venerdì 22 agosto 2025

L'eterogenesi dei fini sta riportando indietro le lancette della storia. Cui prodest?

 





L'eterogenesi dei fini culturali, politici e finanziari sta sconvolgendo l'intera comunità mondiale, con Ucraina e Palestina ritornate nella stessa tragica condizione dalla quale, 8 decenni fa, ci liberarono dal fascismo e nazismo.

Perciò una domanda sorge spontanea: se nei millenni passati bastava un solo filosofo, un solo pensatore, (e potevano pure prestarlo ai popoli vicini per non lasciarlo disoccupato e povero) tutto il lavoro attuale super redditizio per decine di milioni di presunti pensatori, di lavoratori con le mani in tasca, di classi dirigenti senza una direzione intelligente, (e che certo non è stato creato da Dio) da chi è stato creato? E a che scopo? Se nel mondo non c'è più niente che funzioni, dopo quattro secoli di "progresso" scientifico e milioni di "scienziati", più impegnati a fare soldi per le "lavasciuga" del mondo finanziario, ché scienza salva umanità?

La funzione stramillenaria della "zappa", garantita da tutti i lavoratori manuali, è sempre stata per decine di millenni quella di salvare i popoli nutrendoli.
Ora, quale debba essere la funzione intellettiva dei laureati e masterizzati e della "loro cultura", per non essere un costo, un peso morto o peggio assassino per gli onesti dell'umanità, (potenti onesti compresi) mi viene il sospetto che non l'abbia capito nessuno.
Io non sono certo un fornitore di verità evangeliche miracolose, ma a naso credo che la buona cultura dovrebbe estirpare la gramigna dal terreno economico e finanziario per renderlo redditizio per tutti i lavoratori onesti, contributivo per lo Stato e letale per i "farabutti".
Ma ahinoi, il mondo che per millenni grazie alla zappa è stato un paradiso per galantuomini, ora zavorrato di "teste d'uovo" è diventato il    paradiso dei farabutti.
Cosa abbiano di sbagliato gli istruiti e la loro cultura, lascio a voi intellettuali di buona volontà    l'arduo compito di stabilirlo, prima che la natura torni a prevalere alla "incultura", o la bomba atomica metta definitivamente "riparo" ai guasti cervellotici della "penna".

Il liberismo lascia libertà di scelta ai cittadini se vogliono produrre e distribuire beni e servizi persino in competizione con lo Stato. E se la produzione di beni privati parallela a quelli pubblici può anche essere socialmente utile, la produzione di servizi professionali privati in competizione con quelli erogati dalla burocrazia, è devastante, perché costringe gli istruiti a competere per non fallire, e ne fa una pericolosa razza di "predatori per legittima difesa". Che per conservarsi continuità di guadagno, sono costretti a rendere la clientela, sempre più ignorante, povera, malata, sempre più dipendente dai loro "preziosi disservizi" e sempre più sfruttabile, con effetti individuali e sociali a dir poco apocalittici.
Pensate all'ultima pandemia curata da cani, e si sospetta pure creata in laboratorio come arma batteriologica, che oltre ai poveri, ignoranti e malati, ha sterminato migliaia di medici e di infermieri sprovvisti di adeguate protezioni, ma che da eroi non si sono sottratti ai loro doveri professionali.

Purtroppo l'eroismo dei migliori non salva il mondo. Di ogni istituzione dovrebbero essere corresponsabili  tutti gli uomini di cultura privati e pubblici che si presume abbiano il "sapere" per garantirne la funzionalità; perché è impensabile che il governo possa avere il controllo capillare dell'intero sistema Stato, se il mondo della cultura non garantisce almeno funzionalità ai singoli sottosistemi istituzionali che occupa, e da cui trae potere e profitto economico crescente.

