Se il sapere laico fosse riuscito a saziare il bisogno
di capire degli umani, più del sapere religioso; almeno gli ultimi secoli di
filosofia liberale democratica avrebbero dovuto indurre nei popoli, una
maggiore libertà di pensiero e capacità di autogoverno. Invece, dal neonato al
moribondo brancoliamo tutti nel buio pesto del caos naturale e culturalmente
indotto.
La cultura occidentale ha liberato i popoli dagli “oppiacei teologici”,
(dalla millenaria schiavitù clericale); non per farli più indipendenti, ma più
dipendenti e sfruttarli, inducendoli a scimunirsi di oppiacei
filosofici, (tipo comunismo, fascismo, nazismo), e ora ad offrirsi
da vittime sacrificali ai nuovi produttori industriali di menzogna ottundente,
spacciata per verità liberale nella scuola, stampa, mercato, finanza
strozzina, politica ladra e giustizia incubo o latitante.
Tanto è, che trovare un collezionista di lauree che
abbia capito tanto da poterlo spiegare al gregge dei poco istruiti, o
quanto meno alle tre razze di finti pastori: professori, padroni e politici, che
“come ciechi conducono i
ciechi", direbbe Henry
Miller, è un avvenimento mondiale.
Tre razze di pastori sbronzi di oppiacei filosofici e
matematici, che si sono inventati la quarta razza intermedia dei burocrati o tecnocrati con
funzione di cane da pastore, per addossargli la responsabilità delle pecore
sociali che finiscono nel burrone, in bocca al lupo, non figliano, non fanno
latte o lo fanno già scremato, acido o avvelenato: insomma dello spappolamento
sociale crescente fino alla classe media, del crollo della produttività
economica e relativa crescita esponenziale di poveri.
70.000 italiani perdono la casa ogni anno, Maurizio
Belpietro su RAI TRE.
Invece la colpa è esclusiva dei pastori stupidi
o ladri:
1) Quelli che sanno insegnare ma non sanno fare,
e si limitano ad impedire ai popoli di capire, degradandoli alla condizione
di gregge
sfruttabile e macellabile per padroni negrieri e politici rosatellum.
Come dire, accecano di cultura idiota i cittadini critici ed esigenti, per
convertirli in sudditi rassegnati alla finta democrazia culturale, e vera
tirannide economica.
2) I padroni della borsa altrui, sfruttatori,
negrieri, affaristi, galoppini, corrotti, esattori e strozzini, provetti
borseggiatori di popoli.
3) E i politici, finti democratici, che avviano
il gregge di scimuniti allo sfruttamento e impoverimento, a colpi di leggi,
decreti, regolamenti, rapine finanziarie e tributarie, fino allo sfascio e a
l'inevitabile guerra civile.
Vedi popolo italiano uno e indivisibile da 150
anni, ma per fare miliardario il nord e mafioso il sud, pur avendo professori,
giornalisti e burocrati doppi o tripli rispetto al nord.
Insomma, quelli che SANNO (i sacerdoti della cultura),
non hanno altra funzione che rendere i cittadini dipendenti e rassegnati
al sapere
scientifico, al progresso tecnologico e alla truffa delle leggi elettorali
incostituzionali; insomma per impedirli di capire e difendersi dagli
abusi di chi HA e di chi PUO': dai padroni negrieri, dai banchieri
strozzini e dagli utili idioti della politica loro stupidi o corrotti
procacciatori d'affari.
Ora voi vi starete chiedendo, e in tutto questo
porcaio, i giudici che ruolo hanno? Nessuno. Da fauna pubblica, anche loro sono
allevati a gustosi croccantini, come gatti da salotto, per non disturbare le
mandrie di pantegane domiciliate o residenti nei parmigiani della ricchezza
nazionale, e indefessamente impegnate a svuotarli a spese di quel fesso di
Pantalone.
E se mai qualche gatto giudiziario malato terminale di
legalità e giustizia (vedi Falcone e Borsellino) osasse disturbare la
meritevole opera di appropriazione indebita delle pantegane di Stato e compagni
di merenda associati a colpi di mazzette; come dire, di coloro che SANNO, HANNO, o
POSSONO mangiarsi l'Italia e gli italiani, si complicherebbe non poco la
vita.
P.S. E chi non fosse ancora convinto della catastrofe
Italia, vada a studiarsi in sala parto: il rosatellum truffellum.
Nessun commento:
Posta un commento