lunedì 8 novembre 2021

Due visioni del mondo contrapposte

 

Caro Direttore, 

questo dialogo tra due utenti Facebook credo che possa innescare un utile dibattito tra i lettori che al pari di Nietzsche considerano l’uomo “un errore di Dio”, (mal governato da cultura, politica e mercato), e quelli che vedono Dio come perfezione assoluta, e l’uomo altrettanto perché creato a sua immagine e somiglianza. Veda lei se può essere utile pubblicarlo.

ANTONIO dice:   “Ogni mattina, facendo sorgere il sole, Dio apre il sipario e mostra la sua opera.

GIOVANNI risponde:                E l’uomo, che è il più grande errore di Dio, corre come un matto con la sua scienza e tecnologia a sporcarla e distruggerla.”

ANTONIO:   “Dio, essendo il bene assoluto, non commette e non ha commesso errori. Sono gli uomini, creati ad immagine di Dio, che, nel percorrere i sentieri della vita, alcuni scelgono liberamente quelli indicati dal Signore, altri, sempre liberamente, quelli lontani dalla Sua volontà.”

Se ho capito bene, Antonio dimostra di avere più Fede e Giovanni più Scienza. Perciò il problema è capire, alla luce delle condizioni attuali del pianeta e dell’umanità, se è più appropriato e salvifico il bimillenario “sentiero” teologico che si fa risalire a Dio, o quello imposto dall’incasinato mondo scientifico all’Umanità, da Galilei ad oggi, che da sentiero affidabile o salvifico, si sta rivelando a 360° mulattiera assassina a colpi di calamità politiche, economiche, sociali e ambientali. Col serio rischio di sbarrare il futuro alle prossime generazioni o peggio estinguere gran parte delle specie viventi.

Perciò temo che dovremmo provare a chiederci: dov’è il rotto della cuffia da cui salvarci?

Franco Luceri

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