Forse è questa la causa che sta portando il liberismo alla bancarotta dopo e peggio del comunismo.
A sentire gli addetti ai lavori, lo sfruttamento finanziario dei popoli è vecchio di 4 millenni ed è ormai sistemico e fisiologico. Ma con la crescita tumorale di specializzazioni e professionisti, a quello si è aggiunto anche inevitabile e feroce lo sfruttamento culturale della povertà, dell'ignoranza e della malattia.
Ora, in questo sistema liberal demografico finto, italiano e mondiale, siamo tutti vittime inconsapevoli, anche gli stessi professionisti e burocrati onesti. 
Chiunque ha bisogno di un maggiore o diverso livello di conoscenza e si imbatte in professionisti o burocrati più rapaci chè capaci, finisce vittima di strozzinaggio culturale.
Insomma l'umanità non ha più una testa in grado di auto governarsi pacificamente, nemmeno nelle prime democraticissime potenze mondiali.

Tutti i bisogni creati da Dio e comuni a tutti gli esseri viventi: fame, sete, sonno, sicurezza e salute, sono soddisfatti, dai contadini, pastori, pescatori, boscaioli e artigiani, sin dalle origini della specie umana, e svariati millenni prima che inventassero filosofia e scienza.
Quindi i problemi attuali che affliggono l'intera umanità, dovuti ad: ignoranza, povertà e malattia, sono stati creati negli ultimi secoli dai potenti della finanza e ora, in complicità con il mondo culturale, moltiplicati all'infinito per sfruttare uomini, animali, piante e l'intero pianeta e magari pure l'universo fino alla distruzione.
E pensare che gli stessi soggetti che hanno creato i problemi per vendere soluzioni conservative (o gattopardiane direbbe Tomasi di Lampedusa) siano tanto eroici o suicidi da eliminarli, perdere clientela e guadagno e morire di fame insieme alle loro famiglie; oppure correre a comprarsi una "zappa" e tornare contadini con una laurea in medicina, scienze umanistiche, giurisprudenza ingegneria o economia, non può che essere fantascienza.

Ma fingere di risolvere i problemi per assicurarsi continuità di profitto è igienico come scopare la polvere sotto il tappeto, perché poi inaspettata arriva "l'eterogenesi dei fini" che eliminando il tappeto ti scoperchia tutti i problemi che per sporco interesse personale o corporativo hai finto di aggredire con "soluzioni conservative truffa", redditizie per te ma fallimentari e devastanti per la collettività onesta, e peggio ancora per lo Stato e per il pianeta.

Chi si scandalizza che dopo 8 decenni nel mondo è ancora vivo il comunismo, il fascismo e persino il più spietato nazismo, provi a chiedersi: ma io, da classe dirigente, da intellettuale, professionista, burocrate, politico o giudice, questi problemi li ho eliminati seriamente, oppure con "soluzioni conservative", li ho spinti sotto il tappeto, per non avere fastidi e per conservarmi produttività e potere?

Ora, i massimi artificieri della politica, Trump e Putin sembrerebbero impegnati a far scoppiare la pace.  
Ma sarà pace vera e duratura, se le armi finiranno in fonderia convertite in zappe, falci, ancore, campanacci, seghe, asce, carriole, chiodi, martelli e scalpelli che sono le uniche vere "armi della pace", perché sono gli attrezzi del lavoro manuale onesto.

Tutto il resto è truffa culturale e finanziaria a norma di legge, perché Dio ha rifornito gli esseri umani solo di terreni da rendere produttivi con la forza costruttiva delle braccia non con quella distruttiva del sapere, del potere e dell'avere, che rende montagne di miliardi di profitti, ai farabutti di qualunque razza; e fame, sofferenze e morte a milioni di umani onesti e indifesi, compresi i  potenti della cultura e della politica che si dissociano o che si rifiutano di rendersi organici a questo bestiale sistema.
Franco Luceri

lunedì 18 agosto 2025

L'eterogenesi dei fini ha riportato indietro le lancette della storia







Per decenni si è parlato fino alla nausea di democrazia, sviluppo, progresso, produttività, giustizia e pace sociale, scienza, tecnologia, e per ultimo di intelligenza artificiale, come se il nome delle cose fosse già garanzia della eccellente qualità delle classi dirigenti che le maneggiano. Invece ci ritroviamo con una quantità incalcolabile di soggetti che a livello planetario perdono la vita per fame, malattie, criminalità e guerre.
L'eterogenesi dei fini culturali (in aggiunta a quelli finanziari) sta sconvolgendo l'intera comunità mondiale: sta riportando l'Umanità nella stessa tragica condizione dalla quale, 8 decenni fa, saggi ricchi e potenti, hanno finto di salvarci.

