venerdì 8 luglio 2016

Dal Comunismo al Liberismo


Dal Comunismo al Liberismo:
Dall'abolizione della proprietà, a l'omicidio dei proprietari

L’umanità si arrampica sugli specchi da svariati millenni alla ricerca della civiltà e della pace, illudendosi di usare correttamente cultura, politica, giustizia ed economia, ma ci vuole poco per capire che dalle caverne non è ancora uscita, perché non ha nemmeno abbozzato una risposta a queste domande preliminari: la responsabilità dei fallimenti socio economici è più spostata verso la politica o verso la cultura, posto che in democrazia i professori e i professionisti hanno il potere di progettare il sistema sociale a misura delle risorse materiali disponibili, formando e informando quotidianamente le risorse umane appropriate?
E se il mondo della cultura formasse cittadini intelligenti e onesti, come si potrebbe ritrasformarli in idioti e matti nelle cabine elettorali, quel tanto che basta per indurli a dotarsi di rappresentanti politici di infimo ordine morale e culturale, come quelli italiani e direi pure europei a giudicare dalle condizioni della UE e BCE?
Ma le teste d’uovo della cultura ci fanno credere che la colpa dello sfascio è ascrivibile alla sola politica e questa ha fatto in modo di liberarsene inventandosi la UE e BCE e scaricando su di loro la responsabilità dello sfascio delle singole nazioni. Così gli italiani e gli europei (inglesi in primis) sono indotti a linciare la burocrazia idiota UE che si occupa ossessivamente della forma e misura delle banane, mentre loro continuano a confermare al potere i propri arruffapopoli inconcludenti, o ladroni.
Ma non si va da nessuna parte se non affermando con forza che il popolo non ha la politica che merita, ma quella che si è progettata il mondo della cultura formando cervelli e informando cittadini e quindi l’intera classe dirigente fatta di politici, giudici, burocrati, sindacalisti, giornalisti, imprenditori e banchieri compresi.
Allora nella Repubblica delle banane chiamata Italia chi sono i tiranni: i ladri della politica o gli idioti della cultura che con i loro indottrinamenti fasulli li hanno promossi tutti a classe dirigente?
La cultura Occidentale ha sempre perseguito la grandiosa finalità di indurre vero regresso sociale, spacciandolo per progresso economico, che finge di liberare gli schiavi, sfruttando, perseguitando e uccidendo chi, autonomamente tenta di  liberarsi.
Dalla filosofia, alla teologia e passando per le scienze giuridiche e finanziarie, tutto contribuisce a impedire la liberazione reale dei singoli che ne hanno volontà, capacita e risorse.
Ecco perché gli inglesi si sono defilati dal progetto UE, perché da li arriva finta vita libera agli schiavi, passando per la schiavizazione dei liberi.
La politica può solo garantire libertà produttiva ai soggetti autonomi; ma se il mondo della cultura sforna solo soggetti dipendenti, che con una o più lauree chiedono lavoro, invece di inventarlo e offrirlo, non c’è politica che possa miracolarci. Caricando il costo faraonico dello Stato sugli autonomi, uccide i pochi autonomi, senza riuscire a salvare dipendenti e pensionati che ormai sono una inarrestabile valanga umana improduttiva.

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