sabato 25 febbraio 2023

Senza istruzione e lavoro anche i popoli sovrani finiscono schiavizzati


Se tutto il bene del mondo ha origine dall'uso responsabile e costruttivo della libertà individuale; il male non può che scaturire dall'uso opposto.
Le istituzioni politiche e finanziarie di qualunque Stato hanno il potere di aggiungere o togliere libertà e indipendenza ai popoli, spostando risorse finanziarie e umane tra scuola, stampa e artigianato.
Ma se è semplice abusare politicamente della libertà altrui a colpi di leggi, decreti e regolamenti, che privilegiano o penalizzano questa o quella classe sociale; formare ogni singolo cittadino con la giusta istruzione e informazione teorica e pratica perché nel lavoro possa fare buon uso della propria libertà di artigiano, professionista o burocrate è un autentico rompicapo persino per il Padreterno. E sono certo che LUI vorrà perdonarmi questa peccaminosa blasfemia.
La libertà dei popoli è l'arma più potente del mondo (pensate alla fine ingloriosa che da millenni fanno tutti i tiranni, quando i popoli schiavizzati decidono che basta) ma perché di questa arma micidiale si  faccia buon uso, e non ABUSO, bisogna garantire ad ogni singolo cittadino una quantità e qualità di conoscenza e moralità ancora sconosciute nel terzo millennio cristiano.
Vi basta osservare in che pietose condizioni è ridotta l'Italia dopo tre quarti di secolo di istruzione obbligatoria, lavoro facoltativo, e inoccupazione sussidiata.
Chi illudendosi di saper governare abusa di intere popolazioni lasciandole ignoranti e di conseguenza sempre più disoccupate e povere non faccia voli di fantasia con la borsa e la vita dei contribuenti, si predisponga al peggio.

Qualunque tipo di libertà da usare con onestà e intelligenza, va chiesta a chi forma cervelli nelle aule scolastiche, a chi nelle redazioni completa il lavoro di formazione con libera informazione, ma soprattutto ai " MAESTRI DEL FARE ", agli artigiani che insegnano da millenni a "pensare facendo" e ahinoi diventati in Italia come i panda, razza a rischio estinzione.

Perciò è criminale e alla lunga suicida chi pensa di poter governare un popolo sfasciando scuola, stampa e artigianato, e quindi attentando alla libertà di istruzione, informazione, lavoro, guadagno e contribuzione a milioni di cittadini come in Italia.
Se nel vostro mestiere o professione (per fare soldi o carriera) vi hanno insegnato ad abusare del prossimo e a truffarlo, derubarlo o danneggiarlo fingendovi suoi fedelissimi servitori, vi hanno indotto ad usare la vostra personale arma della Libertà in maniera "omicida-suicida".
Omicida, mentre la usate contro quelli più deboli di voi per derubarli fingendo di aiutarli o peggio salvarli; e suicida, quando Voi, (abusatori da strapazzo) finite per subire come ogni altro umano ignorante e impotente, LA  LIBERTÀ  DEI  SUPERPOLITICI   E SUPERBANCHIERI, che amano a tal punto la borsa e la vita dell'intera comunità mondiale, da "custodirle" entrambe a colpi di devastazioni ambientali, rapine economico finanziarie e guerre assassine.

I vecchi contadini (scarpe grosse e cervello fino) il titolo di analfabeti se lo portavano con orgoglio al pari di un titolo accademico. Gli bastava il lavoro per essere liberi e autonomi. Non serviva altro.
Oggi in democrazia, senza mestiere o professione, (senza conoscenza teorica e pratica) il lavoro te lo sogni. La politica non garantisce né istruzione, né mestiere, né lavoro. 
E senza istruzione e occupazione, si è "liberi e sovrani finti"; liberi di rubare o schiavi dell'elemosina di Stato, concessa dai tiranni "democratici" quando gli serve per comprarsi il consenso o contenere il dissenso.
Franco Luceri

