venerdì 11 maggio 2012

Dov'è il legislatore di scorta?



Dov'è il legislatore di scorta?



Noi umani abbiamo la percezione immediata delle potenzialità fisiche di un individuo, ma non di quelle intellettive. Se un bambino afferra qualcosa di molto pesante ci affrettiamo a fermarlo e poi a dissuaderlo a non farsi del male, ma non sappiamo minimamente quali siano le potenzialità intellettive nemmeno di un adulto.
Ed è per questa ragione che non poniamo un limite allo sfascio dei sistemi socio economici, convinti che è solo questione di tempo: al primo unto del signore che ci capita, è un gioco trasformare il caos in ordine.
Non è così. Se i problemi come in Italia hanno la dimensione di catene montuose, possiamo chiamare tutti i Mario e i Giulio che i monti se li portano appresso dalla nascita, ma un granello di sabbia non saranno in grado di muoverlo.
Perché noi diamo per scontato, avendola creata noi, che quella del debito pubblico e del tracollo del PIL è una montagna rimovibile; e incuranti se ci sono o meno i mezzi fisici, scientifici e finanziari per farlo senza danno, imputiamo al governo, la mancata rimozione.
A questa conclusione ci sono arrivato dopo aver letto un articolo di un giornalista importante con un elenco di cose urgenti da fare, ma che il Parlamento e i Partiti non avrebbero mai fatto.
Dando per scontato che gli addetti ai lavori hanno i soldi, la conoscenza e il potere per rimuovere lo sfascio italiano, che è urgente sanarlo, e che è sanabile.
In realtà in Italia non è possibile più niente, perché pretendiamo di fare oggi, cose che per 65 anni nessuno a fatto. Anzi tutti abbiamo fatto l'esatto contrario.
Immaginatevi un tale che viene assunto per guidare un autobus carico di passeggeri, ma con la manutenzione del mezzo malcurata da altri, che hanno dimenticato di dotarlo di una ruota di scorta.
Se durante il tragitto l’autobus fora una gomma, l’autista è l’unico che può mettere mano a ripararlo, ma non ha un pneumatico di scorta. E se non volesse mettere riparo, pur potendo, nessuno avrebbe il potere di togliere all’autista il comando dell’autobus.
In Italia siamo messi esattamente così con il potere legislativo. Il governo può essere commissariato, il Premier può essere sfrattato da Palazzo Chigi in una manciata di secondi, ma non basta una vagonata di secoli per dotare la democrazia (che da Platone a Rousseau tutti hanno ritenuto così perfetta da essere adatta ad un popolo di dei) di un potere legislativo supplementare, "ruota di scorta", pronto a commissariare uno "bucato", inadempiente e persino indisponente, sapendosi insostituibile come un tiranno.
Nemmeno quando ha la sfacciataggine di affermarlo chiaro e tondo: vi ho dato una legge elettorale porcellum che fa schifo, ma fa comodo a me, arrangiatevi; avete tolto il finanziamento ai partiti, io l’ho moltiplicato per quattro e ve l’ho infilato a forza a spese e rischio del popolo bue.
Nella Patria del diritto non c’è nessuno che sia legittimato a fare da ruota di scorta di un legislatore inadempiente e disonesto recidivo reiterato, che sospende o attenta al potere del popolo sovrano.
Il Presidente della Repubblica, il CSM, il Presidente della Cassazione, il Presidente della Corte Costituzionale e quello della Corte dei Conti, nemmeno in seduta congiunta, plenaria (o come diavolo si dice) possono imporre al legislatore una ruota di scorta di cui non vuole dotarsi: un "porcellum" meno indecente di quello attuale, e un finanziamento pubblico che sia appena appena meno fuorilegge di questo.
Da governo del popolo, la democrazia si è declassata nel suo asservimento e macellazione. Pensate sia il caso di inventarvi un potere legislativo di scorta in sostituzione di uno inadempiente: "forato", prima che gli italiani si imbufaliscano, o per voi ancora peggio, si "ingrilliscano"?

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