subordinato all'interesse collettivo o assoggettato alla famelica discrezionalità di un banchiere, di un bancario o di un esattore o di un affarista. E nemmeno di un politico o di un giudice.
Allora un Popolo immobilizzato da una pandemia deve essere finanziato a fondo perduto e senza alcuna richiesta specifica perché nessuno ha il diritto di sindacare, limitare o condizionare il suo diritto alla vita. E se è un imprenditore, lo stato ha l'obbligo di aiutarlo a produrre non dargli la spallata finale per farlo fallire tassandogli le perdite come fossero profitti.
È un crimine contro l'umanità offrire agli strozzini un popolo che sta rischiando la borsa e la vita con la pandemia. I soldi per vivere lo stato è tenuto a stamparli  e consegnarli in casa ai cittadini, titolari di sovranità monetaria, senza se e senza ma.
La stagione del profitto per Banchieri ed esattori deve essere rimandata a quando la pandemia finisce e il sistema economico globale riprende a produrre salari e profitti per tutti.
Un popolo produttivo ha diritti e doveri, uno reso improduttivo per legge che rischia di morire di fame per non morire di covid ha solo diritti. I dpcm e il lockdown non li hanno inventati gli italiani, li hanno solo subiti e rispettati. 
E la politica, di qualunque colore sia, che calpestasse questo principio per mettersi al servizio della Finanza sarebbe genocida.

Davvero si può volere la natura adattata all'uomo?


Temo che i problemi dell'umanità siano di due tipi: alcuni hanno causa sociale ed effetto ambientale, altri sono causati dalla natura e influenzano o impattano pesantemente sulla vita dei popoli. 
Di regola tutti gli esseri viventi sopravvivono adattandosi alla natura. Invece noi umani abbiamo la presunzione di saper adattare la natura al nostro "illuminato progresso" per derubarla delle risorse che non ci fornisce spontaneamente a vista come carbone e petrolio e tutte quelle risorse naturali che noi riteniamo di alto valore economico: oro, platino, diamanti eccetera
Ma questa pretesa pazzoide di adattare la natura non ai bisogni, ma all'ingordizia umana, a colpi di sfruttamenti avvelenamenti e devastazioni ambientali, ci costa molto cara in termini di vite umane e di risorse finanziarie andate in fumo. 
Perché quando la natura ci presenta il conto del risarcimento, non bada a spese, l'elenco dei danni che arreca è apocalittico. E proprio per mettere riparo a quei danni, che i singoli individui e i popoli, non avendo sufficienti risorse, si fanno la guerra sanguinosa e feroce, per derubare i soggetti i o i popoli più deboli.
E alle guerre combattute per secoli con gli eserciti e con gli atti di terrorismo, oggi si sono aggiunte le spietate guerre culturali, mediatiche, chimiche, batteriologiche, e finanziarie fra dollaro, euro, yen, sterlina, franco ecc.
Per avere un'idea di quanto la natura riesca sempre a prevalere sull'uomo, immaginate (vite umane a parte) che incalcolabile danno finanziario ha provocato e continua a provocare la pandemia al mercato mondiale e ai 200 popoli del mondo.
A quella mostruosa misura di danno noi umani mettiamo stupidamente riparo facendoci la guerra. Ecco perché alla guerra non c'è mai fine. Serve a scaricare i danni ambientali e finanziari sui popoli più poveri e più deboli.
Perché la natura, alle devastazioni generate dall'uomo, non si stancherà mai di rispondere seppellendoci vivi di calamità, carestie e pandemie, che non ci costano soltanto vite umane ma devastazione o fallimento di attività produttive, ricchezze architettoniche e bellezze naturali che vanno in fumo.
E finché gli umani persisteranno nel danneggiare la natura, con il loro demenziale progresso boomerang, andata e ritorno fra capo e collo, la natura non gli farà mai mancare quelle forme di catastrofi necessarie ad indurli a scannarsi come bestie ritenendo sia quello l'unico modo intelligente per sottrarsi al danno o per mettere riparo.
E correndo subito ad infliggerne altro danno alla natura e poi subirlo come un boomerang sulla via del ritorno e correre a scaricarlo d'urgenza sui popoli più deboli per tenersi allenati alla guerra, da uomini sapiens sapiens, ricchi di zucca, ma carenti di sale.

