Becchini di verità e spacciatori di menzogna
Quello
italiano è sicuramente un triste primato politico; ma sarà stato un lavoraccio
totalizzare 66 anni di sfascio, tenendo sotto controllo milioni di becchini di
verità e spacciatori di menzogna nel mondo dell’istruzione, informazione,
burocrazia, professioni e finanza.
E
pure, da quando il comunismo ha tirato le cuoia, (25 anni), non è difficile
capire che in qualunque Stato, di qualunque razza, di qualunque colore, legale
o criminale, fascista, nazista, mafioso o come diavolo lo si voglia inventare,
fosse pure arcobaleno: “la politica ha due sole alternative”.
O
aiuta con meno tasse e meno burocrazia le imprese private a produrre ricchezza
anche per lo Stato; o i denari che servono per fingere di tenere in vita il
sistema se li compra dai banchieri “filantropi” e aspetta il
fallimento generale, banche comprese.
Ora
pensate davvero che ci voglia un esercito di filosofi, economisti e politologi
a congresso per capire che in un Paese col debito pubblico come quello
italiano, c’è stata per 66 anni soltanto politica pro-sindacalizzati e
strozzini, e accoppa imprenditori onesti?
Ed
è per questa ragione che i lavoratori e i pensionati italiani hanno ancora lo
strapotere sindacale di avventarsi contro la politica mandando affanculo
persino il Premier, dopo averlo bombardato di uova marce, e trattato poliziotti
e carabinieri come i bravi di Don Rodrigo al servizio dei cattivi. Mentre ai
piccoli imprenditori onesti falcidiati dalla politica finanziaria e fiscale non
rimane che la protesta silenziosa del suicidio, sapendo bene che in Italia, per
chi vuole produrre ricchezza onesta, e
ripeto onesta, e
ancora onesta,
non ci sono le condizioni né culturali, né giuridiche, né burocratiche, né
giudiziarie per tentare di difendersi dagli strozzini finanziari e dagli
esattori vampiri, né con un lamento, e manco con un rantolo.
Insomma,
diciamocela chiara chiara, l’Italia ormai non ha più storia. Ma se l’UE dei
banchieri, che per cronica improduttività sta mettendo a rischio persino
l’economia mondiale, non si affretta a cambiare musica, inventandosi una
politica nuova di zecca, per i piccoli imprenditori che sono gli unici davvero
produttivi di ricchezza onesta e facili da tassare (visto che i grossi scappano
nei paradisi fiscali dove possono ancora impestare il mondo di rifiuti e fare
profitti esentasse; o nel generoso Lussemburgo di Jean Claude Juncker con tasse
a l'1% riservate ai super padroni, sempre che non sia una bufala), qua saranno
ca..i amari per tutti.
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