venerdì 24 febbraio 2023

Senza istruzione e lavoro anche i popoli sovrani finiscono schiavizzati


Se tutto il bene del mondo ha origine dall'uso responsabile e costruttivo della libertà individuale; il male non può che scaturire dall'uso opposto.
Le istituzioni politiche e finanziarie di qualunque Stato hanno il potere di aggiungere o togliere libertà e indipendenza ai popoli, spostando risorse finanziarie e umane tra scuola, stampa e artigianato.
Ma se è semplice abusare politicamente della libertà altrui a colpi di leggi, decreti e regolamenti, che privilegiano o penalizzano questa o quella classe sociale; formare ogni singolo cittadino con la giusta istruzione e informazione teorica e pratica perché nel lavoro possa fare buon uso della propria libertà di artigiano, professionista o burocrate è un autentico rompicapo persino per il Padreterno. E sono certo che LUI vorrà perdonarmi questa peccaminosa blasfemia.
La libertà dei popoli è l'arma più potente del mondo (pensate alla fine ingloriosa che da millenni fanno tutti i tiranni, quando i popoli schiavizzati decidono che basta) ma perché di questa arma micidiale si  faccia buon uso, e non ABUSO, bisogna garantire ad ogni singolo cittadino una quantità e qualità di conoscenza e moralità ancora sconosciute nel terzo millennio cristiano.
Vi basta osservare in che pietose condizioni è ridotta l'Italia dopo tre quarti di secolo di istruzione obbligatoria, di lavoro facoltativo, e inoccupazione sussidiata.
Chi illudendosi di saper governare abusa di intere popolazioni lasciandole ignoranti e di conseguenza sempre più dipendenti e povere non faccia voli di fantasia, con la borsa e la vita dei contribuenti, si predisponga al peggio.

Qualunque tipo di libertà da usare con onestà e intelligenza, va chiesta a chi forma cervelli nelle aule scolastiche, a chi nelle redazioni completa il lavoro di formazione con libera informazione, ma soprattutto ai " MAESTRI DEL FARE ", agli artigiani che insegnano da millenni a "pensare facendo" e ahinoi diventati in Italia come i panda, razza a rischio estinzione.

Perciò è criminale e alla lunga suicida chi pensa di poter governare un popolo sfasciando scuola, stampa e artigianato, e quindi attentando alla libertà di istruzione, informazione, lavoro, guadagno e contribuzione a milioni di cittadini come in Italia.
Se nel vostro mestiere o professione (per fare soldi o carriera) vi hanno insegnato ad abusare del prossimo e a truffarlo, derubarlo o danneggiarlo fingendovi suoi fedelissimi servitori, vi hanno indotto ad usare la vostra personale arma della Libertà in maniera "omicida-suicida".
Omicida, mentre la usate contro quelli più deboli di voi per derubarli fingendo di aiutarli o peggio salvarli; e suicida, quando Voi, (abusatori da strapazzo) finite per subire come ogni altro umano ignorante e impotente, LA  LIBERTÀ  DEI  SUPERPOLITICI   E SUPERBANCHIERI  MONDIALI, che amano a tal punto la borsa e la vita dell'intera comunità mondiale, da "custodirle" entrambe a colpi di devastazioni ambientali, rapine economico finanziarie e guerre assassine.
Franco Luceri

sabato 18 febbraio 2023

La scienza allevia dolori non debella malattie


In natura le cose sbagliate non esistono; mentre nella civiltà umana non esistono di giuste in eterno: è tutto provvisorio.
Ciò che oggi sembra scientificamente perfetto, quando l'errore salirà a galla e diventerà visibile, sarà facile capire che si sta danneggiando pianeta e umanità.
Il mondo non può arricchirsi di cose sbagliate, se non dove e quando è ricco di persone sbagliate. E affidare riparazioni, manutenzioni o modifiche alle stesse persone che hanno sbagliato è un costoso e tragico "passatempo".
Il mondo della Cultura produce guasti formando soggetti specializzati nella produzione di cose che oggi sembrano buone. Ma se domani risultassero veleno per l'umanità o per il pianeta nessuno potrebbe eliminarle per due ragioni: perché lo specialista come ogni altro umano ha necessità di produrre per vivere e perché non ha la cultura per produrre altro, essendo specializzato per fare solo quel tipo di danni.
Se si costruisce un sistema sociale con troppe cose e persone sbagliate, si aggiunge danno al danno tentando di riparare i guasti, perché è quasi certo che sono indotti da carenza culturale e/o carenza finanziaria.