lunedì 17 agosto 2020

La politica è la scienza del tutto

 
È criminale chi si candida per esercitare il potere politico in nome e per conto  del popolo italiano, ignorando che la politica è saggezza non insipienza, è la scienza del tutto non del niente. 
Chi governa ha la stessa funzione del montatore di mosaici, deve collocare i 1000 tasselli istituzionali giusti nel posto giusto e nel momento giusto.
È semplice delegare alle istituzioni culturali, finanziarie, economiche, il governo dei vari sottosistemi sociali, ma poi diventano complesse, tragiche ed ingovernabili le catastrofi che ne derivano.
È come entrare in un'auto potentissima metterla in moto e partire. Ma poi impaurito dal rischio di provocare un incidente, alzare le mani dal volante e lasciare a l'auto che dovrebbe essere guidata dall'uomo, il potere di guidarlo.
A questo livello di stupidità si è ridotta la politica italiana centrale che in questi 72 anni ha ceduto alla Finanza il governo della moneta, alla cultura il governo del sapere, alle regioni la politica periferica.
In altre parole, Chi è incaricato di governare l'Italia non ha più il problema se prendersi il controllo e la responsabilità di tutto, o alzare le mani dal volante in segno di resa, perché il volante lo hanno pure smontato e rottamato, visto che Berlusconi lo cerco invano sin dal primo giorno di permanenza a Palazzo Chigi. Parole sue.
Se sui banchieri, sui professori e sui giornalisti e peggio sulle multinazionali o sui professionisti, il premier non ha potere, allora il potere di premier è una caricatura; e tale non può che esserlo interamente l'Italia, perché è la qualità del mondo scientifico e finanziario a fare la qualità dei cittadini e relativa produttività onesta e capacità di autogoverno dello Stato.

La UE è federazione o confederazione ?


Prima che uno o tutti gli stati UE finiscano in default con conseguenze inimmaginabili, credo che gli addetti ai lavori dovrebbero incominciare a chiarire se l'Unione Europea è una Federazione o una Confederazione.
Perché se è "federazione", è Stato sovranazionale sovrano a tutti gli effetti, derivante dalla sommatoria delle singole sovranità degli stati membri trasferite alla UE per consentirle di stampare moneta e avere potere sui singoli stati e su tutti i cittadini degli stati membri.
In altre parole, gli italiani avrebbero rinunciato alla sovranità e alla proprietà della Lira, per diventare comproprietari dell'euro.
Se invece la UE è una Confederazione, è un insieme di stati sovrani, ma che conservano ognuno la propria sovranità nazionale e quindi la piena libertà di emettere moneta nei casi eccezionali di calamitá, pandemia, carestia, guerra per rifornire a fondo perduto cittadini imprese o istituzioni che fossero a corto di risorse finanziarie.
L'Italia era uno stato sovrano con Banca Centrale, stampava moneta propria e affrontava le calamita eccezionali quando le risorse tributarie non erano sufficienti. Ora persino per strappare vite umane alla pandemia deve chiedere un mutuo alla BCE che è libera di concederlo alle condizioni che vuole, (anche dopo che la pandemia ha sterminato 35 mila Italiani), ma può anche rifiutarlo e condannare a morte altrettanti. O erogarlo materialmente a fine emergenza. O diluirlo nel tempo tanto da renderlo inservibile.
Cosa ci sia di legale democratico e costituzionale in tutto ciò ve lo lascio immaginare.
Io credo che in queste pietose condizioni di inadempienza politica e "filantropia finanziaria", chiunque ne faccia parte abbia il pieno diritto di recedere, uscire dalla UE e pretendere un adeguato risarcimento.
Oggi l'Italia è piena di intellettuali stagionati sessantenni e settantenni e oltre che ci vorrebbero fuori dalla UE.
Ma quando gli idioti della politica ci hanno portato da pecore al mattatoio UE/BCE che rifiuta aiuti finanziari anche ai moribondi, o in un attacco di altruismo suicida gli ipoteca la casa per rifornirli di di cassa da morto, dove c**** stavano?
Di materie giuridiche, io ho appena una superficiale infarinatura, e qua potrei avervi raccontato un sacco di fesserie; ma chi ritiene di saperne di più, può sempre battere un colpo.

domenica 9 agosto 2020

Il denaro è il sangue circolante nelle vene della collettività

 Posso anche accettare che un filosofo non conosca l'importanza del denaro e della sovranità monetaria; ma se è il giurista, il costituzionalista o peggio l'economista a sottovalutare il problema, è allucinante.

