sabato 1 giugno 2024

Socialismo o liberismo dov'è il guasto?






La soluzione di questo rompicapo certo non muterebbe d'incanto l'inferno terreno in paradiso e i poveri in miliardari, ma potrebbe aiutare noi poveri umani ubriachi di parole che piacciono e assetati di parole che salvano, a capire chi sono stati e chi sono i sabotatori dei sistemi democratici, che, (per renderli concretamente tali) dovrebbero essere fondati sulla cooperazione socialista e finalizzati alla giustizia e alla pace. 
Sono i sindacalisti, i burocrati, i politici, i banchieri, le multinazionali pigliatutto o c'è dell'altro che volutamente viene taciuto o insabbiato, da chi ha interesse ad accendere e a tenere vivo il rogo della guerra economica che passa per  competizione liberale, ma è perfetta solo per costruire le "ONESTISSIME"  fortune di pochi "trilionari" sullo sfruttamento e sterminio di grandi masse di poveri, ignoranti, deboli, malati, invalidi, indifesi e onesti di tutte le razze.
Se la giustizia sociale può garantirla, quanto meno in teoria, la cooperazione  socialista, ora la competizione liberale, (che a livello planetario produce una manciata di vincenti e un oceano di sconfitti e di vittime) secondo voi, cosa starebbe garantendo di buono? 
Il mezzo mondo comunista fondato sulla cooperazione, è morto di malattia congenita o si è beccato il virus sterminatore del liberismo occidentale fondato sulla competizione selvaggia?
Dove gli stati armano i popoli dei migliori mezzi culturali possibili per renderli produttivi, ma prima ancora che lo diventino concretamente, li spremono e li danneggiano a colpi di tassi, tasse e disservizi di tutte le razze.
Ma non tutti i poveri messi in difficoltà dal sistema accettano di restare poveri, se a colpi di laurea e master hanno acquisito armi culturali o giuridiche per ambire al benessere se non a l'arricchimento. 
E non tutti i ricchi, armati finanziariamente fino ai denti, accettano di subire un tracollo e tornare poveri, senza tentare di salvarsi scaricando il danno sulle classi povere e deboli o direttamente sullo Stato.
La competizione liberista mette l'intera comunità mondiale sulle montagne russe di sviluppi e recessioni doppiamente assassini per l'umanità e per il pianeta. 
Ed è inevitabile, che alcuni soggetti che rischiano di arretrare o peggio, perdere tutto, (pur essendo attrezzati di armi per difendersi) siano tentati di salvarsi a spese dei deboli, degli ultimi, dei disarmati, a costo di sconfinare ne l'illecito o peggio nel crimine.
Insomma, prima lo capiremo e meglio sarà per tutti: il liberismo è ferocemente antidemocratico, impoverisce la maggioranza dei cittadini onesti, e arricchisce i disonesti della classe media e una manciata di lupi famelici che a caccia di profitti mondiali arrivano pure a sbranarsi fra loro.
Il liberismo è un attentato legalizzato alla democrazia. Rilevate le impronte digitali e fermate i potenziali assassini. La stessa razza che ha ucciso il comunismo sta uccidendo il liberismo.
Sono i soggetti incapaci di resistere alla tentazione di competere per evitarsi un danno, o peggio per arricchire derubando il prossimo. Anche quando, da professionisti o peggio da burocrati, avrebbero l'obbligo di cooperare al bene comune, rendendo alla collettività culturalmente e giuridicamente disarmata il miglior servizio possibile.
Franco Luceri

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