Per un secolo il mondo della cultura della politica e del mercato italiano ha indotto i cittadini a comprare e usare auto inquinanti e a costruire "case a torso nudo o in canottiera", sotto la supervisione dei poteri pubblici e pagando tributi a vagonate per progetti, autorizzazioni, collaudi, manutenzioni e uso.
Ora le auto vanno rottamate e le civili abitazioni dovranno togliersi velocemente la "canottiera" e a costi stratosferici indossare il "CAPPOTTO".
Casa e auto che all'umanità costano la vita, comprate anche da pochi giorni con mutui trentennali, diventeranno fuori legge tra pochi anni. Non potendo essere né usate né vendute così come sono avranno valore sotto zero. 
Per l'Europa non sono più ecocompatibili. E se si vorrà ripararle nei tempi e nei modi stabiliti dalla UE, in Italia si rischierà una catastrofe socio economica senza precedenti storici.

Insomma, è inutile girarci intorno. All'apice di tutti i problemi del mondo c'è uno solo. L'istruzione, diversamente da come pensano i più, non è il vaccino contro la dilagante e universale pandemia dell'ignoranza, che ci affligge tutti, ma il virus. Laurea e Master non uccidono ma mettono all'ingrasso il virus dell'ignoranza, perché la specializzazione è una forma (questa sì scientificamente perfetta) di sequestro del cervello. 
Blocca ogni capacità tempestiva, intelligente e "SOSTENIBILE" di cambiamento, ogni qualvolta una scoperta scientifica, dopo un secolo di "onorato servizio" si dimostra sbagliata:  assassina del bene comune.

Non per niente il bravo Henrik Ibsen diceva che: "Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro".

E se è meglio feriti che morti: scienziati, politici, industriali e banchieri che hanno sbagliato la ricetta di casa e auto, provvedano di tasca propria, altrimenti il collasso dei sistemi sociali sarà garantito.
Franco Luceri

domenica 12 febbraio 2023

Anche l'economia ha un problema di "lievito madre"


In Italia, la formula del "lievito madre" per il profitto onesto l'hanno solo gli imprenditori onesti. Gli altri, al meglio sono ladri di galline.
I Banchieri, al pari dei Mugnai, hanno montagne di farina finanziaria; ma il talento di Fornai, per lievitarla e convertirla in "pane":  beni, servizi, profitto onesto, salari e tasse lo hanno soltanto gli imprenditori.
Chi si immagina il banchiere come un super imprenditore, un miracoloso "padreterno" moltiplicatore di pani e pesci, sarà pure un arco di scienza ma di imprenditoria non ne capisce una mazza.
L'unico fornaio del libero mercato capace di sfamare un popolo, di lavoro, salario, beni e servizi, tassi e tasse è l'imprenditore onesto da non confondere con il "prenditore mordi e fuggi" di cui l'Italia è stata ricchissima durante il boom economico, ma poi "i prenditori" hanno delocalizzato in massa verso i paradisi fiscali e ci hanno lasciato le macerie finanziarie da spalare.
Chi per sfruttare l'imprenditore onesto, si arroga il potere di condizionarlo, ostacolarlo, rincretinirlo e paralizzarlo a colpi di leggi decreti regolamenti e balzelli finanziari e tributari che lo costringono a chiudere o fallire, se non si rassegna a corrompere i suoi carnefici, attenta alla vita di milioni di lavoratori e relative famiglie.
Che ci piaccia o no, la “storia insegna a tutti gli umani”, ma non si perde in chiacchiere a promuoverli o bocciarli singolarmente.
Promuovendo o bocciando il sistema socio politico economico che ha saputo darsi il mondo della cultura, è come se sparasse nei suoi confronti un unica sentenza di assoluzione o condanna.
Non sta lì a contare ad uno ad uno quante teste d’uovo ci  sono nella scuola, quanti laureati e masterizzati realmente capaci sono finiti nelle singole professioni, redazioni, istituzioni, imprese, banche, sindacati, partiti, o in fuga verso altri popoli meno stupidi di quello italiano.
Non la intriga per niente stilare l’elenco dei buoni e cattivi, geni e idioti, galantuomini e farabutti. La storia è orgogliosamente qualunquista e non ci pensa manco alla lontana ad assolvere le immancabili eccellenze di ogni classe sociale.
Ha giudicato e condannato con questa logica il popolo russo comunista, il tedesco nazista, l'italiano fascista.
Ora è sul punto di sparare la sentenza riguardo al popolo italiano democratico, con milioni di intellettuali geni, ma con un sistema Stato che ama i "Mugnai" e odia il "Fornai Onesti" e i loro lavoratori che al meglio finiscono sfruttati o licenziati.
Franco Luceri