In Italia abbiamo dovuto aspettare 72 anni l'arrivo del covid per capire che il denaro non può misurare soltanto la qualità e la quantità del lavoro manuale o intellettivo e i relativi frutti: quindi l'attività umana produttiva di ricchezza. Ma quando l'attività è impossibile, per qualunque tipo di causa dipendente o indipendente dalla volontà o dalla intelligenza dei singoli o della collettività, il denaro deve servire a remunerare o risarcire l'inattività per garantire il sacrosanto diritto alla vita a tutti.
Quindi il potere di uno Stato di stampare moneta propria (e mantenere in vita il popolo quando il popolo non può lavorare e mantenere tributariamente lo Stato) è irrinunciabile.
In altre parole il denaro è come il sangue, deve circolare nel corpo della società non soltanto quando questa lavora, ma anche quando riposa e soprattutto quando è ferma per proteggersi o per curarsi una malattia o per qualunque altra emergenza.
Nel corpo umano il sangue non circola sempre alla stessa velocità, ma circola sempre e comunque perché è da quella circolazione costante che dipende la vita.
Questa è la ragione per cui un popolo non può rinunciare ad avere una propria moneta e il sacrosanto diritto di stamparla e distribuirla nei casi di eccezionale ed imprevista calamitá.
E non si possa vivere in eterno dipendendo da altri popoli, aspettando che gli altri ci riforniscano o peggio che vogliano rifornirci o che preferiscano non farlo per indebolirci o ucciderci.
Il coronavirus ha messo i 200 popoli del del mondo nella condizione di capire che ai singoli individui non deve rendere denaro solo l'occupazione, l'attivita' ma anche l'inattività inposta dalla legge per non infettarsi o per non diffondere l'infezione e uccidere i soggetti più deboli.
Serviva soltanto il covid e il lockdown per rendere comprensibile a tutti che in caso di calamità epidemia carestia o guerra, quando è la tempestività a fare la differenza, nessuna comunità dovrebbe dipendere finanziariamente da altri.
Quindi, privare un popolo della moneta propria e lasciare che siano mani straniere e non sempre amiche o non sempre disinteressate a manovrare il rubinetto finanziario di quel popolo, fino a distruggere scuola e sanità come hanno fatto in Italia, è genocidio legalizzato.

mercoledì 29 luglio 2020

L'Italia ha la patente costituzionale scaduta?


I miei ricordi scolastici dopo 6 decenni sono alquanto sbiaditi, ma se non mi sbaglio, i principi dello "Stato liberale di diritto" risalgono alla dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, che all'art. 16 reciterebbe così: (Cito a memoria e spero di non sbagliare)

"Una società nella quale non sia assicurata la garanzia dei diritti, né determinata la separazione dei poteri non ha una Costituzione".

Quindi noi italiani, che i diritti non riusciamo a vederli manco col cannocchiale di Galilei,  (a 72 anni dalla costituzione del 1948) potremmo timidamente ipotizzare che l'Italia ha la patente Costituzionale scaduta,  perché la magistratura non ha mai avuto la giusta autonomia finanziaria per essere indipendente di diritto e di fatto, nell'arduo, anzi disumano, compito di garantire i diritti dei singoli cittadini e della collettività. E alla lunga, la contiguità e la connivenza dei poteri ha sostituito la separazione, avendo costantemente bisogno di elemosinare alla politica uomini e mezzi.

La "connessione inviolabile fra garanzia dei diritti e separazione dei poteri" in Italia è stata spudoratamente violentata?

La magistratura, finanziariamente autonoma, condizione essenziale per poter essere indipendente di diritto e di fatto nell'esercizio della giurisdizione, è ancora tutta da inventare. E dopo 72 anni, di VERO "Stato liberale dei dritti", nato e vissuto per garantire i garantiti, rapinando ed istigando al suicidio gli onesti e gli indifesi nati soltanto per pagare, impoverire, morire, è sempre là in ottima salute e se la passa da Dio.

martedì 21 luglio 2020

Perché i tipografi della finanza sono esenti da fallimento?


