lunedì 24 agosto 2020

Davvero si può volere la natura adattata all'uomo?


Temo che i problemi dell'umanità siano di due tipi: alcuni hanno causa sociale ed effetto ambientale, altri sono causati dalla natura e influenzano o impattano pesantemente sulla vita dei popoli. 
Di regola tutti gli esseri viventi sopravvivono adattandosi alla natura. Invece noi umani abbiamo la presunzione di saper adattare la natura al nostro "illuminato progresso" per derubarla delle risorse che non ci fornisce spontaneamente a vista come carbone e petrolio e tutte quelle risorse naturali che noi riteniamo di alto valore economico: oro, platino, diamanti eccetera
Ma questa pretesa pazzoide di adattare la natura non ai bisogni, ma all'ingordizia umana, a colpi di sfruttamenti avvelenamenti e devastazioni ambientali, ci costa molto cara in termini di vite umane e di risorse finanziarie andate in fumo. 
Perché quando la natura ci presenta il conto del risarcimento, non bada a spese, l'elenco dei danni che arreca è apocalittico. E proprio per mettere riparo a quei danni, che i singoli individui e i popoli, non avendo sufficienti risorse, si fanno la guerra sanguinosa e feroce, per derubare i soggetti i o i popoli più deboli.
E alle guerre combattute per secoli con gli eserciti e con gli atti di terrorismo, oggi si sono aggiunte le spietate guerre culturali, mediatiche, chimiche, batteriologiche, e finanziarie fra dollaro, euro, yen, sterlina, franco ecc.
Per avere un'idea di quanto la natura riesca sempre a prevalere sull'uomo, immaginate (vite umane a parte) che incalcolabile danno finanziario ha provocato e continua a provocare la pandemia al mercato mondiale e ai 200 popoli del mondo.
A quella mostruosa misura di danno noi umani mettiamo stupidamente riparo facendoci la guerra. Ecco perché alla guerra non c'è mai fine. Serve a scaricare i danni ambientali e finanziari sui popoli più poveri e più deboli.
Perché la natura, alle devastazioni generate dall'uomo, non si stancherà mai di rispondere seppellendoci vivi di calamità, carestie e pandemie, che non ci costano soltanto vite umane ma devastazione o fallimento di attività produttive, ricchezze architettoniche e bellezze naturali che vanno in fumo.
E finché gli umani persisteranno nel danneggiare la natura, con il loro demenziale progresso boomerang, andata e ritorno fra capo e collo, la natura non gli farà mai mancare quelle forme di catastrofi necessarie ad indurli a scannarsi come bestie ritenendo sia quello l'unico modo intelligente per sottrarsi al danno o per mettere riparo.
E correndo subito ad infliggerne altro danno alla natura e poi subirlo come un boomerang sulla via del ritorno e correre a scaricarlo d'urgenza sui popoli più deboli per tenersi allenati alla guerra, da uomini sapiens sapiens, ricchi di zucca, ma carenti di sale.

Nessun commento:

Posta un commento