Da squali a plancton nel mercato mondiale
In Italia eravamo convinti che America ed Europa, pur sfidando Russia e Cina a diventare democratiche e aprirsi al mercato mondiale, sarebbero rimaste padrone incontrastate quanto a produttività di ricchezza, forti di un buon mezzo secolo di vantaggio in fatto di cultura e politica liberal democratica.
Abbiamo preso una colossale cantonata, come quel cuoco che avendo scambiato un gatto per lepre, lanciò la sfida ad un altro cuoco per chi preparava prima e meglio una lepre in salmì, ma quello l’aveva già pronta da impiattare e vinse la sfida.
Tutto il mezzo secolo di supremazia liberal democratica dell’Occidente si è sciolto come neve al sole, in confronto alle potenzialità dei Paesi comunisti dell'Est di impossessarsi del mercato globale e di spremere come limoni i liberisti occidentali tronfi di cultura idiota.
Col senno di poi dobbiamo dire che forse non era la Russia e la Cina che dovevano convertirsi alla liberaldemocrazia, ma Europa e America al comunismo: magari non saremmo finiti come topi nella tagliola degli ex comunisti, che nel libero mercato, anche da apprendisti non hanno rivali. E i liberisti di lungo corso europei e americani se li fanno a bocca spalancata come la balena mentre inghiotte il planton.
Quindi, la migliore qualità d’ingredienti: risorse culturali, umane, economiche e politiche per vincere nel mercato globale le hanno gli ex comunisti, che possono coricarsi comunisti perdenti la sera e alzarsi liberisti vincenti la mattina; mentre noi liberisti dell’Occidente con 65 anni di "dis-onorato servizio", se ci avessero sfidato a chi spara le balle più grosse, specialmente noi italiani avremmo potuto stravincere, rivendicando la paternità della Creazione dell’Universo tanto il Padreterno non si sarebbe certo disturbato a contraddirci.
Insomma, per non farla lunga, credo che il più grosso abbaglio che stia prendendo L'Occidente, sia cercare le soluzioni dei problemi produttivi nella scienza economica, per tramutare le perdite in profitti; anzichè in quella sociologica capace di trasformare un branco di individui anarchici come pecore pazze, come lo siamo in Italia, in un popolo unito e consapevole come lo sono i cinesi.
Perchè se mai la competitività e produttività scaturissero anche o soprattutto dalla coscienza e dall'orgoglio di essere un popolo unito, più che dalla scienza economica dei Monti e Tremonti: temo che noi italiani (che non siamo divisi in 8000 paesi, 20 regioni, nord, centro e sud, terroni e polentoni, ma sminuzzati come grano nel mulino) col nostro folle individualismo, che ci porta a derubarci a vicenda, scambiando il furto per commercio, nemmeno nel quarto millennio riusciremo ad entrare nel mercato mondiale senza uscirne falliti.
Insomma, per non farla lunga, credo che il più grosso abbaglio che stia prendendo L'Occidente, sia cercare le soluzioni dei problemi produttivi nella scienza economica, per tramutare le perdite in profitti; anzichè in quella sociologica capace di trasformare un branco di individui anarchici come pecore pazze, come lo siamo in Italia, in un popolo unito e consapevole come lo sono i cinesi.
Perchè se mai la competitività e produttività scaturissero anche o soprattutto dalla coscienza e dall'orgoglio di essere un popolo unito, più che dalla scienza economica dei Monti e Tremonti: temo che noi italiani (che non siamo divisi in 8000 paesi, 20 regioni, nord, centro e sud, terroni e polentoni, ma sminuzzati come grano nel mulino) col nostro folle individualismo, che ci porta a derubarci a vicenda, scambiando il furto per commercio, nemmeno nel quarto millennio riusciremo ad entrare nel mercato mondiale senza uscirne falliti.