Tutti sanno e dicono che siamo vittime di una dittatura finanziaria mondiale.
E l'ennesima conferma c'è venuta ieri a sera da Giulio Tremonti con queste inequivocabili parole:
"I problemi italiani europei e mondiali ci vengono dalla finanza, che è fuori da ogni regola." E se i problemi li creano i Banchieri con i soldi, è a dir poco idiota aspettarti le soluzioni dai politici con le pezze in c***.
Persino i governanti delle primissime potenze mondiali non sono liberi di comprarsi un caffè al bar, se nel programma di spesa imposto dai banchieri che finanziano gli Stati, il caffè ai governanti, (ormai governati), non è espressamente previsto.
Insomma non si muove foglia che il cartello finanziario mondiale non voglia. Tutto dipende dai banchieri stampatori di moneta ed erogatori di credito a loro insindacabile giudizio e al tasso che più gli aggrada. 
In altre parole, banchieri è sinonimo di burattinai e noi restanti umani siamo tutti burattini: politici giudici burocrati professionisti e giornalisti compresi, possono dividersi solo le briciole che avanzano ai banchieri e alle multinazionali. E quando finiscono pure quelle devono derubare i poveri e gli indifesi persino delle elemosine per conservarsi il livello di benessere e di potere acquisito in tempi di vacche grasse.
Se così va il mondo e va così da secoli, e siamo sul punto che il debito complessivo dei 200 stati del mondo è impagabile e supera i 50 trilioni di dollari, a fronte di una produttività enormemente Inferiore, (ora col covid non supererà il 30% di prima) mi sapete spiegare perché le leggi considerano falliti gli imprenditori o in default lo Stato, (cioè i soggetti giuridici sostanzialmente dipendenti) e non il cartello finanziario mondiale, unico soggetto imprenditoriale assolutamente autonomo da cui dipende tutto e tutti? Persino le risorse finanziarie per affrontare la pandemia da vivi o da morti, le decidono i banchieri.
La finanza ormai è al di sopra della politica e della Giustizia. Tutto decide e tutto può, concede o revoca credito e condiziona a tal punto la politica economica dei popoli da portarsi i governanti e i piccoli imprenditori al guinzaglio come cagnolini. Essendo i Banchieri gli unici veri autonomi al mondo dovrebbero essere loro a fallire. Ma la via del tribunale, con i libri contabili appresso per farsi dichiarare falliti la fanno imboccare agli altri, istigando i poveri cristi al suicidio.
Se ormai, a livello planetario e salvo rare eccezioni, i politici e i giudici dipendono finanziariamente dai banchieri (e quindi sono liberi come cani alla catena), i popoli che eleggono i loro governanti, ormai retrocessi a "governati", più che autogovernarsi, si autotruffano.

lunedì 13 luglio 2020

Ormai il farmaco anti default è annacquato


Per secoli la medicina salva popoli non ha mai fallito un colpo. Rilanciavi i consumi e l'economia restituiva profitti alle imprese, salari ai lavoratori e tasse allo Stato.
Ma da alcuni decenni, la politica dei consumi sembra un farmaco annacquato, scaduto o letteralmente letale.
Era considerato l'uovo di Colombo. Lasciavi più salari ai laboratori e più cassa integrazione ai disoccupati, e che corressero a consumarli, o a depositarli nelle banche, quei soldi, ritornando in mano ai ricchi e circolando nel mercato, tornavano a produrre altri soldi per tutti.
Ora, aihnoi, la ricchezza italiana scappa dall'Italia, perché la globalizzazione ha reso inefficace e persino dannoso quel farmaco dei consumi che era ed è miracoloso, ma nelle economie chiuse. 
Nel mercato globale, se aiuti gli italiani a spendere, (posto che in Italia quasi tutte le imprese competitive sono straniere: cinesi, americane, francesi, tedesche, inglesi e le banche italiane se le sono già comprate tutte a saldi) stai rilanciando la crescita economica di altri Stati e di altri popoli e l'impoverimento italiano. Perché un popolo in difficoltà, come lo siamo noi da decenni, non acquista prodotti italiani costosi perché di altissima qualità, ma non potendo permettersi questo lusso, acquista cinese a buon prezzo.
Quindi la politica economica intelligente non è più quella del convincere il popolo italiano a consumare e alimentare il fiume di denaro che scappa all'estero, ma quella del ridurre le tasse, per rendere remunerativa la nascita di nuove imprese italiane competitive, incentivate ad assumere e fare profitti, senza dover ricorrere agli strozzini per pagare salari da 10 a 25 volte quelli cinesi, o fallire per mano della burocrazia o del fisco.
Dovunque arriva la Cina, raccoglie profitti per sé, e lascia fallimenti agli altri. È mai pensabile che la Cina sia vincente perché ha statisti ed economisti di qualità superiore? No, solo perché i cinesi conoscono le tabelline. 
E alla faccia dei nostri cervelloni del c****, sanno bene che le tasse troppo pesanti sfondano le tasche dei lavoratori e imprenditori; che nel disperato quanto suicida tentativo di sottrarsi alla voracità degli esattori, spingono lo Stato fra le braccia degli strozzini mondiali, come dire, dall'indebitamento al default.

