lunedì 16 ottobre 2023

Quando si avrà il potere di "dichiarare guerra alla guerra"?


Nei sistemi sociali anche appena appena evoluti, ogni istituzione dovrebbe essere ostacolata o fermata da un'altra col potere concreto di impedirle di sconfinare nella barbarie.
Dall'uomo scimmia ad oggi, non ci sono stati passi avanti. Andiamo in giro con le navicelle spaziali a contare le stelle e a misurare la febbre al sole; ma non abbiamo la contabilità di quanti umani finiscono trucidati, massacratici, bruciati, decapitati e insepolti, e di quante abitazioni e grattacieli con il loro carico umano finiscono ridotti in macerie grazie all'immutabile e "democraticissima" barbarie della guerra.
Quando i pacifisti la smetteranno di contrapporsi con la lingua e con la penna agli olocausti della guerra e del terrorismo; e in quanto maggioranza si riprenderanno il potere di rendere politicamente governabile la guerra?
Proprio come l'avrebbe voluta il Presidente del Consiglio francese Georges Clemenceau, che affermò a bruciapelo: "la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai generali".
Ma lagnarsi dell'apocalisse della guerra, avendo solo il pieno potere Democratico, di:
Franco Luceri
Ma di contrapposto alla guerra, e al suo carico sconfinato e sempre più ingovernabile di distruzione e morte, c'è soltanto la filosofia e la teologia della pace; col diritto inviolabile di almeno 6 miliardi di umani presunti pacifisti di aspettare (grattandosi l'ombelico) che i lampi e i tuoni della guerra finiscano, e sperando di non rientrare nel ricchissimo elenco delle vittime.
"DICHIARARE GUERRA ALLA PACE",
ma assolutamente mai 
"GUERRA ALLA GUERRA",
è come continuare dall'uomo scimmia all'uomo robot, ad abbaiare alla luna.
Franco Luceri

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