- La politica italiana è assediata come "Troia"


Con la politica assediata da cultura e finanza, l'Italia si è arricchita di:
--- Intellettuali esperti in "analisi" utilissime per la conservazione dei poveri e "soluzioni" miracolose per l'arricchimento dei ricchi.
--- Corrotti che svendono il potere al migliore offerente.
--- E rapaci della finanza e del mercato, che armati di denaro fino ai denti governano di fatto popolo e Stato come un pollaio di galline ovaiole, decidendo chi ha diritto di vivere perché fa le "uova", (genera profitto per banchieri e Industriali) e chi farebbe meglio a contribuire al profitto dei "becchini", perché non produce o non consuma abbastanza.
Perciò, grazie alla "politica dei rapaci allevatori di polli", l'impoverimento crescente che affligge laboratori e piccoli imprenditori, invece di indurre per tutti una logica contrazione dei profitti, continua a generare accumulazione crescente per le elites culturali, politiche, industriali e finanziarie.
Temo che gli intellettuali italiani abbiano una grande capacità di far funzionare il sistema Italia ma senza gli italiani dentro. Sono un po' come i gommisti che non riescono a riparare una ruota forata con l'auto in movimento.
In Italia la politica non ha scampo. Se non si predispone docilmente da utile idiota, al condizionamento cervellotico UE e alla corruzione nazionale e mondiale, finisce tra l'incudine dei poteri sociali e il martello demolitore dei poteri finanziari, industriali e militari che rivendicano (persino in conflitto fra loro) il diritto al boccone più grosso.
Perciò le condizioni fisiologiche o patologiche dell'Italia e temo del mondo dipendono dall'interazione di questi tre poteri: sociali, politici e finanziari.
Se non si riuscirà a liberare la politica dall'eccessivo condizionamento dei poveri e classe media sempre più bisognosi, anche in conseguenza del pianeta sempre più malato; e dalla fame ossessivo compulsiva dei banchieri, industriali e guerrafondai sempre più rapaci, la democrazia compiuta e la pace sociale potremo solo sognarcela.
In Italia, i potenti di qualunque razza si sono ritagliati libertà e privilegi fuori misura e vanno ridimensionati con dosi massicce di responsabilità per riportare in condizioni di galleggiamento la barca che sta colando a picco.
Ovunque la politica è l'unico servizio intellettuale che garantisce una qualità inversamente proporzionale al costo. Ormai non cava un ragno dal buco, ma ci costa un occhio tumefatto e sanguinante da pugile che per sua disgrazia è ancora sul ring.
Bisogna trovare la formula perché la crescita del costo della macchina statale sia giustificata dalla crescita oggettiva della qualità dei beni e servizi pubblici concretamente erogati.
La via d'uscita credo sarebbe pagare profumatamente i lavori di burocrati, politici e giudici, ma "alla consegna", come fossero appaltati ad un imprenditore edile, che solo alla consegna dell'opera chiavi in mano e a norma di legge incassa il prezzo pattuito.
Per le scelte politiche che risultassero concretamente produttive di sviluppo, la classe politica e burocratica sarebbe legittimata ad incassare il meritato compenso. Per i fallimenti e la disoccupazione crescente, per le recessioni e stagnazioni, per l'inflazione a due cifre, per lo spread in decollo verticale, tutti i maneggioni irresponsabili del potere pubblico, un piatto caldo dovrebbero chiederlo alla Caritas come i cittadini che hanno impoverito con la loro "politica".
Perché, incassare compensi per causare catastrofi socio economiche e ambientali a ripetizione, è una mostruosità giuridica che in Italia dura da troppo tempo, e sta accompagnando popolo e Stato al default e alla guerra civile.
Lamberto Ferdinandi