lunedì 6 luglio 2020

Gli infallibili falliti: banchieri e governanti


Dalle origini dell'uomo, l'intera civiltà umana è ancorata ad un unico principio economico sacrosanto e immutabile: se l'impresa non è produttiva gli imprenditori falliscono, i lavoratori no.
Chi è libero di investire i propri denari in una impresa e trarre profitto dalla produttività altrui è responsabile unico.
Che abbia sette o 7 miliardi di dipendenti, che sia capace o incapace, ladro o derubato; se non onora i suoi debiti, unico fallito è l'imprenditore.
Chi ha liberamente rifornito l'impresa di capitale finanziario ed ha imposto ai lavoratori la sua politica presunta produttiva, è legittimato ad incassare gli utili, a subire le perdite, o fallire se non onora i suoi debiti con le banche, con i fornitori, con i lavoratori, con il fisco.
Ma questo principio cardine del libero mercato, a cui nessuno imprenditore potrá mai sottrarsi, viene calpestato dallo Stato a norma di legge.
Lo Stato investe in lavori pubblici, assume dipendenti e impone leggi nel libero mercato, talmente stringenti e condizionanti da rendere gli imprenditori che sono autonomi di diritto, dipendenti di fatto: dalla burocrazia, dalle banche e dal fisco e condannati a fallire al posto dello Stato.
Con ogni comparto della pubblica amministrazione lo Stato produce danni alla collettività e ai singoli, ma non paga e non risarcisce nessuno. Al fallimento e non di rado al suicidio finiscono gli imprenditori privati, che prendono ordini dall'imprenditore e datore di lavoro Stato che può accumulare debiti ed insolvenze a spese della collettività, e persino dichiarare falliti gli imprenditori onesti che ha fatto fallire derubandolì, o consegnandoli inermi a ladri e truffatori.
E non basta. Le banche fanno ancora meglio. Agli Stati indebitati come l'Italia, impongono dettagliate politiche di spesa come precondizione per finanziarlì.
Insomma i banchieri si pongono nella condizione primaria e privilegiata di super imprenditori che governano i governi: finanziano tutto, dettano legge su tutto, controllano tutto, ma se la loro politica monetaria imposta ai governanti dei singoli Stati risulta poi fallimentare, sono sempre gli altri a fallire, o singolarmente, o perché chiamati a salvare le banche dal fallimento e annegare al posto loro.
Davanti al giudice fallimentare, con i libri contabili al seguito, finiscono diecine di migliaia di piccoli e grandi imprenditori, prima che a fallire sia una banca o uno Stato.
Questo paradosso ha fatto del mercato finanziario, almeno da un secolo, una cloaca pestilenziale. Saggi, ricchi e potenti esenti da qualunque responsabilità istigano piccoli e grandi imprenditori ai peggiori crimini contro tutto e tutti nel disperato quanto idiota tentativo di sfuggire al fallimento.
Ma gli unici traguardi possibili nel mercato attuale sono il fallimento per gli onesti o la galera per i farabutti indotti.
Se da imprenditore onesto uno riesce a sopravvivere nel mercato italiano per 4 decenni, cioè l'intera vita lavorativa, vuol dire che è un genio, o si è "igienicamente" prostituito a padrini o a padroni.

