domenica 8 gennaio 2023

- L'umanità è vittima di sfruttatori veri e benefattori finti


Finché nel mondo ci sono stati milioni di "lavoratori" e poche decine di "pensatori", il pianeta Terra e tutte le specie viventi si sono conservate, evolute e moltiplicate per svariati millenni.
Ma negli ultimi secoli, il rapporto numerico "lavoratori - pensatori" si è capovolto. La razza dei pensatori cresce a livello elefantiaco e tumorale, e quella dei lavoratori che dovrebbero lavorare e mantenerli economicamente, decresce, mettendo a rischio il futuro dell'umanità e del pianeta che continuano ad avere entrambi fame insaziabile e insaziata di lavoratori veri: contadini, pastori, pescatori, boscaioli e "onesti produttori di cibo sano", più che di pensatori e raccontatori di fesserie spacciate per scoperte scientifiche incontestabili. Ma poi smentite dagli sconvolgimenti climatici ingovernabili e assassini.
Eppure, i sacerdoti della cultura, (occidentale in primis), continuano a vantarsi di essere sempre più colti, saggi ed essenziali per l'umanità e per la salvezza del pianeta. E armi e bagagli si spostano ovunque nel mondo fino ad occupare tutti i gangli vitali del potere culturale, politico, burocratico, sindacale, economico, finanziario, giudiziario e militare.
Ma i fatti li smentiscono, perché le catastrofi socio, politico, economico, ambientali sono diventate sempre più gigantesche, ingovernabili, devastanti, assassine non certo per la buona scienza e il buon governo. 
L'umanità e il pianeta, con la santa benedizione dei "sotuttoio" sono finiti in mano ad una razza di sfruttatori criminali a piede libero per mancanza di giudici. E ad una ibrida di sfruttatori matti, (ma di cui la psichiatria non sembra interessata ad occuparsi) ladri col Caterpillar e benefattori con due dita. 
Che di quando in quando promuovono campagne di beneficenza e mascherati da filantropi sacrificano un miliardesimo della refurtiva che hanno sottratto alla classe media fino ad impoverirla.
Perciò da vivi è impossibile capire chi faccia più danno all'umanità: se gli "sfruttatori" che hanno bisogno di lavoratori e produttori da derubare e li obbligano a lavorare per saziare la loro insaziabile fame di padroni del mondo; oppure i "benefattori", a cui serve un allagamento di ignoranti, disoccupati, esclusi, invalidi, poveri, falliti e pensionati da fame, per esercitare la propria "vocazione filantropica a corrente alternata", e così creano nell'esercito sterminato dei poveri la falsa illusione che possano salvarsi appoggiati agli altri senza lavorare. (Vedi Italia reddito di cittadinanza).
Ma poi i soldi finiscono, e i poveri che per secoli hanno accettato e ingrassato in silenzio gli sfruttatori veri sapendo di dover contare solo su se stessi; si ribellano ai finti benefattori che sfruttano tutte le forme possibili di disagio sociale, diffondendo false illusioni, per poter comprare i voti dei poveri con i soldi dei poveri, e occupare da tiranni il potere politico.
Avendo già fatto il pieno da sfruttatori, poi si ripuliscono la coscienza da benefattori (quando non possono sottrarsi a questa incombenza) sborsando con due dita dalle tasche proprie. 
E giusto per non estinguere la razza dei sussidiati, chi ha governato l'Italia prima del presidente Meloni, li ha pagati spillando quasi 9 miliardi l'anno dalle tasche della classe media, ma ha rifiutato i miliardi che l'Europa ci assegnava per la formazione e l'occupazione, perché il lavoro non avrebbe certo arricchito i 3 milioni di sussidiati, ma avrebbe impoverito la politica stellata di 3 milioni di voti. E mica gli stellati sono fessi a torcere il collo alla gallina dalle uova d'oro che nelle cabine elettorali per gli stellati fa miracoli.
Lamberto Ferdinandi

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