domenica 9 novembre 2014

Becchini di verità e spacciatori di menzogna


Becchini di verità e spacciatori di menzogna

Quello italiano è sicuramente un triste primato politico; ma sarà stato un lavoraccio totalizzare 66 anni di sfascio, tenendo sotto controllo milioni di becchini di verità e spacciatori di menzogna nel mondo dell’istruzione, informazione, burocrazia, professioni e finanza.
E pure, da quando il comunismo ha tirato le cuoia, (25 anni), non è difficile capire che in qualunque Stato, di qualunque razza, di qualunque colore, legale o criminale, fascista, nazista, mafioso o come diavolo lo si voglia inventare, fosse pure arcobaleno: “la politica ha due sole alternative”.
O aiuta con meno tasse e meno burocrazia le imprese private a produrre ricchezza anche per lo Stato; o i denari che servono per fingere di tenere in vita il sistema se li compra dai banchieri “filantropi” e aspetta il fallimento generale, banche comprese.
Ora pensate davvero che ci voglia un esercito di filosofi, economisti e politologi a congresso per capire che in un Paese col debito pubblico come quello italiano, c’è stata per 66 anni soltanto politica pro-sindacalizzati e strozzini, e accoppa imprenditori onesti?
Ed è per questa ragione che i lavoratori e i pensionati italiani hanno ancora lo strapotere sindacale di avventarsi contro la politica mandando affanculo persino il Premier, dopo averlo bombardato di uova marce, e trattato poliziotti e carabinieri come i bravi di Don Rodrigo al servizio dei cattivi. Mentre ai piccoli imprenditori onesti falcidiati dalla politica finanziaria e fiscale non rimane che la protesta silenziosa del suicidio, sapendo bene che in Italia, per chi vuole produrre ricchezza onesta, e ripeto onesta, e ancora onesta, non ci sono le condizioni né culturali, né giuridiche, né burocratiche, né giudiziarie per tentare di difendersi dagli strozzini finanziari e dagli esattori vampiri, né con un lamento, e manco con un rantolo.
Insomma, diciamocela chiara chiara, l’Italia ormai non ha più storia. Ma se l’UE dei banchieri, che per cronica improduttività sta mettendo a rischio persino l’economia mondiale, non si affretta a cambiare musica, inventandosi una politica nuova di zecca, per i piccoli imprenditori che sono gli unici davvero produttivi di ricchezza onesta e facili da tassare (visto che i grossi scappano nei paradisi fiscali dove possono ancora impestare il mondo di rifiuti e fare profitti esentasse; o nel generoso Lussemburgo di Jean Claude Juncker con tasse a l'1% riservate ai super padroni, sempre che non sia una bufala), qua saranno ca..i amari per tutti.

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