lunedì 29 giugno 2020

I sacerdoti della finanza ci vogliono inginocchiati al loro dio


Dopo quella immane carneficina generata nel secolo scorso da nazismo e comunismo, era evidente che la politica non avrebbe mai protetto gli Stati democratici d'Europa dal rischio totalitarismo. Perciò era necessario disarticolarle e indebolirle il potere.
E forse partendo da questa oggettiva necessità, si è ritenuto giusto sottrarre ai politici il controllo del potere finanziario. Alla classe politica rimaneva il potere di fare e di applicare le leggi, ma lasciando i Banchieri liberi di concedere le risorse finanziarie necessarie al funzionamento del sistema sociale, o negarle per condizionare la politica, far cadere il governo o fallire lo Stato, dove il gettito tributario, per cause indipendenti dalla politica (calamita, carestia, pandemia, guerra) risultasse insufficiente.
E questa è stata una autentica bestialità, perché il mondo della Finanza non ha bisogno di guida politica per eccellere in disonestà e rapacità.
Con l'aggravante che il politico non può rubare solo per sé, mentre il banchiere non ha problemi di obesità. Ingurgita milioni, miliardi, bilioni o trilioni di profitti, usando, abusando, sfruttando uomini e cose per rendere tutto funzionale alla impresa mondiale di strozzinaggio.
Il potere finanziario accorpato al potere politico è terrificante. Ma averlo separato, ora  sta mettendo tutte le istituzioni degli Stati UE e tutti gli addetti pubblici e privati, giudici compresi, al guinzaglio dei Banchieri. 
Ormai talmente potenti, da sfruttare e uccidere interi popoli educatamente e silenziosamente a norma di legge, alla faccia di Comunismo e Nazismo fracassoni e assassini.
Questa politica finanziaria sembra ricopiare pari pari la condizione privilegiata del marito lavoratore e moglie casalinga; dove il marito, da unico percettore di reddito, era libero di sfamare o affamare la famiglia al limite dello sfruttamento e della schiavizzazione.
Oggi la concentrazione del potere reale in mano a qualche decina di peperoni della finanza e del mercato mondiale, sta traghettando popoli e Stati dalla civiltà e giustizia sociale, alla barbarie dello sfruttamento e dell'oppressione tirannica, in cui i bisogni essenziali e persino la vita dei più finiscono calpestati e sacrificati dagli interessi criminali di pochi.
Riconsegnare il potere finanziario alla politica non è igienico. Lasciarlo ai banchieri è altrettanto devastante, visto che si stanno dimostrando capaci di abusare dell'intera comunità mondiale ora afflitta da pandemia, portandosi al guinzaglio come cagnolini scodinzolanti o inoffensivi: politici, giudici, burocrati, professionisti e giornalisti, per i quali, mettere in dubbio l'assoluta legalità del mondo finanziario e relativi sacerdoti, invece di inginocchiarsi davanti al loro sacro Dio Denaro, è a dir poco blasfemo.
Perciò è auspicabile, che le CORTI DEI DIRITTI DELL'UOMO tornino ad occuparsi seriamente della condizione dei popoli, e soprattutto dei singoli cittadini onesti, che, a qualunque livello sociale, fra l'incudine della Finanza e il martello della politica ora se la passano proprio da schifo.