Perciò una domanda sorge spontanea: se nei millenni passati bastava un solo filosofo, un solo pensatore, (e potevano pure prestarlo ai popoli vicini per non lasciarlo disoccupato e povero) tutto il lavoro attuale super redditizio per decine di milioni di presunti pensatori, di lavoratori con le mani in tasca, di classi dirigenti che non sanno dove dirigersi, e che certo non è stato creato da Dio, da chi è stato creato? E a che scopo? Se nel mondo non c'è più niente che funzioni dopo quattro secoli di "progresso" scientifico e milioni di "scienziati", più impegnati a fare soldi che a fare scienza?

La funzione stramillenaria della "zappa", garantita da tutti i lavoratori manuali, è sempre stata per decine di millenni quella di salvare l'Umanità nutrendola.
Ora, quale debba essere la funzione intellettiva della "penna", (dei laureati e masterizzati) per non essere un costo, un peso morto o peggio assassino per l'intera comunità mondiale, (potenti onesti compresi) mi viene il sospetto che non l'abbia capito nessuno.
Io non sono certo fornitore di verità evangeliche miracolose, ma a naso credo che la buona cultura dovrebbe estirpare la gramigna dal terreno economico per renderlo onestamente redditizio per tutti i lavoratori, contributivo per lo Stato e letale per i "farabutti".
Ma ahinoi, il mondo che per millenni grazie alla zappa è stato un paradiso per galantuomini, ora zavorrato di "finti pensatori" è diventato il    paradiso dei farabutti.
Cosa abbiano di sbagliato gli istruiti e la loro cultura, lascio a voi intellettuali di buona volontà    l'arduo compito di stabilirlo, prima che la natura torni a prevalere alla "incultura", o la bomba atomica metta definitivamente "riparo" ai guasti cervellotici della "penna".

Il liberismo lascia libertà di scelta ai cittadini se vogliono produrre e distribuire beni e servizi persino in competizione con lo Stato. E se la produzione di beni privati parallela a quelli pubblici può anche essere socialmente utile, la produzione e vendita di servizi professionali privati in competizione con quelli pubblici erogati dalla burocrazia, è devastante, perché fa degli istruiti una pericolosa razza di predatori di ignoranti, che per conservarsi continuità di guadagno sono costretti a conservarsi la clientela, ignorante, povera, malata, sempre più dipendente dai loro "preziosi disservizi" e sempre più sfruttabile, con effetti individuali e sociali apocalittici: pensate all'ultima pandemia curata da cani, e si sospetta pure creata in laboratorio come arma batteriologica.

Di ogni istituzione dovrebbero essere corresponsabili gli uomini di cultura privati e pubblici che si presume abbiano il "sapere" per garantirne la funzionalità; perché è impensabile che il governo possa avere il controllo capillare dell'intero sistema Stato, se il mondo della cultura non garantisce funzionalità ai singoli sottosistemi istituzionali che occupa, e da cui trae profitto economico crescente.

Forse è questa la causa che sta portando il liberismo alla bancarotta dopo e peggio del comunismo.
Da svariati millenni lo sfruttamento finanziario dei popoli in difficoltà, è stato sistemico. Ma con l'esplosione della cultura e con la crescita tumorale di specializzazioni e professionisti, è diventato inevitabile lo sfruttamento della povertà, dell'ignoranza e della malattia.
E in questo sistema balordo siamo tutti vittime inconsapevoli. Lo sono anche gli stessi professionisti e burocrati onesti. 
Se hanno bisogno di un maggiore o diverso livello di conoscenza e si imbattono in professionisti o burocrati più rapaci chè capaci, diventando vittime anche loro.
Insomma l'umanità non ha più una testa in grado di auto governarsi.

