La pentola sinistra
“scuperchiata”
Per un imprevisto “spunto pressorio”, alla pentola
sinistra italiana è saltato il “Cuperlo”. Dopo due decenni ininterrotti di
antiberlusconismo ossessivo, ottimo per fermare la politica altrui in assenza
di una propria, Renzi e Berlusconi hanno messo fine alla guerra fredda, alla stagione
dell’immobilismo, e ora a destra e sinistra inizieranno i mal di pancia.
L’Italia è da così tanto tempo istruita, informata e
governata da anarchici, che è più facile ritrasformare in un foglio integro un
mucchio di coriandoli; che in democrazia il popolo italiano che ha un senso
dello Stato così deficitario, da accettare qualunque cambiamento, purché nell’orto
altrui.
Insomma, dopo i “Fini”, i “Casini”, gli “Alfano”, i
Bersani, alla pentola sinistra è saltato il “Cuperlo”. Perché ogni politico
pretende, da buon individualista, di imporre agli altri la propria linea
politica, o si dissocia, si dimette e si crea il partito personale, alimentando
il caos in un sistema politico ormai da decenni senza più né capo né coda.
Tutti pretendono il ruolo di primi attori,
presidenti e segretari di partito, per tracciare e asfaltare la propria strada
politica, e non battere mai quella altrui per non passare da “comparse”.
Quindi, mettere insieme una maggioranza di consensi
in Italia, per una linea politica che la minoranza sappia di dover accettare,
come in ogni democrazia che si rispetti. è lavoro da padreterni.
Però Renzi e Berlusconi hanno fatto il miracolo di
accordarsi, e ora bisogna vedere nei rispettivi partiti, quanti “benaltristi”
lavoreranno per dimostrare scientificamente che la montagna ha partorito un
topolino. Che si poteva fare diversamente, meglio e di più, perché gira gira,
la nuova legge elettorale, se mai ci sarà, sarà figlia di un rapporto
incestuoso liberalcomunista, una bastardina di razza suina: figlia di porcellum e tanto
basta!!!
Perciò Cuperlo si è affrettato a mollare la poltrona
di Presidente, perché la maggioranza del partito ha accettato la linea politica
di Renzi. E ora vedremo quante coliche accuserà il fronte berlusconiano, e sapremo
finalmente da quale direzione arriva la maledetta febbre anarchica che mina da
troppi decenni, con una proliferazione patologica di partiti e politici inutili,
la salute della incompiuta democrazia italiana.
Nessun commento:
Posta un commento