domenica 21 giugno 2020

Assegnate al covid il Nobel per l'incorruttibilità


Credo non ci sia essere umano al mondo, (per tutti i danni che ancora subiamo), che non avrebbe sfracellato a martellate un covid 19 se mai fosse riuscito a vederlo.
Però  non possiamo negare che a questo genio del male andrebbe riconosciuto il Nobel per l'incorruttibilità, poiché non si è lasciato comprare e non ha coperto le carenze o le malefatte di nessun saggio ricco o potente del mondo.
Ha confermato (e di questo ne eravamo più che edotti), che i governanti e i legislatori si equivalgono. Bravissimi a sfornare leggi decreti e regolamenti a vagonate; ma quanto a capacità di aggredire i problemi con soluzioni vere sono efficaci come un gatto impegnato a dipanare un groviglio di lana. Se non avessero l'autista personale a spese di pantalone non troverebbero manco la via di casa loro.
Ma il vero capolavoro, il covid lo ha fatto dimostrando, che in laboratorio, con il retino acchiappafarfalle, gli scienziati sono imbattibili, sono una forza della natura. Ma arruolati da task forse per illuminare i governanti nelle scelte concrete e quindi in ruoli di responsabilità oggettiva, fanno fallire prima di un anno un intero popolo e un intero Stato. Ci confermano, ove ne avessimo bisogno, che le carriere pubbliche o parificate sono brillanti e prestigiose perché libere da l'obbligo di creare reale valore aggiunto per la collettività e pienamente legittimate a seppellirla di catastrofi a ripetizione, a colpi di disservizi e di rapine tributarie per farsi mantenere da pantalone invece di mantenerlo.
E non si è fermato qua quel fetentone del covid. Ha pure dimostrato la grande e generosa partecipazione spontanea del mondo della finanza privata e pubblica così sensibile alle emergenze ammazza popoli, da promettere un diluvio di credito immediato, e poi erogarlo a goccia come la minzione di un malato di prostata, perché i popoli non prendano la pessima abitudine di chiedere trasfusioni di "liquidi" a fondo perduto, ad istituzioni creditizie e tributarie altamente specializzate in prelievi cravattari ma "a norma".

Il diluvio di debito pubblico c'è: manca l'arca !


Se nel mercato è logico e legale dichiarare fallito chi ha finanziato una impresa, ma si è dimostrato incapace di renderla produttiva, e non i suoi operai (fossero pure centinaia di migliaia) che da lui hanno solo preso ed eseguito ordini; sapete dirmi perché è lecito aver esentato dal fallimento i Paperoni della Finanza mondiale, i padroni del denaro, che finanziano gli Stati come fossero la loro impresa di famiglia, imponendo dettagliate politiche di spesa ad ogni singolo governante del mondo, da precondizione per poterlo rifornire di denaro; e al posto dei Banchieri infallibili finiscono al fallimento e non di rado al suicidio i singoli mini imprenditori cannibalizzati da finanza e fisco o al default e al saccheggio interi popoli e interi Stati?
Quand'è che questi Banchieri giuridicamente "infallibili" ma sostanzialmente falliti del mercato globale, con 50 trilioni di sofferenze bancarie, (montagne di debito pubblico e privato impagabili) si decidono a portare i loro libri contabili in tribunale o azzerano il debito che hanno creato e continuano a creare imponendo le loro scelte "geniali" ai singoli governanti di nome e "sgovernati di fatto", ormai legati alla catena dello spread come cani bastonati?
Nel mondo, i governi intelligenti e onesti sono un'autentica rarità, perché di fatto sono utilizzati dai banchieri mondiali come macchine per il loro profitto o spediti a casa a calci nel sedere, come fecero con Berlusconi, se poco o per niente funzionali alla buona salute dei Paperoni.
Ma ora che il padreterno, via covid, impedendo a tutti i popoli di produrre ricchezza, ha messo in liquidazione fallimentare l'impresa finanziaria globalizzata, non pensate, cari banchieri, che forse sia il caso di evitare di aggiungere alle vittime della pandemia, quelle ben più corpose, della usurocrazia?
Se pure il vaccino anti covid e salvavite fosse una realtà a portata di mano, solo un diluvio universale di finanziamenti a fondo perduto potrà fare da vaccino salvaborsa, riportando in vita l'economia mondiale prima che sia tardi.