Tutti i problemi creati da Dio e comuni a tutti gli esseri viventi: fame, sete, sonno, sicurezza e salute, sono stati risolti dagli ignoranti, (contadini, pastori, pescatori, boscaioli, cacciatori e artigiani) svariati millenni prima che inventassero la filosofia e la scienza.
Quindi i problemi attuali che affliggono l'intera umanità, dovuti ad: ignoranza, povertà e malattia, sono stati creati negli ultimi secoli dai potenti della finanza e in aggiunta moltiplicati all'infinito, dagli acefali della cultura, per sfruttare uomini, animali, piante e l'intero pianeta.
E pensare che gli stessi soggetti che hanno creato i problemi per vendere soluzioni conservative (o gattopardiane direbbe Tomasi di Lampedusa) siano tanto eroici o suicidi da eliminarli, perdere clientela e guadagno e morire di fame insieme alle loro famiglie; oppure correre a comprarsi una "zappa" e tornare contadini con una laurea in medicina, scienze umanistiche, legge, ingegneria o economia, non può che essere fantascienza.

Ma fingere di risolvere i problemi, per assicurarsi profitti continui o crescenti è igienico come scopare la polvere sotto il tappeto, perché poi inaspettata arriva "l'eterogenesi dei fini" che ti presenta il conto dei danni, restituendoti tutti i problemi che per sporco interesse personale o corporativo hai finto di aggredire con "soluzioni conservative truffa", redditizie per te ma fallimentari e devastanti per la collettività e peggio ancora per lo Stato o per il pianeta.
Chi si scandalizza che dopo 8 decenni nel mondo è ancora vivo il comunismo, il fascismo e persino il più spietato nazismo, provi a chiedersi: ma io, da classe dirigente, da intellettuale, professionista, burocrate, politico o giudice, questi problemi li ho eliminati seriamente, oppure con "soluzioni conservative", li ho spinti come polvere sotto il tappeto, per conservarmi produttività e potere?
Franco Luceri

sabato 9 agosto 2025

Se i veterinari non rendono vincente il cavallo sociale i fantini finiscono disarcionati









Se i veterinari della cultura, a colpi di istruzione e informazione, non sono mai riusciti, in nessun angolo del pianeta, a fare di un popolo libero da svariati decenni, un "cavallo vincente"; imputare i guasti del sistema, ai fantini della politica, spediti al governo con funzione di Premier, e condannati al 100% a finire disarcionati, è suicida.
Oggi l'Umanità avrebbe bisogno di un esercito di intellettuali liberi che la aiutino a capire prima di agire o reagire, ma di questi, salvo rarissimi esemplari ininfluenti, sembrerebbe estinta la razza.
Senza cultura degna di questo nome, non ci sono soltanto popoli che muoiono di povertà, ma anche popoli che agonizzano e muoiono di ricchezza prodotta, ma mai perequata. Vedi Italia. Per non parlare di quelli massacrati dalla guerra diventata inevitabile al pari degli sconvolgimenti climatici.
Solo la cultura può rendere la democrazia migliore della dittatura. Ma se, come in Italia, chi è preposto alla formazione e informazione, non sa come fare gli italiani e si gingilla accusando il capitalismo economico e politico di offendere la dignità umana: allora siamo al bue che strapazza l'asino chiamandolo cornuto.
Chi ha gli strumenti culturali e intellettivi per rendere a l'Italia un ottimo servizio formando e informando gli italiani, sui pregi del collettivismo ancora mutuabili nel mercato globale, non insegni comunismo e critichi il capitalismo.
Lasci la cultura dove tutti hanno ragione anche quando hanno torto, e si assuma la responsabilità facendo politica, così capirà da sé che in politica tutti hanno torto anche quando hanno ragione; specialmente il premier e i ministri se si rendono inadempienti nel mettere i Paperoni all'ingrasso.
Se gli umani uscissero dalle sale parto tutti intelligenti e liberi e avessero già  per natura la schiena diritta, a cosa servirebbero eserciti di professori e professionisti, formatori e informatori mangiasoldi? A niente. Invece liberi o schiavi può farci solo la conoscenza.
Sono i professori e i professionisti che decidono di quanti gradi debba abbassare la schiena il popolo, se hanno in programma di spremerlo, truffarlo e asservirlo anche in nome e per conto della burocrazia e della finanza. 
E al premier si chiede una sola cosa: certificare che il porcaio è a norma, oppure dichiararsi unico/a responsabile e levare il disturbo.
Franco Luceri

