lunedì 18 settembre 2017

Smontategli gli airbag dal potere


Il titolo è volutamente provocatorio, per inquadrare il problema della “irresponsabilità” de l’intera classe dirigente, che può fare incetta di onori e liberarsi dagli oneri, e quindi può uccidere i popoli invece di salvarli. E persino quando paga con la propria vita, (vedi Hitler) in quanto tiranno, lo fa, ma dopo aver depredato, torturato e assassinato milioni di innocenti.
Dopo millenni di cultura umanistica, persino le istituzioni democratiche sono ancora progettate perché gli autisti della politica, burocrazia e giustizia siano sistemati in modo da poter azzardare qualunque manovra devastante per i singoli o per i popoli e uscire incolumi da l’auto infernale del potere, con la borsa piena e la vita felice.
Maneggiare la pelle altrui senza rischio per se, è un incentivo alla mala politica, alla corruzione, alla irresponsabilità amministrativa e persino giudiziaria: insomma accende la fantasia delle bestie camuffate da uomini intelligenti, potenti, indulgenti e persino filantropi. Come tutti gli addetti pubblici strenuamente impegnati nella contabilità dei femminicidi e degli stupri, degli omicidi e dei suicidi, dei fallimenti o delle corruzioni, mai nella prevenzione, pur sapendo perfettamente quali sono i carnefici e le vittime.
Ma se fosse la loro pelle a finire per prima nel tritacarne, tranquilli, non avrebbero più interesse a “distrarsi”. Che siano dei galantuomini o dei granfarabutti, ce la metterebbero tutta ad uscire in verticale dai palazzi del potere, posto che governando da cani come governano oggi in Italia, da li ne uscirebbero vivi, ricchi e felici in sogno, anzi in incubo.
Ora risparmiatevi il fastidio di chiedermi quali modifiche Costituzionali garantirebbero l’incolumità ai passeggeri e agli autisti pubblici che tengono bene la strada, e quali lascerebbero ai potenti idioti, matti o criminali la libertà di suicidarsi se solo si azzardano a danneggiare il popolo. Lo capirete da soli più avanti.
Allo Stato delle cose, l’intera comunità mondiale perde almeno l’80% del suo tempo per tentare di proteggersi dagli avanzi di galera che infestano il potere, ma come vedete, ci riesce sempre meno e a costi proibitivi
I potenti dividono e mettono in guerra l’umanità per accrescersi il potere di sfruttamento e controllo, come fanno da un secolo i comunisti e i liberisti italiani. Usano gli onesti da produttori di ricchezza, e loro si limitano a sprecarla e rubarla. Dovrebbero fare tutto in nome e per conto del popolo, ma fanno tutto per conto proprio.
Allora via gli airbag dal potere. I governanti impegnati nella delicata funzione di aggiustarsi la vita propria scannando e  macellando governati, dovrebbero saperlo prima di entrarci, a cosa vanno incontro. Si salvano la borsa e la vita, ma solo se, dove, come, quando e dopo (mai prima) aver salvato quella dei governati.
I posti protetti da airbag, sarebbero quelli dei cittadini, dal neonato al moribondo. Mentre, dal lavacessi pubblici al presidente, sarebbero tutti comodamente seduti sul paraurti anteriore di quella macchina infernale chiamata potere pubblico, in modo da avere al meglio il controllo della strada, e decidere liberamente se arrivare a destinazione interi, o sbattere e levare il disturbo in orizzontale, prima di aver arrecato danno agli utenti, agli elettori, ai contribuenti.
In un vero Stato liberale, legittimato dal popolo sovrano a prevenire i crimini, non a moltiplicarli e trarre profitto e giustificare la rapina tributaria lunga sette decenni come in questo miserabile Paese, nemmeno al Presidente della Repubblica sarebbe riconosciuto il potere di contestare a qualunque cittadino onesto e quindi sovrano, una violazione di legge, se nessuno ha arrecato ad altri danno materiale o morale, se nessuno ha lussato manco la gamba ad una formica o arrecato danno economico a chicchessia, almeno per una quattro soldi bucata.
Invece siamo tutti sepolti vivi di verbali e di multe milionarie, per comportamenti rigorosamente morali, ma che sono considerati violazioni delle 300.000 leggi da manicomio di questo Paese, reso miserabile, perché pensate ed applicate non per liberare gli onesti dai criminali, ma i criminali dagli onesti che non fossero dei generosi portatori sani di bustarelle.
E chiudo qua con la motivazione di una sentenza di tre decenni che ancora grida vendetta.
Il giudice dichiara legittima la distruzione totale di un imprenditore, che non avendo imparato a rubare, non aveva da pagare le tasse rapina. 
Dal punto di vista morale niente da eccepire, ma la legge è un’altra cosa”. Come dire che lo Stato non si limita a punire i crimini e liberarci dai criminali, (sarebbe poco remunerativo) ma specula pure sui santi, sulla dabbenaggine di chi crede di avere un comportamento super legale rispettando la morale.
Ma la legge è pensata volutamente immorale per gettare le reti a strascico su l’intero popolo e riempire di contanti le casse pubbliche dentro le quali i farabutti e i corrotti  privati e pubblici ci tengono fisse le mani .

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