L'argent fa la guerre


Credo che logica e denaro siano sempre stati in buoni rapporti. La logica fa diverso l'intelligente dallo stupido e il denaro li diversifica facendo ricco Il primo e povero il secondo.
A questa considerazione sono arrivato osservando come i 200 popoli del mondo stanno affrontando il problema pandemia ognuno a modo proprio. Alcuni costretti dalle leggi come noi italiani altri lasciati liberi di proteggersi dall'infezione, oppure esporsi, rischiare la vita, diffondere il contagio, immunizzarsi.
E Padreterno escluso, nessuno può dire quali siano i popoli e i governi virtuosi e quali i viziosi, se non dopo, col senno di poi e numeri alla mano.
Noi italiani con mascherina, distanziamento sociale e arresti domiciliari abbiamo salvato la vita e devastato la borsa.
Altri hanno fatto l'esatto contrario di noi immaginando che il collasso economico conseguente agli arresti domiciliari dell'intero Popolo avrebbe ucciso più lavoratori e imprenditori del covid 19.
E cosa abbia indotto la politica a mettere un popolo agli "arresti" o lasciarlo libero non è difficile da capire. Chi aveva lo Stato indebitato e le casse vuote come il nostro premier Conte si è affrettato a privare della Libertà l'intero Popolo: come dire ha imposto comportamenti clinicamente virtuosi perché non aveva risorse per affrontare i viziosi anche se economicamente produttivi.
Chi invece non aveva difficoltà a spendere e spandere ha lasciato il proprio popolo libero di decidere se infettarsi e immunizzarsi o rischiare la vita, come hanno fatto inglesi e americani ma anche francesi e tedeschi prima di correre ai ripari suggerendo qualche limitazione della libertà.
Quindi chi ci fa credere che la politica sia influenzata dai comportamenti virtuosi o viziosi del popolo che governa, afferma il falso. Perché è la politica a fare il bello e il cattivo tempo, esattamente come diceva quel tale: "piove governo ladro".
Gli inglesi e gli americani hanno lasciato il gregge sociale libero di scegliere se pascolare o chiudersi nella stalla, perché sapevano di poter scatenare un diluvio universale finanziario per spegnere qualunque incendio.
Perciò a fare la differenza fra governi virtuosi o viziosi è la disponibilità di risorse finanziarie per riempire le tasche dei cittadini delle famiglie e delle imprese che ne sono prive nei tragici momenti di calamità, carestia, pandemia, guerra.
Mentre i popoli condannati ad affrontare le tragedie a colpi di lievitazione del debito pubblico, mutui improbabili e spread assassino, perché privi di moneta propria come noi italiani, non vanno da nessuna parte: tappano un buco aprendone due o una intera voragine.
Un governo che non ha un proprio rubinetto finanziario da aprire e chiudere autonomamente all'occorrenza, è come una casalinga spedita dal marito al supermercato con una lista della spesa chilometrica, ma senza borsellino, con l'ordine di procurarsi il denaro pagando in natura.
Perciò, il mondo dell'informazione disinforma cercando comportamenti virtuosi o viziosi nei politici o peggio nei governanti: a differenziali è il rubinetto de "l'argent".
Se il gettito finanziario e tributario di cui dispongono è (a goccia) come la minzione di un malato di prostata, sono governanti senza portafoglio in attesa di finire sparati a calci e rimandati a casa, posto che i problemi e ancor peggio le catastrofi possono affrontarle solo a colpi di debito pubblico o promesse da marinaio alla premier Conte e compagni: spacciando il veleno per antidoto.

domenica 14 giugno 2020

Semplificare il mondo per sopravvivere?


Il covid 19 ha messo la scienza  e l'Umanità alle corde come un pugile suonato, quasi istigandoci a rottamare tutto e a rientrare igienicamente nelle caverne. Ma aihnoi, temo che pure la retromarcia ormai ci sia preclusa.
Però, almeno i sacerdoti della scienza, dovrebbero interrogarsi se a questo mondo serve aggiungere altre complicazioni scientifiche, tecnologiche, economiche, giuridiche e finanziarie, o sarebbe meno devastante, e perciò meno stupido semplificare, posto che il padreterno ha già complicato a tal punto il Creato da mettere tutte le teste d'uovo del mondo e noi poveri ignoranti con loro, nella pietosa condizione di non trovare più la via di casa.
Mezzo secolo fa con grande saggezza il professor Zichichi ci avvisava che "per sapere come è fatto il mondo dovremmo bussare ancora per molto alla porta del Creatore.
Perché il mondo, uscito dalle mani di Dio, (vedi calamità, carestie e pandemie) è più inestricabile di un groviglio di lana fra le zampe del gatto. A noi non resta che tentare umilmente di dipanare la matassa, pur con la quasi certezza che al fallimento non c'è alternativa.
Perciò, chi usa la scienza, (cioè il sapere, l'avere e il potere) e complica la vita dei popoli pensando di semplificarla; magari in assoluta buona fede crede che il progresso salvi il mondo: ma da più di un secolo, di uomini e cose ne sta facendo strage.
Forse i cervelloni accelerati del potere dovrebbero risalire in bicicletta per tornare a ragionare meno da scienziati, e un po' più a misura d'uomo che non guasta mai.