giovedì 4 gennaio 2024

L'umanità in guerra è progresso o barbarie?


L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948 adottò a Parigi la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, che all’ articolo 1 recita:
 
“Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” .

Sono passati tre quarti di secolo, e in ogni angolo del pianeta, dignità, libertà e uguaglianza (sia in guerra che in pace) sono garantite solo nel mondo dei sogni. 
E non sono sbagliate solo le nazioni povere e governate da tiranni, ma tutti i 200 stati del mondo, prime potenze presunte "democratiche" comprese. 
I guai che affliggono l'attuale comunità mondiale, (con il pianeta al collasso e gli umani a rischio estinzione) hanno avuto origine da quella filosofia che ha posto come base di partenza delle scelte politiche mondiali, una falsa realtà rimasta dopo tre quarti di secolo ancora utopia.
Gli uomini, per mano del Creatore, nascono schiavi di 3 bisogni primari incancellabili: acqua, cibo e riparo dalle intemperie. Quindi condannati a lavorare fino alla morte per procurarsi di che vivere o sopravvivere, dove la solidarietà da chi può, a chi non può, è promessa da marinaio.
Ma in aggiunta nascono anche schiavi delle loro precarie o imperfette condizioni fisiche, o peggio schiavi della immodificabile ignoranza umana.
La coscienza e la fratellanza sono traguardi che l'umanità si pone da sempre e sempre più inutilmente. E non è ferma sulla linea di partenza, ma peggio, sta persino arretrando nella barbarie a passo di carica (vedi guerra in Ucraina e Palestina e terrorismo ovunque). 
Quello che ha fatto Dio non può essere né contestato né cancellato dall'uomo senza cancellare l'umanità dalla faccia della terra.
L'uomo è nato schiavo del bisogno e dell'ignoranza e tale rimarrà, alla faccia dei cialtroni che speculano promettendo di liberarlo dai problemi, dai bisogni e dai doveri e di seppellirlo di diritti, tutele e garanzie, ma solo per continuare a lucrare guadagni astronomici sulle finte soluzioni.
L'uomo non va liberato dai problemi creati da Dio, ma dalle catastrofi aggiunte dalle teste d'uovo del potere culturale, politico e finanziario che speculano carriere e profitti fingendo di correggere i falsi errori del Creato.
Il progresso deve essere umano ed ecologico. Le istituzioni democratiche, la legalità, la cultura, la scienza, l'economia, la finanza, e persino la religione sono crimini contro l'umanità se non tutelano di fatto, la dignità e la vita ad ogni singolo individuo nel rispetto della natura, garantendo istruzione, lavoro, solidarietà.
Pensate a quanti morti e feriti e inquinamento e devastazione costano alla comunità mondiale, (a parte le guerre e le rivoluzioni) anche solo due giorni di festa e fratellanza "Natale e Capodanno", quando si spaccia per festa la "pazzia collettiva": la guerra a colpi di bombe e proiettili sparati all'impazzata e la distruzione di miliardi per garantire "fumo, rumore, morti e feriti", anziché "pane e pace" ai 200 popoli del mondo che li sognano da sempre invano, persino quelli che si fidano ciecamente dei propri governi democratici, dimenticando che dei governi autonomi capaci di governare senza finire governati si è già estinta la razza.
Franco Luceri

Nessun commento:

Posta un commento