venerdì 1 agosto 2025

I PROBLEMI sono tumori da ESTIRPARE, non BISOGNI da SODDISFARE a rate






Non serve grande intelligenza per asservire e sfruttare un Popolo, basta aggiungere ai bisogni primari di cibo acqua, sonno e casa; i problemi culturalmente, giuridicamente, burocraticamente ed economicamente indotti: istruzione, informazione, mobilità, lavoro, salario, profitto, tasse, salute, svago, libertà e dignità, ma conservati come fossero bisogni da soddisfare ratealmente, in modo che possano incancrenire ed essere sempre più produttivi di potere e denaro per chi è preposto a risolverli ma si guarda bene dal farlo, perché fingendo di risolverli può sfruttarli da parassita per tutta la vita.


Dal medico non vai (come dal fornaio) per soddisfare il bisogno quotidiano di medicina come fosse pane, ma per liberarti dal problema malattia prima che diventi mortale.
Dal professore non vai per ricevere una porzione quotidiana di conoscenza, ma per imparare a pensare da solo e non dipendere a vita da chi è preposto a vivere sfruttando l'ignoranza altrui e arricchendo fino alla morte.
Dal giudice non vai per farti risarcire un danno subito il giorno prima, ma per liberarti per sempre da un'ingiustizia che ti sta distruggendo la vita.
Ma il mondo della cultura ha creato i problemi governabili come bisogni naturali, da soddisfare ratealmente, un tanto al giorno, in modo che siano e restino produttivi di reddito garantito e crescente per i potenti, e di catastrofi per gli impotenti, che i problemi se li portano sul groppone come gli asini da soma fino alla morte.

Rubando contadini alla Terra per otto decenni, il mondo dell'Istruzione italiano e poi quello dell'informazione, hanno trasformato un popolo contadino produttivo di beni e servizi per soddisfare bisogni, in uno di professori, intellettuali, professionisti, burocrati, politici, giudici, giornalisti, che hanno generato una tale lacerazione e impoverimento del tessuto socio economico, da resistere a qualunque tentativo di risanamento.

Quelli che usano muscoli e cervello per produrre beni e servizi necessari a soddisfare i bisogni primari di un intero Popolo, sono ormai una tragica minoranza, mentre la maggioranza è impegnata a parlare fingendo di aver pensato e capito come tenere in buona salute il sistema, in attesa che altri gli mettano il pranzo fumante sotto il naso.

Provate a pensare quante famiglie di contadini devono spaccarsi la schiena per produrre la ricchezza necessaria a mantenere "pensante" un politico, un burocrate o un giudice.

I progressi della Scienza possono anche essere veri, incontestabili, miracolosi; ma se il numero dei soggetti che agiscono, producono ricchezza onesta e pagano tasse è largamente inferiore ai soggetti che "pensano a prezzi astronomici" e che sono una schiacciante maggioranza, i risultati non possono che essere devastanti, anche se tutti pensano da Dio.