sabato 4 febbraio 2023

La "sovranità" conditio sine qua non dello stato di diritto


Una persona può dirsi "normale" se ha corpo e cervello e libera se ha denaro sufficiente.
Anche lo Stato può definirsi "stato di diritto" se è costituito dai 3 elementi che fanno "normale e libero" un uomo:
--- il "corpo", cioè un territorio abitabile, produttivo e inviolabile;
--- il cervello (cioè cittadini capaci di provvedere onestamente a se stessi, e contribuire alla collettività e allo Stato senza arrischiare la propria o altrui incolumità;
--- e la sovranità monetaria per fronteggiare qualunque crisi: economica, sanitaria, ecologica o bellica, ove fosse impossibile attingere risorse dai contribuenti, che se stanno subendo l'emergenza hanno già le tasche bucate; o per non consegnarsi prigioniero ai "filantropi" finanziari che spremono gli stati come limoni e muovono i politici da burattini.
Come dire che il mondo straripa di cittadini normali; ma gli stati normali sono ancora in fase di studio. Per la costruzione servirà un'altra manciata di millenni.
Nessun popolo al mondo ha un proprio territorio inviolabile. 
Nessun Popolo ha un livello di sapere scientifico sufficiente a formare cittadini capaci di prevenire o risolvere problemi (anche se straripa di cacasenno che promettono un miracolo al giorno come galline ovaiole. 
E dei 200 popoli del mondo, solo qualche decina ha sovranità monetaria e quindi il potere di affrontare le emergenze stampando e spendendo moneta propria, senza consegnarsi agli strozzini mondiali o strangolare i contribuenti per spremergli ricchezza inesistente fino ad istigarli a delinquere per rimanere a galla.
In Italia le crisi sono in grado di vederle solo i contribuenti onesti "cornuti e mazziati". Negli ultimi 50 anni, le geniali istituzioni italiane hanno lavorato alacremente per impedire che la vendita dei lecca lecca ai bambini di prima elementare avvenisse senza scontrino fiscale, arrecando allo stato un danno erariale "mortale" !
Ma nel contempo hanno lasciato al nord, (strizzando l'occhio agli evasori ed elusori miliardari) la possibilità di crescere economicamente, tanto da comprarsi i politici a colpi di mazzette, e a sud la possibilità di crescere mafiosamente e impunemente.
Mentre i piccoli imprenditori onesti e illusi del nord e del sud schiacciati da mafia, banche strozzine e fisco rapace, finivano a centinaia suicidi; nelle regioni del sud, "come geniale soluzione" si lasciava a pochi capomafia la possibilità di sconfinare dal crimine al commercio accumulando guadagni incalcolabili. Grazie ai quali si sono comprati omertà e complicità diffusa, nonché protezioni politiche, burocratiche e professionali (almeno così ci racconta la stampa).
Pescando dal ricco mondo delle "tre scimmiette" che non vedono, non sentono, non parlano un po' per paura e molto per convenienza, e per tre decenni di fila.
Quindi l'Italia nel suo insieme è un paese ricco di cittadini normali, con intelligenza e cultura normale, ma con una quantità di denaro sufficiente solo se prodotto in maniera criminale, perché lo stato italiano non avendo una moneta propria, per affrontare una crisi, deve strangolare i piccoli contribuenti onesti (i ricchi corruttori o criminali non hanno mai pagato in vita loro) o consegnarsi agli strozzini mondiali, barattando in un colpo solo democrazia e sovranità.
Perciò l'Italia va ripensata dall'alfabeto alle tabelline. In questo paese parlare di sovranità monetaria è un tabù. 
E pure lo vede anche lo scemo del villaggio che il denaro e all'apice delle priorità; e senza sovranità monetaria, senza un salvadanaio da rompere in caso di emergenza, non resta che rassegnarsi a finire colonizzati e vivere da accattoni a rimorchio del "generoso" mondo finanziario, così ben descritto da Egidio Ruini di Modena

"A partire dall’ultima decade del secolo scorso la finanza ha subito un mutamento al pari di un organismo geneticamente modificato passando da una funzione di fisiologico supporto dell’economia reale ad un ruolo di totale sostituzione e dominio della stessa."

Perciò, chi ha tempo da perdere provi a domandarsi: 
Per i quasi 200 Stati del mondo privi di SOVRANITÀ MONETARIA, la concentrazione di ricchezza della FINANZA mondiale, per i popoli spremuti come limoni e condannati a lavorare per fallire, è medicina miracolosa o veleno mortale?
Franco Luceri