lunedì 24 gennaio 2022

L'elezione del Presidente della Repubblica per i "nostri potenti" è la prova del nove.


Destri e sinistri la smettano di beccarsi come condomini di un pollaio. Siamo alla prova del nove.
Ha ragione la sinistra che accusa la destra di non aver saputo ingravidare il mercato di produttività e la giustizia di perequazione. Ma ne ha almeno altrettanta la destra che accusa la sinistra di non aver saputo insegnare agli italiani i doveri, la produttività e la responsabilità, pur avendo gestito in regime di monopolio istruzione e informazione, per radicare nel cervello dei lavoratori peggio di gramigna l'ossessiva rivendicazione di diritti impossibili e nei lavoratori autonomi l'idiota rassegnazione a salvarsi dal fallimento evadendo o corrompendo politica e burocrazia, tanto da legittimare il potere corrotto e rapace ad essere forte con i deboli e debole con i forti.
E hanno torto marcio entrambi, comunisti e liberali, perché non hanno nemmeno tentato di arginare gli errori che per tre quarti di secolo hanno imputato  e continuano ad imputare ai loro avversari politici.
E rimpallandosì le responsabilità hanno prodotto in questa povera Italia e a danno degli italiani un livello di devastazione morale e materiale mai riscontrato nemmeno durante la prima e la seconda guerra mondiale assommate.
E quando i nodi arriveranno al pettine non vedo proprio chi possa cavarci d'impaccio, se politica, burocrazia, giustizia, mercato e finanza continueranno a rimpallarsi le responsabilità.
Mentre ora che Berlusconi ha fatto un passo indietro, da vero uomo di stato responsabile, potrebbero invertire la rotta e finalmente eleggere una donna a Presidente della Repubblica.
Posto che in quella super istituzione gli uomini hanno "garantito poco", pur gestendola in regime di monopolio.
Franco Luceri

1 commento:

  1. Caro Franco Luceri. Siamo in stato confusionale. Dopo il 1993 in Italia non esistono più i partiti come previsti dall'art. 49 della Costituzione. Non si può più parlare di destra o di sinistra, tanto meno di comunisti e liberali. C'è solo il capitalismo finanziario che ha fagocitato sia la sinistra di ispirazione marxista sia la destra liberale. Questo capitalismo è un fenomeno economico e non poggia su "ideologie" e nemmeno su "idee". Si muove secondo la così detta legge del mercato: massimizzare i profitti anche a costo di distruggere la stessa economia con le crisi di sovra-produdizione.È una macchina acefala. Naturalmente dietro ci sono i padroni di questo "vapore" che accumulano i profitti, ma sono essi stessi in balia della legge del mercato e ogni tanto fanno naufragio. Per ora mi fermo qui. Continueremo il discorso nei prossimi giorni.

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