mercoledì 25 ottobre 2017

L'uomo è governato dalla macchina?

Il più grande amico de l'Umanità è la cultura, ma può anche trasformarsi nel suo più grande nemico, se usata più per produrre mezzi che formare uomini capaci di usarli nel rispetto del Creato e utilmente per i popoli e gli Stati.
È innegabile che qualunque popolo possa fare o subire una guerra. Ma l'umanità non è afflitta solo dal problema dei popoli bellicosi; prima e più di questo, deve fare i conti col l' Asincronismo, cioè l'incapacità del mondo scientifico di sincronizzare, di adeguare l'intelligenza dei soggetti, alla complessità dei mezzi di cui vengono in possesso.
Insomma, il vero miracolo scientifico non è produrre navi e aerei con grande strombazzamento autocelebrativo, ma istruire piloti, formare autisti idonei a guidare le macchine sempre più sofisticate che scienza e tecnica producono: rendere complementare e compatibile il mezzo a l'uomo, posto che adeguare l'uomo al mezzo, o peggio l'intelligenza di un intero popolo alla tecnologia che ha in uso, è un miracolo.
Più che all'esterno per derubare un altro popolo, tutti i popoli impari riguardo alla tecnologia che hanno in uso, la guerra la covano a l'interno dei sistemi sociali, fra chi sa, ha e può, contro chi non sa, non ha o non può.
Quindi, è la guerra fra poveri, indotta da falsi sapienti, abbienti e potenti, a generare le migliori condizioni di pericolo o bisogno che poi condannano i governanti a fare o subire guerra.

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