Se in un ristorante famoso per la qualità delle pietanze, entra un numero di commensali che non trova nemmeno posti a sedere; per la carenza di addetti, la qualità del cibo e del servizio non può che diventare scadente, anche se preparato e servito dallo stesso personale eccellente di sempre.
L'istruzione ha trasformato i contadini in diplomati o laureati senza preoccuparsi che la terra zappata a parole nelle aule scolastiche, nelle redazioni, nelle sedi di partito, nelle istituzioni e nei Tribunali, non produce pane e pasta, ma rende sempre più rigogliosa ed inestirpabile la gramigna dell'impoverimento sociale, del debito pubblico e dello sfascio.
Quindi non serve per forza una cultura pessima per fare disastri. Non c'è bisogno di scegliere professori e giornalisti imbranati. Anzi l'ottima cultura ne fa più danni della cattiva perché è incontestabile. 
Basta arricchire la comunità mondiale di commensali pensanti e impoverirla di contadini zappanti. Basta arricchirla di parolieri e impoverirla di braccianti, pescatori, pastori, boscaioli e artigiani.
Basta arricchirla di gente che allunga la mano per prendere, è in automatico la stai impoverendo di gente che si spacca la schiena per produrre e pagare. 
Chi crede di salvare il mondo rendendo fertile il terreno della sanità per i medici, quello della giurisprudenza per gli avvocati, quello della giurisdizione per i giudici, quello delle mazzette per i politici, quello delle costruzioni per ingegneri e architetti, e quello del fisco per burocrati, tributaristi ed esattori, non ha capito una mazza.

Anche se sono tutti al cento per cento intelligenti, onesti, incolpevoli e persino filantropi, lo squilibrio numerico tra la maggioranza che pensa e la minoranza che fa, non può che generare un nubifragio di catastrofici.
Questa è la ragione per cui le democrazie affondano nelle sabbie mobili peggio delle dittature criminali e assassine. 
Perché la libertà induce un numero crescente e inarrestabile di persone a scegliere il lavoro più leggero, più ricco, meno responsabile e più garantito.
In questo modo, la quantità di soggetti che ci raccontano il mondo a prezzi astronomici, è diventata superiore a quella che ne cura materialmente costruzione e manutenzione con salari e profitti da fame.
E lo squilibrio numerico degli umani che prendono rispetto a quelli che producono e pagano, ormai è insanabile.

Tenere in equilibrio la bilancia del mondo e opera esclusiva di Dio. Noi umani siamo stati creati ignoranti e condannati a restare tali e a vivere sudando con la zappa in mano, non smanettando su uno smartphone come sto facendo io a 85 anni meno 14 giorni, ma con 79 di lavoro alle spalle avendo iniziato a lavorare a 6 anni in campagna con mio padre.
E la massima scienza e la massima perfezione che possiamo acquisire, è quella di "Cimabue": facciamo una cosa, e quando tutto ci va alla perfezione, di sbagliate ne raccogliamo due.

Le democrazie che avrebbero dovuto avere la forza di combattere le dittature sono diventate tali esse stesse, perché sono un sistema dipendente. Sono i cittadini a fare le democrazie, ma le democrazie non sono in grado di convertire i singoli cittadini in un popolo capace di autogovernarsi da stato sovrano che persegue a qualunque costo la finalità del bene comune.
In altre parole, la democrazia, è un sistema composto da milioni di sottosistemi chiamati famiglie, dalla cui qualità e solidità dipende la qualità e solidità del sistema stato. 
Se la cultura la politica o il mercato mettono in difficoltà milioni di sottosistemi "famiglia", attentano automaticamente al sistema Stato, perché non ci sarà un solo cittadino al mondo su 8 miliardi che sacrificherà la vita e il futuro della propria famiglia, al bene collettivo dello Stato. Lo Stato funziona di riflesso, se, come, dove, quando e perché le famiglie funzionano. 
Non esiste un modo di risanare lo stato dove le famiglie vengono impoverite, derubate e sfasciate dai disservizi pubblici e dal cannibalismo professionale, burocratico, ed economico inarrestabile.
Franco Luceri