domenica 27 dicembre 2020

Sulla bilancia sociale trovi quello che metti.


Dipende da ciò che finisce sui piatti della bilancia sociale, se in democrazia ne viene fuori la civiltà o una brutta copia della barbarie.
Se la maggioranza che può scegliere a chi affidare il governo e come autogovernarsi, ha l'intelligenza di farlo in funzione del bene comune ne viene fuori della buona politica altrimenti è macelleria sociale a tutto campo.
Se il piatto del governati è composto da una maggioranza poco qualificata o molto egoista, ciò che finirà sul piatto dei governanti sarà di pari "dis-valore". Gli si attribuirà grande potere legale ma scarso potere reale: gli metteranno sotto il naso un elenco spesa ricco e in mano un portafoglio povero. 
Come quel coniuge, che il giorno del suo compleanno ordinó alla moglie casalinga squattrinata un pranzo luculliano per festeggiare in compagnia di tutta la sua razza, ma invece di consegnarle il portafoglio le chiese un po' di spiccioli per autobus e sigarette.
Naturalmente la festa fini proprio come il governo italiano affidato alle "casalinghe squattrinate", ricco di potere legale, cioè autorizzato a spendere e a spandere da matto, ma con l'obbligo di auto approvvigionarsi di contanti sia pure a strozzo, senza mettere mano ad alcuna imposizione tributaria e men che meno ad una patrimoniale che farebbe fuggire a gambe levate anche i neonati Paperoni in fasce.
Insomma domandiamoci se un popolo stupido o l'egoista, e perciò pieno di debiti e di guai, possa essere governato da una classe politica intelligente, ma senza un adeguato PIL tassabile (come ora in tempo di pandemia), o impedita a tassarlo, persino in tempo di vacche grasse come nella Prima Repubblica
L'Italia è messa in queste pietose condizioni: nel piatto della maggioranza c'è scarso quoziente intellettivo e l'opposizione finge di sgomitare per farsi spazio, ma di sicuro la catastrofe attuale non ha alcuna voglia di governarla perché finirebbe nelle stesse pietose condizioni
Di conseguenza, i governanti che accettano di governare una realtà ingovernabile non possono che avere identico peso specifico dei governati. 
Un potere legale tirannico e senza opposizione, (che gli consente di sfornare leggi decreti e regolamenti e ora pure dpcm, alla velocità di un bottonificio); ma il potere reale (finanziario e fiscale) resta quello di sempre: da mercato rionale delle pulci.
Che un popolo sia minacciato da calamitá, carestia, epidemia, guerra o recessione non fa differenza: il potere di chi governa non cambia. Il premier non è chiamato a scegliere in funzione del bene comune, ma obbligato a saziare 2 razze di insaziabili: burocrati e banchieri.
E quindi, aspettarsi miracoli da un governo con questo ridicolo potere reale, è un po' come credere nel volo degli asini.
Franco Luceri 

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