martedì 6 aprile 2021

Il dopo covid, sarà migliore del dopo Cristo?


Gli storici trovarono giusto separare il "prima" dal "dopo" Cristo, certissimi che il Salvatore avrebbe cambiato il mondo.
Ma ora, da castigo di Dio, è arrivato il covid per dimostrare a noi poveri umani, che eravamo, siamo e c'è il rischio che resteremo portatori sani di cultura immunodepressa. Una cultura che nel corso dei millenni, cambiando e ricambiando, ha regalato all'umanità sistemi socio politico economici e militari capaci di uscire indenni dalla guerra atomica, ma piegati e piagati da qualunque invisibile virus o batterio.
Quindi ci servirà un dopo covid-19 che non sia fallimentare come il dopo Cristo, perfetto dal punto di vista teologico,  ma paraplegico dal punto di vista finanziario e sanitario, posto che non brilla certo per efficienza, legalità, giustizia sociale, democrazia, sicurezza e garanzia almeno per le generazioni future.
Per non estinguerci, dovremmo (il condizionale è d'obbligo) ripensare la civiltà umana dalla sala parto al posto tomba, perché non c'è niente che sia davvero a misura d'uomo ed ecocompatibile: nella cultura, nella politica, nella giustizia, nel mercato e nella Finanza nazionale e mondiale.
Di qualunque colore siano, i sistemi politici arrivati fino a noi, sono tutti immunodepressi. Che abbiano (come il comunismo o il fascismo) nella collettività o nell'individuo il proprio baricentro, sono inermi e indifesi contro la stupidità, la pazzia, la rapacità o la ferocia criminale di singoli, di gruppi, di Popoli.
Proviamo a sperare che in futuro funzioni  almeno la sanità, visto che la "scienza" ha saputo predisporre in quattro e quattr'otto diversi vaccini.
Preghiamo però, che saggi ricchi e potenti abbiano il buon senso di capire che la causa del problema sanitario è stato ed è il sistema economico schifosamente ingiusto, ed ecologicamente incompatibile.
E affrettarsi a rimettere in moto il mercato così com'è, è certo la soluzione menopeggio al problema finanziario dei singoli dei popoli e dell'intera comunità mondiale, oggi con la borsa vuota. Ma lascia immutata la cultura, la politica e il mercato, che devastando l'intelligenza e il buon senso degli uomini, nonché l'ecosistema, arrischiano costantemente da un secolo alla borsa e alla vita dell'intera umanità.
Franco Luceri 

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