martedì 21 novembre 2017

Gli italiani vogliono il pesce o la canna per pescarselo?


Temo che a sfasciare l'Italia abbia contribuito in massa l'intera classe dirigente. E luce in fondo al tunnel per ora non si vede.
A dare il via, ci ha pensato la cultura e la politica comunista formando gli italiani come popolo dipendente a fortissima vocazione sindacale, da immettere nel libero mercato prima e globalizzato poi, e quindi come un macigno al collo dei piccoli imprenditori, o come una palla al piede di multinazionali e banche. 
E a questa mostruosa pedagogia genocida, che ha formato e forma milioni di laureati condannati alla disoccupazione, sfruttamento o emigrazione (ma manco uno con la vocazione di offrire lavoro da imprenditore invece di cercarlo a vita da dipendente) l'economia finta liberale non ha opposto resistenza, perché così estingueva gradatamente la razza dei piccoli padroncini e concentrava il potere economico nelle mani di multinazionali mordi e fuggi e banchieri rapaci, fino a renderli tanto potenti da costringere o convincere l'intera classe politica comunista idiota e liberale irresponsabile, a colpi di corruzione e valige milionarie, a finanziare o salvare la grande economia e mandare a picco popolo e Stato.
Fu così che la nostra smidollata classe politica, consegnò la florida economia italiana (che era costituita da piccoli agricoltori, artigiani e commercianti) alle multinazionali mordi e fuggi, che restano in Italia finché possono mangiarsela viva e morta; e come ciliegina sulla torta avvelenata, consegnò la sovranità monetaria del popolo italiano alla BCE e alle banche nazionali, col diritto insindacabile di scegliere se scommettere su l'economia privata finanziando le imprese, o buttare a mare i piccoli imprenditori negandoli i finanziamenti e comprando debito pubblico a strozzo, a rischio default.
Ora che il lavoro è stato completato a regola d'arte, i piccoli imprenditori perseguitati da burocrazia e fisco hanno tirato le cuoia, le multinazionali ricche mod. Fiat si son date alla fuga, le banche succhiano soldi dallo Stato, o bidonano risparmiatori, le imprese dell'occidente sono offerte a saldi di fine stagione alle ricchissime imprese d'oriente, non c'è più niente da demolire, ci sono solo montagne di macerie economico finanziare da rimuovere come dopo il passaggio di un terremoto, un uragano, uno tsunami.
Ci servirebbe quel popolo autonomo che eravamo, che al pesce servito a tavola, preferiva la canna da pesca per procurarselo la sé. Ma alla prima sostituzione di popolo, si sono dedicati anima e corpo, professori, giornalisti, sindacalisti, politici e giudici, con la giusta pedagogia e giurisprudenza per convertire in dipendente un popolo con spiccata vocazione autonoma, perciò capace di uscire indenne o quasi dalle dittature criminali o dalle democrazie demenziali.
E la seconda sostituzione di popolo è in atto, da che hanno aperto l'Italia a l'invasione multietnica a 360 gradi, e non oso immaginare quale devastante intruglio socio politico economico possa conseguire. 

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